Il gioco masochista sulla pelle dei candidati sindaci

Senza Ricevuta di Ritorno. La ‘Raccomandata’ del direttore su un fatto del giorno. A Napoli come a Sora i Partiti 'giocano' sulla pelle dei professionisti. Che si tengono ben lontani dalle beghe della politica. E respingono le proposte di candidatura

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

C’è un filo sottile ad unire Sora con Napoli. Non è storico, non è legato al passato borbonico che vide la città sul Liri, provincia nel Regno delle Due Sicilie. Non è un filo culturale, che unisca il polo didattico dell’istituto Baronio di Sora con le grandi università partenopee intitolate a Federico II. Nemmeno è un filo lessicale, legato agli influssi linguistici che hanno eventualmente condizionato in modo reciproco gli idiomi dei due centri.

Ad unire Sora con Napoli è quel vago senso di cialtroneria che sta caratterizzando le trattative per individuare un candidato unitario per le prossime elezioni comunali con cui eleggere il nuovo sindaco.

Il gelo di Manfredi a Napoli

Gaetano Manfredi (Foto: Paolo Lo Debole / Imagoeconomica)

A Napoli, in queste ore l’ex ministro dell’università Gaetano Manfredi ha gelato il centrosinistra: non è disponibile a fare il candidato sindaco.

Non è disposto a farlo perché non c’è un forte patto tra Pd, M5S e tutte le altre forze dell’area. Spiega il professore che anche vincendo, sarebbe solo una vittoria elettorale e non l’avvio di un progetto con il quale risanare la città ed instradarla ad una nuova primavera.

A Sora accade lo stesso, ma nel centrodestra. L’oculista Giuseppe Ruggeri dice che non ha tempo da perdere e se davvero lo vogliono come candidato facciano prima un patto unitario e poi gli chiedano di impegnarsi. Non come è avvenuto: prima Fratelli d’Italia lo ha proposto, Forza Italia ha detto che è pronta a sostenerlo ma solo a patto che ci sia l’unità del centrodestra, infine la Lega ha avanzato dubbi, chiedendo una verifica di attrattività. Dopo che avevano già messo in giro il suo nome (Leggi qui Ruggeri alla politica di Sora: «Mettetevi gli occhiali»).

La conta alle Comunali a Sora

 A Sora ed a Napoli, al di là delle chiacchiere, c’è lo stesso problema, seppure nei due poli opposti: nessuno vuole sostenere il candidato dell’altro. Preferiscono contarsi: perché ci sono 350 posti in meno in Parlamento in seguito al referendum approvato nei mesi scorsi.

Contandosi sulle Comunali i Partiti potranno rivendicare la candidatura nella coalizione all’interno del collegio.

I sindaci sono stati la più grande risorsa per la politica negli ultimi trent’anni. Ragionare così è un nuovo suicidio. Più di quelli che la politica è stata capace di compiere con ostinato masochismo in questi anni.

Senza Ricevuta di Ritorno.