Nasce l’eco.build Academy: per i professionisti delle eco-costruzioni

Esef-Cpt e Calcestruzzi Spa creano l'Accademia dell'edilizia green per studenti, imprenditori e professionisti del settore

Marco Barzelli

Veni, vidi, scripsi

Professionisti dell’edilizia e non più muratori. Perché gestire i materiali che affollano oggi i cantieri non è per tutti. Sono materiali green, capaci di garantire il risparmio energetico, di non inquinare. Servono per costruire case sempre più interconnesse con l’elettronica: prima di uscire dall’ufficio fai una chiamata e la casa accende i riscaldamenti, se quando sei uscito da casa avevi avviato la lavatrice lei ti chiama appena ha finito la centrifuga. Puoi pure ordinarle di procedere ad asciugare: basta che abbia il programma.

Il mondo del lavoro chiede sempre più professionisti. La provincia di Frosinone è stata per l’intero dopoguerra la patria dei migliori carpentieri, i muratori più infaticabili: interi quartieri di Roma sono stati ricostruiti dalle mani dei muratori ciociari; qualcuno poi è rimasto lì ad abitare. Con la crisi dell’edilizia la risposta più efficace è arrivata da Esef, l’ente per la formazione in edilizia della provincia di Frosinone. Ha scommesso sulla professionalità sulla qualità, sull’eccellenza.

Nasce da questo principio la nuova Build Academy.

Nasce la Build Academy

Foto: Daniele Mascolo © Imagoeconomica

Esef-Cpt e Calcestruzzi Spa lanciano la eco.build Academy: l’Accademia delle eco-costruzioni, per un’Edilizia al passo coi tempi green. L’uno è l’organismo paritetico per formazione e sicurezza in edilizia. L’altra è la società del gruppo Italcementi – Heidelberg Materials, tra i principali operatori nazionali di calcestruzzo. Che è il materiale da costruzione più usato al mondo.

Nel Lazio Calcestruzzi Spa è presente con quindici impianti di produzione. Cinque si trovano in Ciociaria: a Frosinone, Cassino, Anagni, Veroli e Broccostella. A completare il comparto le attività di ricerca e innovazione garantite dallo stabilimento Italcementi di Colleferro: l’unico a livello regionale, punto di riferimento da cent’anni nel Centro Italia.

Grazie ad un protocollo d’intesa con l’Esef-Cpt nasce ora un percorso informativo e formativo per costruttori green. È rivolto a studenti, imprenditori e professionisti del settore. È incentrato su tradizione e innovazione: calcestruzzi e nuove tecnologie.  

Servono ormai eco-costruzioni

Foto © Imagoeconomica

Sono tante le sfide nell’Edilizia ai tempi dell’economia circolare: digitalizzazione nella fase di progettazione e in cantiere, sostenibilità dei materiali, riutilizzo dei residui da demolizione e rifiuti inerti, pavimentazioni che preservano il ciclo naturale dell’acqua, certificazioni di risparmio energetico.

Anche e soprattutto negli anni degli Ecobonus per l’efficienza energetica degli edifici, mentre è implacabile il mismatch tra domanda e offerta di lavoro competente: c’è chi assumerebbe professionisti all’istante, ma non ne trova a sufficienza o quasi per niente. I cantieri vanno a rilento perché non c’è abbastanza manodopera formata: creare un carpentiere esperto richiede anni, lo stesso vale per un muratore. Sono loro che tirano su case e palazzi: i cantieri camminano se loro sono preparati.

Serve personale. E serve preparato: capace di dialogare con i tecnici. E di capire i materiali nuovi e più recenti. In pochi decenni è cambiato tutto.

L’Esef-Cpt, da quasi dieci anni, è la sintesi tra l’Esef attivo dal 1987 e il Comitato paritetico territoriale di Frosinone: addestramento e crescita professionale, ma ormai anche sviluppo della cultura della sicurezza nello specifico campo delle costruzioni e del settore edile. Perché su un cantiere si può lavorare solo a determinate condizioni: quelle che tutelano la vita. Spesso è questione di mentalità, altrettanto è questione di chi non investe: il casco è scomodo, le scarpe antinfortunistiche sono pesanti, le imbracature non consentono alcuni movimenti, i materiali antinfortunistici costano. Ma salvano la vita.

Sui cantieri ce n’è bisogno. Tanto bisogno: ancora oggi si registra qualcosa come tre morti al giorno sul lavoro.

Academy è Formazione e sicurezza

Flavio Fareta

Fabrizio Dell’Uomo, presidente dell’Esef-Cpt, è cosciente che le costruzioni siano sempre più al centro della transizione ecologica messa nera su bianco sul Pnrr. «Il nostro Ente – dice – si conferma un punto di riferimento per la formazione e la divulgazione di questi concetti, partendo proprio dalla formazione degli operatori. L’obiettivo è di estendere e consolidare cultura e competenze tecniche sul piano della sostenibilità ambientale, con attenzione ai materiali ed alle tecnologie più innovative».

Che non sia un semplice corso, perché rientra in un più largo percorso di evoluzione del settore, lo pone in rilievo il vicepresidente Flavio Fareta: «Ritengo molto proficue questo tipo di iniziative che oltre che portare maggior competenza, permettono all’Ente di ampliare il bacino di utenza. In ultimo ma non meno importante mi preme sottolineare che i nostri progetti non sono solo slogan di facciata, ma seguono il principio della formazione continua, qualità del lavoro e sicurezza nei luoghi di lavoro».

Si riparte dalle fondamenta

Alfonso Di Bona, AD Calcestruzzi

Si riparte dalla formazione, in questo caso doppiamente dalle fondamenta. L’obiettivo finale dell’Academy è la costituzione di una vera e propria rete delle costruzioni. «Oggi – commenta Alfonso Di Bona, direttore generale di Calcestruzzi – occorre sicuramente un modo nuovo di rapportarsi con il mercato e con i clienti cominciando proprio dalle scuole edili e dai giovani».

Sente che il protocollo d’intesa per la eco.build Academy, l’Accademia dell’eco-costruzione, tende nella direzione giusta: «Coinvolgere e formare una filiera delle costruzioni, in un approccio multidisciplinare di progetto e nella sinergia continua tra i protagonisti della filiera».

Resta impervio lo scoglio delle problematiche di cantiere. La Calcestruzzi Spa, in tal senso invoca «dialogo e confronto tra committenza, progettisti e fornitori – sprona il suo Dg -. Per questo motivo la formazione assume un ruolo di primo piano, e particolare attenzione sarà posta anche ai tempi della sicurezza in cantiere, per mettere il lavoratore al centro del proprio sistema sicurezza e di quello di chi lavora con lui».