Nel nome delle ferie: siamo italiani

Senza Ricevuta di Ritorno. La ‘Raccomandata’ del direttore su un fatto del giorno. Abbiamo dovuto chiamare un generale per implotonare le vaccinazioni. Ma se sono in gioco le ferie diventiamo abilissimi

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

In Germania, se si rompe la lavatrice o lo scaldabagno, non hanno problemi di idraulico: basta chiamare l’assicurazione e pensa a tutto lei. Lo stesso accade se si rompe una stecca della serranda: nessuna moglie punta gli occhi al marito dicendo con lo sguardo “Sei tu l’uomo”. 

Quindi, lì nessuno deve salire più o meno volontariamente su una sedia e sfilare il cassettone per poi arrotolare la persiana e tentare di agganciare la stecca uscita dalla guida. In Germania chiami l’assicurazione ed in un’ora ti manda lei il fabbro.

Loro sono così: precisi, previdenti, calcolano tutto. E se c’è l’imprevisto:  c’è sempre un’assicurazione ad eliminare il rischio di brutte sorprese. Da noi no. Noi siamo quelli capaci di fronteggiare tutto: dal montaggio dei mobili Ikea anche se le istruzioni sono in kikkinese fino alla costruzione di un’intera casa. Ce ne sono a migliaia abusive e poi sanate, nate il fine settimana, impastando il cemento con l’amico manovale, senza essere muratori. Il bello è che stanno in piedi. Altro che tedeschi.

Foto: Thibault Jugain / Pexels

Per questo, solo a noi poteva venire in mente di abbinare le ferie e le vaccinazioni. A Radio24 il generale Francesco Paolo Figliuolo ha detto oggi «Le Conferenza delle Regioni mi ha chiesto la possibilità di essere ancor più flessibile e dare la facoltà di fare anche in casi particolari la seconda dose in vacanza. Ho appena firmato la risposta: per la struttura va bene, ci organizzeremo e faremo gli opportuni bilanciamenti logistici delle dosi. Dal punto di vista dei flussi informativi le procedure sono già state limate, ora le Regioni le dovranno mettere in pratica».

Ecco: da noi se è imperativo saper fare i lavori di casa è irrinunciabile (nell’ordine) il derby, la nazionale, le vacanze.

Così, da Paese che non riusciva ad organizzare i vaccini e che ha dovuto chiamare un generale per implotonare la Sanità, siamo diventati di colpo abilissimi: per le seconde dosi riusciremo a farle addirittura in villeggiatura, senza problemi tra regione e regione, dalle Alpi allo Stretto, dal colle di Cadibona al Golfo del Quarnaro.

Nel nome delle ferie: siamo italiani.

Senza Ricevuta di Ritorno.