Nella nuvola di Fuksas il nuovo asse Pd a Frosinone e le primarie per Latina 

Alla Nuvola di Fuksas prende forma il nuovo Pd. L'assemblea nazionale elegge Elly Schlein nuovo Segretario. In Direzione Danilo Grossi di Cassino, Valeria Campagna di Latina, Eleonora Campoli di Paliano. Segnali chiari per le prossime elezioni nelle due città

Lidano Grassucci

Direttore Responsabile di Fatto a Latina

La nuvola c’è anche se è una nuvola nata dalla testa di Fuksas che immaginava le nuvole. La Roma di marzo anche, vediamo che tempo porta. Assemblea nazionale del Pd, Roma quartiere Eur, nel centro congressi a forma di nuvola nato da uno dei nostri archistar di fama mondiale. Si svolge a 100 chilometri dalla provincia di Frosinone che è una degli ultimi fortilizi Pd nel Lazio. Ed a 50 chilometri dalla città di Latina dove tra poco più di 50 giorni si vota per il sindaco.

Elly Schlein (Foto: Alessia Mastropietro © Imagoeconomica)

Oggi lì per la prima volta gli schleineiani pontini della prima ora Valeria Campagna e Francesca Perrone, incontravano l’ex consigliere regionale del Pd Enrico Forte che della Elly è uno dei più forti sostenitori pontini. Tre a fronte di tre bonacciniani, Giorgio De Marchis, Omar Sarubbo, Carmela Cassetta. Stare insieme in un contesto di rilancio crea una nuova armonia.

Chissà se ha provato quella stessa sensazione Danilo Grossi, assessore e spin doctor dell’amministrazione comunale Dem di Cassino che la tessera del Pd non l’aveva mai avuta. Ma pure lui s’è ritrovato lì alla nuvola: fa parte della squadra Schlein prima che Elly diventasse il Segretario. Gomito a gomito con Eleonora Campoli assessore alle Politiche Sociali a Paliano ed espressione dell’ala Dem che ha sempre ideologicamente avversato in questi anni: Pensare Democratico di Francesco De Angelis e Sara Battisti, la componente maggioritaria in Ciociaria.

Il nuovo asse che nasce dalla nuvola

Dalla nuvola esce qualcosa di nuovo. A livello nazionale ma pure territoriale. Occorrono sei ore per l’ufficializzazione della nomina di Elly Schlein a Segretario nazionale del Pd, di Stefano Bonaccini a Presidente, di Chiara Gribaudo e Loredana Capone a vicepresidenti.

Con la stessa votazione vengono approvati i componenti della nuova Direzione Nazionale. C’è Valeria Campagna e c’è Danilo Grossi, entrambi insieme ad Eleonora Campoli stanno nel parlamentino che deciderà la linea politica del Partito Democratico: tre mesi fa chiunque lo avesse solo pensato sarebbe stato accompagnato alla Neurodeliri. E invece ora sono organici al Pd e fanno scivolare su questa nuova onda che fa attrattivo il Partito Democratico e non certo le civiche.

Nicola Zingaretti, alle sue spalle l’ex deputato Nazzareno Pilozzi ed il sindaco di Paliano Domenico Alfieri

Di fatto dentro la nuvola c’è un asse per le primarie di Latina che rende difficile percorrere altre vie. C’è un asse per il Partito di Frosinone che dovrà essere tenuto in considerazione.

Lo aveva fatto capire uno che conosce bene entrambi i territori: l’ex Governatore del Lazio ed ora deputato Nicola Zingaretti: “Spesso le destre vincono perché sono bravi a cavalcare le paure, ma poi non hanno risposte di governo. Fino a oggi mancava un’alternativa. Con l’elezione di Elly Schlein comincia un nuovo cammino“. Mollò il timone del Pd mandando a quel paese un Partito che da due mesi discuteva di poltrone anziché dei problemi delle persone. “Non c’è essere umano che può capire questo tema più di me, ma è cambiato il processo. Il Pd è e rimarrà non il partito del leader ma di un leader, con al centro un’idea di Italia. Sono tornato perché la mia denuncia ha portato alla risposta più bella: un partito che si rimette al servizio del Paese“.

La nuova primavera

Foto: Alessia Mastropietro © Imagoeconomica

Sulla stessa lunghezza d’onda c’è il suo successore. Anche Enrico Letta avrebbe voluto mandare tutti a quel paese: ha capito che non sarebbe bastato perché avrebbero nominato un altro Segretario al suo posto e poi tutto come prima. “Sarebbe stato possibile fare in tanti modi per arrivare qui, penso che la strada che abbiamo scelto sia stata quella giusta. Non c’era bisogno di un nuovo segretario o nuova segretaria, non sarebbe stata sufficiente, anche con una persona straordinaria come Schlein, ma serviva un nuovo Pd e questo abbiamo fatto“. 

Ad un quarto dopo mezzogiorno Elly Schlein è il nuovo Segretario nazionale del Partito Democratico. Il suo ‘non ci hanno visti arrivare’ adesso viene adattato all’intero Partito. E dice che chi aveva scommesso sulla fine del Pd “ha perso la scommessa a scommettere contro il Pd. Siamo ancora qui, più forti e uniti e stiamo arrivando. Sarà questa per noi un nuova primavera“.

La nostra risposta è chiara, vogliamo essere al fianco dell’Italia che fa più fatica – ha aggiunto – affinché possano rialzare la testa, darsi strumenti di emancipazione e di riscatto. Siamo più determinati di prima a essere un partito umile nell’ascolto delle comunità e utile. Soprattutto davanti alle risposte sbagliate del governo di Giorgia Meloni, il governo più a destra della storia repubblicana. Noi siamo altro“. 

La Golden Share

Danilo Grossi con il Consigliere di Latina Valeria Campagna

È una Golden Share per i neo Pd come Danilo Grossi e Valeria Campagna. A Latina potrà essere spesa nel centrosinistra in questa fase di discussione sulle primarie. (Leggi qui: Primarie, il diritto di Coletta ed il dovere di Coletta).

Primarie che hanno anche ricadute di attenzione dell’opinione pubblica, su una sinistra che nel capoluogo pontino sino ad ora era schiacciata a leccarsi le ferite del risultato delle Regionali ultime scorse. Non a caso un ex consigliere del destrissimo Ajmone Finestra, candidato a sindaco della lista di Antonio Pennacchi si è proposto come “concorrente” per le primarie del centrosinistra

Perché in questo momento il rischio peggiore per la sinistra di Latina è sparire dalle discussioni, dall’opinione. Le primarie mobilitano e galvanizzano, fanno spinta. Tanto quanto a Cassino Danilo Grossi ora avrà il difficile compito di creare una sintesi tra il suo sindaco Enzo Salera e l’area maggioritaria del Pd: tra loro sono quattro anni che escono scintille, colpi di spillo e qualche ginocchiata sotto la cintura. Perché da oggi una sintesi è inevitabile.

E certo sotto la nuvola questo appare chiaro e gli altri non avranno forza di dire altrimenti.