Nel nome di Sarah, via alla pacificazione nel Pd

La Tavola Rotonda di venerdì a Cassino è un chiaro segnale interno al Pd. È partita la pacificazione. Che piaccia o non. Pieno e totale appoggio a Sarah Grieco. Che da due anni viene tenuta ai margini

Carlo Alberto Guderian

già corrispondente a Mosca e Berlino Est

Il colore è il rosa in almeno cinque sue declinazioni, dal più acceso al più tenue. Il panel degli interventi scritto sul foglio con quei colori è tutto al femminile. Ma la parità di genere e la sua rivendicazione è solo un pretesto: c’è tanto di più e molto più politico nella tavola rotonda Salute e Welfare in agenda per venerdì prossimo nel parco Baden Powell a Cassino. Tra le righe e quelle tonalità di rosa c’è l’avvio della ricostruzione dell’unita del Partito Democratico in città.

Sarà pure un modo di vedere ormai superato: ma sono sempre le donne a rimettere insieme i cocci dei vasi rotti dai maschietti.

Donne in piazza

BARBARA DI ROLLO

La cornice si chiama “Donne in Piazza. Per il lavori, i diritti, contro la violenza“. È un modo per parlare. Far ragionare. All’aperto approfittando dell’estate e delle norme sul distanziamento che finalmente allentano le maglie. La realtà è ben altra e per capirlo basta leggere i nomi di chi ci sarà, andando appena un po’ oltre la superficie.

Nel parco Baden Powell di Cassino venerdì ci saranno i saluti di Barbara Di Rollo, il candidato più votato alle scorse Comunali e per questo eletta presidente del Consiglio Comunale; dove ha saputo tenere a bada l’egocentrismo verbale di Mario Abbruzzese (già presidente d’Aula in Regione Lazio), l’orgoglio leso di Giuseppe Golini Petrarcone che si sente ancora l’unico a poter guidare la città ed ancora non comprende come possa esserci qualcun altro al posto suo.

Ad introdurre i lavori è Francesca Cerquozzi, componente della Segreteria Pd provinciale di Frosinone, già candidata a Montecitorio nella impossibile stagione del crollo totale. Il primo degli interventi sarà quello di Sara Battisti, Dem di lunghissimo corso, ora presidente della I Commissione in Regione Lazio: è quella che di fronte alle interminabili titubanze dei maschietti due anni fa con una sola frase diede il via al ricambio nei vertici provinciali Pd; al termine di un’assemblea dei Giovani Democratici a Frosinone, dopo avere ascoltato l’intervento di Luca fantini disse “Bene, per me il dibattito congressuale è iniziato oggi“. Fu l’avvio della valanga che ha portato Fantini alla guida del Partito.

A seguire, ci sarà Claudia Olivieri, rappresentante dell’associazione Onde Rosa; Pierpaola D’Alessandro, la manager della Asl di Frosinone che torna a vedere la luce del sole dopo avere trascorso mesi in trincea per fermare il covid; Alessandra Troncarelli, assessora alle Politiche Sociali e Welfare nel Lazio.

Il discorso tra le righe

Sara Battisti con Enzo Salera

Fin qui è un discorso. Ma l’intero ragionamento cambia nel momento in cui si aggiunge l’elemento che a coordinare i lavori sarà l’avvocato Sarah Grieco, componente della Conferenza delle Democratiche. Sta lì il vero segnale politico dell’iniziativa. E’ aggiungendo il suo nome a quell’elenco che si comprende come sia partita la ricostruzione dell’unità interna nel Pd di Cassino.

L’avvocato Grieco ha partecipato alle primarie che due anni fa hanno legittimato, senza se e senza ma, la candidatura del futuro sindaco di Cassino Enzo Salera; spazzando in un colpo solo chi intendeva usare il Partito come fosse un taxi per raggiungere l’elezione. La sua presenza a quelle Primarie le ha rese più vere e autorevoli. Perché Sarah Grieco non è una figura da coreografia ma un’intelligenza non omologata all’ortodossia del Partito: da lei sono partite spesso idee ed iniziative che hanno allargato il campo. Il che l’ha resa scomoda.

Alle successive elezioni comunali non ha partecipato in prima persona. Aveva capito che c’era il concreto rischio di una conventio ad excludendum, limitare chi non può essere controllato, usando l’arma delle preferenze.

Le hanno presentato lo stesso il conto. Il gruppo vincente finora non ha compiuto alcun gesto di riconciliazione. E qualcuno sostiene che nei tempi infiniti di un Congresso che a Cassino il Pd non riesce ad organizzare, ci sia anche il timore di una conta. Nella quale Sarah Grieco troverebbe la piena legittimazione numerica. (Leggi qui La conferenza di pace nel Pd, tregua dopo due anni)

Ci pensa Sara (senza acca)

FRANCESCA CERQUOZZI, SARAH GRIECO, SARA BATTISTI, ANTONELLA D’EMILIA

Il grande manutentore silenzioso nel Pd è Sara Battisti. È lei ad avere riallacciato poco alla volta i fili del dialogo. Scontrandosi con un mondo al maschile, nel senso di ostinazione e testardaggine. Mettere Sarah Grieco al centro del tavolo con Barbara Di Rollo, Francesca Cerquozzi e Alessandra Troncarelli significa che l’avvocato ha pieno, totale, incondizionato riconoscimento dal Partito Democratico ai suoi massimi livelli e non solo provinciali.

Ne deriva che se a Cassino il Pd non le riconosce piena legittimazione va in conflitto. Un elemento da non sottovalutare è il cerchio in basso a destra sugli inviti: c’è il logo Democratiche. E da mesi è aperto il dibattito sulla nuova organizzazione provinciale del movimento femminile Pd. È un modo per far capire che il Partito sta valutando se coinvolgere Sarah Grieco in quel board. A quel punto le strade sarebbero solo due: pacificazione o rottura.