Nicola Ottaviani e Polo Civico: l’ora della verità

Il dibattito Nelle prossime ore probabile faccia a faccia sull’assessorato Sul tavolo le deleghe ai lavori pubblici ma pure le prossime elezioni

Corrado Trento

Ciociaria Editoriale Oggi

Prossime ore decisive per l’assessorato al Polo Civico. Il sindaco Nicola Ottaviani dovrebbe incontrare i consiglieri Debora Patrizi, Igino Guglielmi, Claudio Caparrelli e Francesco Trina. La lista di Gianfranco Pizzutelli ha indicato il nome dell’avvocato Angelo Retrosi per le deleghe ai Lavori Pubblici, attualmente gestite da Fabio Tagliaferri. Quest’ultimo, eletto nel Polo Civico, da qualche mese ha aderito a Fratelli d’Italia. Ed è per questo motivo che il gruppo consiliare del Polo Civico ha chiesto un riequilibrio delle deleghe. (Leggi qui Il Polo Civico a Ottaviani: revochi le deleghe).

Lo scenario 

Il faccia a faccia con i quattro consiglieri servirà a Nicola Ottaviani per capire anche quali potranno essere le successive mosse della “civica”. Soprattutto in una prospettiva elettorale.

Tra otto mesi si torna alle urne nel capoluogo. Il che vuol dire che tra sette mesi si presentano le liste, che naturalmente dovranno essere “costruite” prima. Ottaviani vuole tenere un quadro di centrodestra. Detto questo, il primo cittadino ha intenzione di prendere in considerazione la richiesta del Polo Civico.

(Foto: Stefano Strani)

Ma le variabili non mancano. Innanzitutto i tempi: non è detto che il Polo Civico possa attendere ulteriori giorni. Poi c’è l’aspetto delle deleghe delle deleghe. Nel senso che all’interno della maggioranza c’è chi non esclude che si possa procedere ad un rimpasto più ampio. Il che naturalmente porta il discorso sulle deleghe ai Lavori Pubblici. Ma pure in tal caso il Polo Civico non accetterebbe “subordinate”.

La sensazione è che in ogni caso il prossimo incontro tra il sindaco Ottaviani e il Polo Civico possa essere l’ennesimo capitolo di una partita a scacchi giocata sull’orlo di una crisi di nervi. 

La posizione di FdI 

Fabio Tagliaferri ha aderito al Partito nei mesi scorsi. Il gruppo consiliare è composto da Maria Rosaria Rotondi e Domenico Fagiolo. L’assessore di riferimento è Pasquale Cirillo. E questo assetto non si discute. Il punto però riguarda la posizione del Partito a livello provinciale.

Il senatore Massimo Ruspandini sta osservando con attenzione l’evolversi della situazione. Il punto è tutto politico, considerando anche che Nicola Ottaviani è il coordinatore provinciale della Lega, oltre che il sindaco del capoluogo. La domanda è semplice: l’eventuale revoca delle deleghe ai Lavori Pubblici a Fabio Tagliaferri avrebbe conseguenze sul piano dei rapporti tra i due Partiti del centrodestra?

Vanno valutati diversi punti di vista. Il primo è quello del sindaco Nicola Ottaviani, che in quasi dieci anni non ha mai permesso alle segreterie politiche dei Partiti di intervenire nelle dinamiche riguardanti gli equilibri in giunta e i rapporti tra i gruppi consiliari.

Il secondo è quello del gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, per il quale l’assessore di riferimento è Pasquale Cirillo.

Il terzo è quello del coordinamento provinciale del Partito di Giorgia Meloni, che potrebbe investire della vicenda pure il livello regionale. Anche e soprattutto in considerazione del fatto che tra pochi mesi ci sono le elezioni comunali nel capoluogo. E che quindi il centrodestra deve porsi il tema dell’unità. 

Primarie e non solo 

Tagliaferri, Piacentini, Magliocchetti, Mastrangeli

Sullo sfondo il metodo per la scelta del prossimo candidato sindaco del centrodestra. Ottaviani vuole le primarie e non sembra disponibile a prevedere deroghe. I “papabili” non mancano: Adriano Piacentini (Forza Italia), Danilo Magliocchetti (Lega), Fabio Tagliaferri (Fratelli d’Italia), Massimiliano Tagliaferri (Lista Ottaviani), Antonio Scaccia (Lista per Frosinone). Ma pure Riccardo Mastrangeli, assessore tecnico al Bilancio.

Lo schema che ha in mente l’attuale sindaco è quello di una coalizione formata dai Partiti ma anche dalle liste civiche. Ma cosa succede se Fratelli d’Italia dovesse “strappare”? Sono considerazioni già sul tavolo del centrodestra. Anche e soprattutto in considerazione di quello che è successo quest’anno nelle trattative politiche per le amministrative. Per esempio a Sora. 

Fine consiliatura per Ottaviani

Vero che mancano pochi mesi al termine del doppio mandato da sindaco di Nicola Ottaviani. Ma questo non significa che in consiglio comunale non ci sia bisogno di tutti i voti di una maggioranza che sulla carta conta 21 esponenti su 33.

Però alcune cose vanno dette. Da tempo, per esempio, Carlo Gagliardi (eletto in Cuori Italiani, poi passato alla Lega e ora nel Gruppo Misto) resta lontanissimo dal centrodestra. E quindi eventuali “strappi” con i gruppi consiliari potrebbero mettere in discussione i numeri dei quali la maggioranza ha bisogno in aula. Fra l’altro da anni c’è il ricorso sistematico alla seconda convocazione, per la quale occorrono meno presenti per il mantenimento del numero legale. Pure questo è un elemento da tenere in considerazione. 

Le provinciali 

L’amministrazione provinciale uscente

Sono in programma il 18 dicembre. Alle urne si recano sindaci e consiglieri dei 91 Comuni e c’è il sistema del voto ponderato, per il quale le preferenze degli amministratori dei Comuni più grandi “pesano” di più. Il capoluogo ha naturalmente l’indice di ponderazione maggiore, unitamente a Cassino.

Per quanto riguarda la maggioranza, più di qualcuno potrebbe candidarsi. Per esempio Domenico Fagiolo, portavoce cittadino di Fratelli d’Italia. Tra gli altri circola pure il nome di Sara Bruni, consigliere attualmente nel Gruppo Misto dopo essere uscita dalla Lega. Su Sara Bruni potrebbe convergere il Polo Civico. Naturalmente pure il Carroccio presenterà una candidatura, con ogni probabilità Andrea Campioni, già consigliere provinciale.

Il 18 dicembre potrebbe essere quindi l’occasione di una conta. 

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