Sicurezza, e ora Cassino chiede l’Esercito

VINCENZO CARAMADRE per IL MESSAGGERO ED.FROSINONE

Sicurezza a Cassino: chiesto il potenziamento degli organici delle forze di polizia anche con l’adesione all’operazione Strade Sicure. A Cassino, dunque, non è escluso, che nei prossimi mesi ci sia l’utilizzo dell’Esercito per il pattugliamento congiunto, con polizia, carabinieri e guardia di finanza, delle strade e degli obiettivi sensibili.

Una presa di posizione netta sul fronte sicurezza che l’amministrazione comunale ha intrapreso a seguito dei numerosi fronti aperti a tutela della legalità, sia in ordine all’escalation di furti, sia per gli eventi che dal mese di ottobre hanno caratterizzato il centro della Città, ma, più in generale, per la questione sicurezza che ormai da anni è aperta a Cassino. «Abbiamo sollecitato il potenziamento delle forze dell’ordine per affrontare e garantire al meglio la sicurezza dei cittadini», ha spiegato Carmelo Palombo vice sindaco con delega alla sicurezza. «Va sottolineato però il grande lavoro che le forze dell’ordine, tutte, ogni giorno svolgono sul territorio di Cassino, potenziare la presenza vuol dire, quindi, far fronte alle tante emergenze che ci sono da anni sul territorio comunale», ha aggiunto.

LA RICHIESTA
In questo contesto è affiorata l’ipotesi dell’adesione all’operazione Strada Sicure, che vede l’utilizzo dei militari sulle strade, come avviene in molte città italiane. Cassino, infatti, pur non essendo ad alta densità di popolazione è città a vocazione turistica su scala europea a confine con la provincia di Caserta – dove il contingente militare è stato utilizzato nella cosiddetta terra dei fuochi – sede universitaria e sede di una caserma militare. «Se il Prefetto, alla luce della nota questione Cassino, riterrà opportuno chiedere l’adesione al progetto Strade Sicure, ne saremo lieti e offriremo, come abbiamo fatto anche in altre occasioni, la massima collaborazione», ha aggiunto il vice sindaco Palombo.

I militari impegnati nell’operazione, infatti, vengono messi a disposizione dei Prefetti che ne attribuiscono la competenza sul territorio provinciale. A Cassino, d’altronde, non sarebbe una novità assistere alla presenza dei militari dell’80esimo Rav, con sede proprio nella Città Martire, tra la gente.
In occasione del corso di addestramento dei 340 militari libici, avvenuto nel 2014, furono adottate specifiche misure di sicurezza all’esterno della caserma con competenza sul contingente libico in libera uscita. Potrebbero essere, sempre loro, infatti, i militari dell’80° Rav Roma, ad essere impegnati nell’operazione Strade Sicure a Cassino.

Proprio l’operazione Strade Sicure recentemente è stata prorogata dal comitato nazionale dell’ordine e della sicurezza pubblica, e per tutto il 2017 ci sarà il Piano d’Impiego di 7.050 militari delle Forze armate nei servizi di vigilanza e di controllo del territorio negli obiettivi sensibili. I militari destinati alla particolare operazione, ai quali, dopo ampia formazione, viene attribuita la qualifica di agente di pubblica sicurezza, con esclusione delle funzioni di polizia giudiziaria, sono stati utilizzati a Roma, Milano, Padova, Verona, Bari, Torino, Palermo e Catania. Ma sono stati impiegati anche a L’Aquila per il terremoto del 2009, in Val di Susa per la sicurezza dei cantieri Tav, a Napoli e a Caserta per l’emergenza Terra dei Fuochi contro i reati ambientali e a Milano per l’Expo 2015. Sempre i militari, assieme alle altre forze di polizia, hanno vigilato sul giubileo della misericordia conclusosi a novembre 2016. Toccherà anche a Cassino?

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