Zingaretti porta il Pd via dalle polemiche: “Imprese statalizzate? Balle”

Il Segretario Nazionale del Pd su Sky Tg 24. Trascina il Pd lontano dalle polemiche. "Basta chiacchiericcio. No ad altre maggioranze". Il caso Bonafede: "Combattere la mafia nelle carceri”. La risposta a Stirpe: “Nazionalizzare le imprese? Una balla. Veri i soldi in arrivo ed il Fondo Perduto”. Il caso Bellanova: “Impianto corretto, polemiche per fare audience”

Trascina con forza il Pd lontano dalla mischia delle polemiche, lo sistema sempre più al centro del lavoro per la ripartenza e la ricostruzione dell’Italia. Il Segretario nazionale del Partito Democratico Nicola Zingaretti chiarisce la rotta in diretta dagli schermi di SkyTg24: rassicura gli imprenditori rispondendo a Maurizio StirpeStatalizzare le imprese? Balle”, disinnesca lo scontro M5S-Italia Viva sul caso Bellanova declassificando tutto “Le rigidità? Dovute alla visibilità politica”.

Il diritto ad una prospettiva

Nicola Zingaretti durante la diretta su SkyTg24

Gli italiani hanno diritto ad avere una prospettiva. Il Segretario riassume in una frase il sentimento che oggi è nel Paese, impallidito da due mesi di clausura e di lockdown. «Adesso gli Italiani hanno diritto ad avere una prospettiva. Questo deve essere il principale compito per chi oggi governa e chi sta all’opposizione: se non comprendiamo questa condizione umana allora la politica non ha più senso».

Invece la politica non si concentra su questo obiettivo. Ma è tornata alle gomitate, agli attacchi, alle imboscate: come se il coronavirus non fosse mai esistito e non avesse lasciato in ginocchio migliaia di imprese e negozi. Punta il dito contro questa dimensione della politica, Nicola Zingaretti. Dicendo: «La giornata di ieri è stata l’ennesima conferma di un eccesso di polemica politica. La politica deve tornare a concentrarsi sulla concretezza della condizione umana e delle imprese». 

Niente giochi di Palazzo

Luigi Di Maio ed il suo ministro Alfonso Bonafede

Una delle polemiche è stata quella che ha investito il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede per avere silurato il pm antimafia di Palermo Nino Di Matteo. In sintesi: il magistrato nei giorni scorsi ha rivelato che nel 2018 (governo Lega-M5S) il ministro gli aveva proposto di assumere la guida dei penitenziari italiani salvo poi fare marcia indietro dopo due giorni; l’indiscrezione arriva dentro le carceri dove gli investigatori hanno in corso alcune indagini ed intercettano le reazioni dei boss di rango: “se arriva questo abbiamo chiuso.

Nicola Zingaretti su SkyTg24 è abile a tenere fuori il Partito Democratico da una polemica che semmai riguarda il Movimento 5 Stelle ed al limite la Lega. Senza però sottrarsi. «Il Pd non si presterà mai al ritorno della politica del chiacchiericcio, degli sgambetti, delle furbizie, dei giochi di palazzo».

Aggiungendo: «Sulla giustizia dico alla politica che la vera priorità è come le mafie si combattono nelle carceri, come si combatte l’inquinamento mafioso nell’economia legale» spiega il segretario del Pd. Ribadendo «Questa è la vera priorità per non permettere che in un momento di crisi economica aumenti l’economia mafiosa e non c’entra nulla con il chiacchiericcio di queste ore».

Il segnale è preciso. «Facciamo su questo provvedimenti d’urgenza affinchè le risorse arrivino a chi ha bisogno non ai mafiosi“.

No ad altre maggioranze

Il presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte

Non c’è spazio per altre maggioranze. Niente inciuci. Niente stampelle. O ci sono i numeri o si va a casa. Il governatore lo dice senza possibilità di essere frainteso.

«Questo governo deve governare in una ricerca continua di dialogo con le opposizioni. E se questo governo non ce la fa, io francamente vedo difficile che dentro questo Parlamento si possa riproporre una maggioranza diversa».

La risposta a Stirpe

Il vice presidente di Confindustria Maurizio Stirpe

 Non si è ancora spenta l’eco delle sciabolate sferrate nelle ore scorse dal vice presidente nazionale di Confindustria Maurizio Stirpe. L’imprenditore frusinate ha colpito duro il Governo ieri parlando di incompetenza, sadismo nel rendere difficili le cose semplici, definendo l’esecutivo “non amico delle imprese, come quello precedente”. Fino a demolire l’ipotesi avanzata dal ministro del Lavoro Nunzia Catalfo (M5S) di ridurre l’orario di Lavoro mantenendo invariato il salario. (leggi qui Stirpe, assalto al Governo: «Scarsa competenza e sadico». Avviso ai sindacati).

Con garbo Nicola Zingaretti prende le distanze e ancora più di prima tiene il Pd lontano da una sortita tutta grillina. Sulla quale il Partito Democratico ha nulla da spartire. Quella della riduzione dell’orario di lavoro a parità di reddito «è un’idea legittima tirata fuori dal ministro. Non è mai stata discussa in nessuna sede. Non fa parte dell’Italia che immaginiamo».

Stirpe aveva definito quella proposta una statalizzazione delle imprese. Nicola Zingaretti risponde agli industriali rassicurando. «In due manovre c’è una massa finanziaria di 80 miliardi di euro che ne muoverà centinaia, a favore dell’economia. Tra i pilastri c’è il sostegno alle imprese: non per governarle o, peggio, statalizzarle. Queste sono balle, nessuno ci ha mai pensato».

Il segretario nazionale del Pd osserva invece che gli interventi messi a punto dal Governo serviranno «per costruire un serio rapporto con chi ha dritto e vuole riprendere a produrre“, grazie a «sostegni dovuti, molti dei quali a fondo perduto».

Bellanova, impianto corretto

Il ministro Teresa Bellanova

Sulla regolarizzazione dei migranti nei giorni scorsi si è acceso un altro fronte tra M5S e Italia Viva con il ministro Teresa Bellanova che ha minacciato di fare le valigie. (leggi qui Emersione del lavoro nero, scontro tra Italia Viva e Cinque Stelle).

Anche qui il Segretario attiva la manovra di disinnesco. «Penso e spero si trovi una soluzione. L’impianto della ministra Bellanova è corretto. È una esigenza nazionale, produttiva, di umanità, di sicurezza. C’è un eccesso di rigidità più dovuto a visibilità politica che alla concretezza delle misure prese».

È una frustata a chi in questo momento trasmette all’esterno l’immagine di un Governo rissoso, impegnato a litigare, incapace di dare risposte efficaci ad un Paese sull’orlo del baratro.

Una linea della polemica nella quale, fa capire Nicola Zingaretti, il Partito Democratico non ha nessuna intenzione di partecipare.

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