Il futuro di Natalia dopo la svolta al centro della Lega

Il futuro politico di Daniele Natalia. Non lascerà Forza Italia. Non parteciperà alle Regionali 2023. Punta al bis in Comune. E ad una serie di progetti. Basati su Green, Logistica, Cultura. La svolta della Lega? Non lo appassiona

Franco Ducato

Conte del Piglio (ma non) in Purezza

Non si muove da dove sta. Non si candiderà alla Regione Lazio, non andrà verso la Lega nemmeno ora che il Carroccio ha svoltato al centro affidando le redini al moderato Nicola Ottaviani. Il sindaco di Anagni Daniele Natalia ha deciso che punterà dritto al secondo mandato: i progetti che ha sul tavolo si sviluppano su un periodo lungo.

Il futuro politico del sindaco è stato al centro di una riflessione fatta da alcuni esponenti del centrodestra anagnino. Hanno esaminato il terreno nelle ore successive all’annuncio fatto dal coordinatore regionale della Lega Francesco Zicchieri sul cambio di guida e di rotta per il suo Partito. Indicazione che ha subito fatto partire una serie di riflessioni riguardo ai possibili ricollocamenti del sindaco di Anagni sulla scena politica provinciale e regionale.  

Natalia: Regionali? No grazie

Natalia con i dirigenti provinciali di Forza Italia

Natalia è uno dei tre sub coordinatori provinciali di Forza Italia, Partito che ha fatto la storia del centrodestra ad Anagni e non solo; ma che attualmente è in una fase di pesante recessione. Tanto che più di qualcuno si aspettava negli ultimi tempi il passaggio del sindaco dalla sponda di Berlusconi a quella di Salvini: da Forza Italia alla Lega. Una scelta legata alla necessità di fare comunque un salto in avanti, aggregandosi ad un carro considerato più vincente. La Lega, e non Fratelli d’Italia, Partito con il quale probabilmente Natalia avrebbe qualche punto di vicinanza in più; soprattutto perché Fratelli d’Italia in città e non soltanto, è ormai già molto rappresentata. 

La risposta è arrivata in maniera indiretta a margine di uno dei tavoli che ogni settimana riuniscono la linea di comando provinciale di Forza Italia: Adriano Piacentini, Rossella Chiusaroli, Giuseppe Patrizi e e appunto Daniele Natalia. A margine di quella riunione il sindaco ha chiesto agli altri coordinatori provinciali ed al responsabile Enti Locali Patrizi di non tenerlo in considerazione per le prossime Regionali né per altri eventuali impegni elettorali. Con chiarezza ha detto che il suo unico obiettivo è il bis ad Anagni. (Leggi qui Daniele, il temerario che ha studiato da moderato. E che ha un patto con gli anagnini).

Ha spiegato anche la ragione: “I progetti che ho avviato non si realizzano in un solo mandato. per dirla tutta, me ne servirebbero altri due, ma già con il bis sarò in grado di impostare il lavoro e metterlo sui binari giusti”.

I tre progetti avviati

Di quali progetti si parla? Il sindaco ha fiutato che il futuro economico passa attraverso tre fattori di sviluppo: Logistica, Ambiente, Turismo. E sono queste le direttrici.

Lo dimostrano i nuovi poli logistici attivati in città nella ex Marangoni dal gruppo Maury’s; a due passi da Anagni dal gruppo Amazon; ci sono interessi da parte di altri gruppi.

Tutte le analisi fatte dalle principali associazioni ambientaliste nazionali indicano poi la rotta dell’economia circolare: la creazione di nuove materie prime trasformando le vecchie ed evitando che i rifiuti finiscano sotto terra. Anagni ha una delle eccellenze nazionali in materia di Green Economy, la Saxa Gres. Uno dei progetti nazionali più interessanti in materia di second life per le parti aeronautiche è quello della Centro Costruzioni della famiglia Beccidelli: ma con ogni probabilità creerà nuovi posti di lavoro in un’altra città per mancanza di volumi adeguati ad Anagni. E Natalia non intende lasciarselo scappare.

Nel corso di un convegno nella sala della Ragione, prima del lockdown aveva evidenziato la disponibilità a ragionare su un progetto che mettesse insieme anche gli altri Comuni del circondario per smettere di pagare 160 euro a tonnellata per smaltire i rifiuti prodotti in cucina dagli anagnini. Ma, tutti i Comuni insieme, trattarli con le nuove bio tecnologie Green e trasformarli in metano da rivendere e compost da dare gratis per l’agricoltura. Il tutto, abbassando di un quarto le bollette dei rifiuti. (Leggi qui Quattro passi a Miami e Seattle, sulle strade di sampietrini ciociari).

Non a caso, in virtù della visione green, ha dato la disponibilità per partecipare alla sperimentazione della Green Valley ipotizzata dal Cosilam di Cassino: un’area nella Valle del Sacco nella quale piantare vegetazione da fitodepurazione, capace di assorbire i metalli ed i veleni dal terreno.

Il peso al tavolo azzurro

Daniele Natalia

In declino o meno, Forza Italia rappresenta in questo momento il punto di approdo per tutta l’area moderata del Centrodestra. Ed è questa la collocazione politica di Daniele Natalia.

Il fatto che sia uno dei tre sub coordinatori lo pone a contatto diretto con la catena di comando regionale. In altri Partiti non avrebbe una collocazione analoga: non subito, non con questa fiducia.

La rotta sulla quale si è incanalato è la stessa percorsa da Nicola Ottaviani: portare risultati amministrativi, per poter rivendicare poi un ruolo nel nome della capacità, dell’efficienza. In questo senso, i sindaci sono una garanzia.

Ma l’obiettivo delle Regionali 2028 è troppo lontano. Prima ci sono quelle del 2023. E per tenere unito l’elettorato occorre impegnarlo. Per le prossime Regionali Daniele Natalia porterà al tavolo provinciale il nome di un altro sindaco: uno della sua area geografica, capace di raccogliere consenso e rappresentare l’intero circondario.