Nicola Primo, zar di tutto il Lazio

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Ormai non è più soltanto il presidente della Regione Lazio, ma è anche un punto di riferimento politico nel Partito Democratico. Nicola Zingaretti ha cambiato marcia nelle province e non soltanto per iniziare a preparare la prossima campagna elettorale per il rinnovo della Pisana.

A Cassino è stato lui l’eminenza grigia del passo indietro del consigliere regionale Marino Fardelli e del sostegno di quest’ultimo a Giuseppe Golini Petrarcone. Adesso proverà l’ultimo “miracolo”: il recupero di Francesco Mosillo. Gli input del premier Matteo Renzi, del coordinatore della segreteria nazionale Lorenzo Guerini e del segretario regionale Fabio Melilli sono chiari: “unità, unità, unità”. Stesso messaggio arriva dal senatore Bruno Astorre, quello che da mesi sta lavorando (con successo) alla ricomposizione dei rapporti tra Matteo Renzi e Nicola Zingaretti.
Perché l’obiettivo è chiaro: il Lazio è strategico, non soltanto per le regionali ma anche per le politiche.

Fra le altre cose il Partito Democratico ha fatto due passi di lato alle comunali di Roma, augurandosi che vinca Virginia Raggi, del Movimento Cinque Stelle. Così i pentastellati si misureranno con l’amministrazione “impossibile” della Capitale e il Pd potrà iniziare la “remuntada”. Guidata proprio da Nicola Zingaretti, il quale sta accelerando sulla sanità, sull’economia, sul lavoro, sui rapporti con l’Europa.


La provincia di Frosinone è un tassello importante e Zingaretti ha le idee chiare: il braccio armato sarà l’assessore regionale Mauro Buschini, ma bisogna tenere tutti insieme (Francesco Scalia, Francesco De Angelis, Maria Spilabotte, Nazzareno Pilozzi, Antonio Pompeo, Simone Costanzo, Sara Battisti, Domenico Alfieri).

Gli spazi ci sono per tutti tra Camera, Regione Lazio, europarlamento, enti intermedi e perfino Senato non elettivo. A patto che si arrivi a delle sintesi. Anche al Comune di Frosinone.

Nicola Zingaretti parlerà personalmente con l’ex sindaco Michele Marini e probabilmente anche con il leader socialista Gianfranco Schietroma. Serve un candidato unitario. Anche perché a Frosinone, sul risanamento della frana del viadotto Biondi, la partita politica tra lo stesso Zingaretti e il sindaco Nicola Ottaviani assumerà un forte valore simbolico.