Nasce il Reddito di Comunità: da una coop che genera lavoro

L'iniziativa pilota del Comune di San Giovanni Incarico. Crea una cooperativa di Comunità. Per superare il Reddito di Cittadinanza. E dare un lavoro anziché un sussidio. Guardando pure alla Green valley

Marco Barzelli

Veni, vidi, scripsi

San Giovanni Incarico è popolata da 3.177 cittadini: più o meno 1.400 nuclei familiari. Tra questi sono 79 quelli che percepiscono il Reddito di Cittadinanza: il sussidio ricevuto da una Repubblica democratica non fondata sul lavoro. Ora, però, si è dato il via a una grande novità: la prima cooperativa di comunità del Lazio. Che genererà lavoro da terreni ed edifici: sia quelli comunali e sia quelli abbandonati dai privati.

Impiegherà agricoltori e giovani che intendono specializzarsi nel mestiere della terra. Quella in cui far nascere una delle piantagioni della Green Valley: canapa industriale per le bonifiche e la produzione di prodotti ecosostenibili. Non solo: la cooperativa gestirà vari servizi pubblici. Anche e soprattutto perché la Regione Lazio riconosce e promuove ormai il ruolo e la funzione di realtà del genere. Affinché sostengano lo sviluppo economico, la coesione e la solidarietà sociale.

Una questione di Comunità   

Il taglio del nastro nel primo ufficio per l’Economia Circolare in provincia di Frosinone

Ci si poteva limitare, come nel Capoluogo e tante altre cittadine del Distretto Sociale B di Frosinone, ad aderire al programma Valore Comune. Che, in mancanza di opportunità lavorative, recluta i beneficiari del Reddito nei Progetti utili alla collettività (Puc).

Sono attività di supporto in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo o di tutela dei beni comuni. Per qualche mese, per otto o sedici ore settimanali, i diretti interessati mettono in pratica l’altrimenti vano Patto per il lavoro o l’inclusione sociale. Quello sottoscritto con i Carrozzoni: i Centri per l’impiego – i già Uffici di collocamento – in cui i competenti Navigator dovrebbero aiutare i disoccupati a trovare quel lavoro in più che non è stato creato. (Leggi qui Il contentino di cittadinanza invece dei posti di lavoro).

Per i Comuni va più che bene: ci mancherebbe. Alle prese con diffuse carenze di organico, le risorse umane extra sono graditissime: pur non inquadrabili come veri e propri impiegati o operai a tempo determinato. A San Giovanni Incarico, però, si sta facendo molto di più. A dare il via alla costituzione della cooperativa di comunità è stata l’apposita delibera numero 39/2021 emanata dalla Giunta guidata dal sindaco Paolo Fallone. Nascerà così la risposta sangiovannese al Reddito di Cittadinanza: il Reddito di Comunità.

Fuori dall’assistenzialismo

Il presidente della Provincia Antonio Pompeo con il sindaco Paolo Fallone

«È una metodologia nuova per uscire fuori dall’assistenzialismo – ha dichiarato il primo cittadino -. Daremo un’opportunità vera e concreta ai nostri giovani, ai disoccupati del nostro territorio, di mettersi in gioco e attivarsi nel lavoro che servirà alla comunità».  

È stata recepita appieno una nuova Legge regionale: la numero 1 del 3 marzo 2021. «L’abbiamo presa al volo – ha detto a riguardo Falloneanche perché vogliamo collegare immediatamente la cooperativa al bel progetto della Green Valley. Questa sarà l’opportunità per mettere da subito a disposizione terreni comunali e accettare anche quelli abbandonati dai cittadini, per la coltivazione della canapa industriale».

Si riferisce all’ingresso nell’ormai nota Valle Verde promossa dal Comune di Roccasecca in sinergia con Cosilam, Unicas ed Enea. Un piano, quello gradito da Unindustria Cassino, volto alla fitodepurazione e alla produzione di bioplastiche e altri derivati. È stato già sposato da altre realtà provinciali e vedrà nascere una vera e propria fabbrica. Si legga attentamente il capitolo “Economia Circolare” nell’enciclopedia della Transizione Ecologica. (Leggi qui È bello camminare in una Valle Verde: avanti il prossimo e L’esempio pericoloso di Roccasecca per chi teme il futuro).

Non solo Green

Non “solo” Green Valley per la cooperativa di comunità di San Giovanni Incarico: che è la prima ad aver creduto nella Valle Verde.

«Sono previsti altri servizi – ha aggiunto, infatti, il sindaco -. Dalla gestione della pulizia dei fossi alla raccolta della legna nel bosco comunale. Tutto questo riserverà, oltre a un guadagno di lavoro per i giovani sangiovannesi, anche un risparmio del costo della legna per i cittadini. Che, essendo di diritto costituenti della cooperativa, avranno ovviamente prezzi riservati». E in generale, coinvolgendo direttamente la cittadinanza, il Comune non sarà più costretto ad esternalizzare i vari servizi alla persona e al territorio.

Il Municipio di San Giovanni Incarico

Chiaro, dunque, anche il vantaggio economico per le casse dell’ente. Che, con la sua creatura, procederà autonomamente alla riqualificazione di beni pubblici e privati piombati nell’incuria e nel degrado. E contrasterà in un colpo solo disoccupazione e spopolamento.

Fallone, tra l’altro, aveva anche preannunciato sgravi fiscali: per coloro che hanno una proprietà ma, non essendo residenti a San Giovanni Incarico, decideranno di farla gestire dalla cooperativa. Un’attrattiva, magari, anche per potenziali forestieri: che nella cittadina ciociara hanno ereditato uno stabile o un lotto di cui per ora non sanno che farsene.

Stipendio e non sussidio

«È un progetto molto ambizioso – lo ha definito il primo cittadino di San Giovanni Incaricoatto alla rinascita del territorio che ha risentito, pesantemente, della crisi economica innescata dal Covid-19. Un dramma che ha messo in crisi anche le diverse attività lavorative presenti sul territorio comunale. Una situazione così complessa che ha messo in crisi intere famiglie con una pesante ricaduta economico-psicologica su tutti i membri, in modo particolare sui giovani».

Presto, invece, potranno avere un’opportunità: il Reddito di Comunità. Meglio dell’odierno Reddito di Cittadinanza. La sigla è la stessa: RdC. Ma non è un sussidio: è uno stipendio.

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