Niente gladiatori a Trisulti: il cardinale Burke lascia l’Institute

Il cardinale Rymond Leo Burke rinuncia al ruolo di presidente della "Dignitatis Humanae Institute", la fondazione finanziata da Steve Bannon per creare una scuola di 'gladiatori del populismo' a Trisulti

Domenico Agasso Jr. per “la Stampa”

Un altro strappo indebolisce la corazzata sovranista nei piani di Steve Bannon. Il cardinale ultra-conservatore Raymond Leo Burke, considerato simbolo e punto di riferimento della fronda anti-Bergoglio, dice addio all’istituto attraverso il quale l’ex stratega di Trump voleva avviare una scuola di «gladiatori» populisti. (leggi qui A casa di Bannon: «A Trisulti formerò gli agenti del populismo»).

In un comunicato ufficiale il porporato statunitense annuncia la sua rinuncia immediata al ruolo di presidente onorario della «Dignitatis Humanae Institute», ossia la fondazione internazionale che si era aggiudicata in un primo momento, nel febbraio del 2018, la concessione della Certosa di Trisulti per 19 anni, con un affitto di 100.000 euro l’anno, a seguito del bando firmato dall’allora ministro alla Cultura Dario Franceschini.

L’ultima goccia 

I motivi dello strappo sono due su tutti: la sempre maggiore identificazione del programma dell’ente con le idee e i programmi di Bannon. Mentre la goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso sarebbe l’interessamento di Bannon a realizzare un film sulla sottocultura e sulle lobby gay che sarebbero presenti in Vaticano.

Bannon avrebbe già anche incontrato Frederic Martel, autore del libro «In the Closet of the Vatican», in cui sono raccontati presunti intrighi e scandali legati all’omosessualità che sarebbe diffusa tra preti, prelati e cardinali Oltretevere.

Un’idea inaccettabile per chi, come l’ultra-ortodosso e tradizionalista cardinale Burke, da sempre pone l’omosessualità come una delle cause principale dei mali della Chiesa. Dunque, sembra proprio che non aprirà le porte la «scuola per gladiatori» promossa dall’ex consigliere della Casa bianca in missione da due anni in Europa, con il progetto di rafforzare e guidare lo schieramento sovranista. Anche perché la certosa di Trisulti, in provincia di Frosinone, il luogo che avrebbe dovuto diventare fucina di leader nazionalisti e populisti, torna allo Stato italiano.

Il Ministero dei Beni culturali ha infatti comunicato il mese scorso di aver avviato la procedura di revoca della concessione. Tante le inadempienze riscontrate, e un canone mai versato allo Stato.

Il governo italiano ha bloccato il progetto per i canoni di concessione non pagati e per la mancata manutenzione necessaria. Peraltro fin dall’inizio la concessione all’associazione era stata duramente criticata dalle comunità locali. (leggi qui I gladiatori di Bannon via da Trisulti. Harnwell: “Raglio della sinistra”).

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