Napoleone Zingaretti: la campagna d’autunno del nuovo segretario del Pd

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Secondo il sondaggio settimanale Swg per La7 c’è il sorpasso sui Cinque Stelle. Ma il presidente della Regione Lazio adesso pensa davvero alle elezioni politiche anticipate.

Secondo il sondaggio settimanale Swg per La7 il Pd avrebbe superato il Movimento Cinque Stelle: 21,1 (+ 0,8%) contro il 21% (- 0,8%). Uno 0,8 che fa la differenza quindi.

Al di là delle rilevazioni, il risultato dà il senso di quella che sarà la sfida della segreteria di Nicola Zingaretti in questi primi mesi. Fino alle Europee del 28 maggio. Perché se davvero i Democrat supereranno nei voti reali i pentastellati, allora si aprirà una fase completamente diversa.

La sensazione forte è che il presidente della Regione Lazio si stia preparando ad elezioni politiche anticipate. Il ragionamento è quasi automatico: il Governo gialloverde e la maggioranza sono in una difficoltà politica seria.

Lo si capisce dai soliti mezzi di distrazione di massa che stanno rispolverando in queste ore: la chiusura dei porti per impedire a dei migranti di sbarcare in Italia (cavallo di battaglia principale della Lega), no secco a possibili condoni (mantra irrinunciabile dei Cinque Stelle), allargamento della flat tax e no secco del ministro Tria (tema che abbiamo già sentito decine di volte).

Ormai è evidente: Matteo Salvini e Luigi Di Maio intonano i rispettivi “peana” ogni qual volta ci sono argomenti economici veri. Il tema è la prossima manovra economica, di quasi 50 miliardi di euro. Chi è in grado di farla? Chi si assumerà la paternità di una “stretta” fiscale senza precedenti, forse perfino della patrimoniale? 

Nicola Zingaretti, da segretario del Pd, sta guardando a questo scenario e sa perfettamente che dopo le europee la sproporzione dei risultati tra la Lega e i Cinque Stelle porterà Matteo Salvini a guardarsi intorno e Luigi Di Maio ad arroccarsi ulteriormente. Ammesso che resti lui il capo politico dei Cinque Stelle.

Zingaretti preparerà le europee tenendo tutti dentro: Matteo Renzi e Massimiliano SmeriglioPaolo Gentiloni e Carlo CalendaBeppe Sala e Matteo Orfini. Dovrà dimostrare sul campo che la sua è una Piazza Grande anche sul piano elettorale oltre che politico. Sta parlando di scuola e giustizia sociale, nel suo lungo discorso di domenica ha usato una sola volta il termine “sinistra”. Si rivolge all’Italia e usa la preposizione semplice “per”.

Vuole elezioni anticipate Zingaretti. Nella convinzione che il Movimento Cinque Stelle sta crollando e che Matteo Salvini vola nei sondaggi anche perché ha rotto l’asse  con Silvio Berlusconi. Dovesse tornare nell’alveo del centrodestra, sarebbe un’altra partita.

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