Niente Mulino Bianco dopo il parto

Senza ricevuta di ritorno. La raccomandata del direttore su un fatto del giorno. Pensiamo che il Mulino Bianco esista. E costruiamo la vita fissando lì l'asticella. Invece è solo un punto ideale. Ed il rischio è di addormentarsi per risvegliarsi in un incubo

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

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Si chiama Rooming-in. La medicina l’ha scoperto solo da pochi anni anche se è una delle cose più naturali. È la possibilità di tenere nella stessa stanza la mamma ed il neonato, subito dopo il parto. Giorno e notte, senza limiti di orario. 

Perché così lei lo può vedere, lo può accudire: si stabilisce subito il contatto, tutto sembra più naturale. C’è meno rischio di sviluppare traumi, di avere problemi con l’allattamento perché il bimbo si abitua subito al seno.

Un frame del Mulino Bianco

Detto così è bellissimo. Un po’ come la famiglia del Mulino Bianco. Che in realtà non esiste. È un traguardo ideale, un punto al quale – se vogliamo – possiamo tendere, poco alla volta, costruendo la nostra vita di coppia e di famiglia. 

Diventa un dramma se pensiamo che quella sia la normalità. Perché a quel punto ci sentiamo imperfetti, sbagliati, non siamo cosi. Magari siamo di quelli che non ci viene da sorridere al mattino e fino al secondo caffè serve un etologo per capire se siamo più un orso o un cinghiale.

Diventa un dramma anche il rooming in se non si tiene conto che ogni donna è diversa, ogni parto è diverso. C’è chi nemmeno se ne accorge e chi impiega anche 20 ore di travaglio, le ossa che si allargano, il bisturi che incide la carne. Ed hai tutto il diritto di sentirti spossata dopo che questo arriva al termine di 9 mesi scandidi da sbalzi ormonali, paure, rinunce, diete, creme per le smagliature, il corpo che si trasforma e sai che non tornerà più come prima. 

C’è chi non se ne accorge e chi ha le contrazioni ad ogni poppata, il bimbo che morde ed il seno che si spacca, serve l’acqua altrimenti la pressione si abbassa e la testa gira, gli ormoni che si riassestano, l’umore impazzisce.

Il bimbo accanto alla mamma, il rooming in, è una bella cosa: se accanto hai la famiglia di una volta, con la mamma, la nonna, la zia, il brodo di pollo che rimette in forze, le comari che ti pettinano, le cugine che ti consigliano, le amiche che ci sono passate prima ti rassicurano: è tutto normale.

Solo così non c’è il rischio che la mamma si addormenti ed il bambino muoia durante la poppata. Com’è successo al Pertini di Roma.

Il rooming in sarà moderno. Ma appartiene ad un mondo da Mulino Bianco: nel quale dopo quello che hai passato torni in stanza come se nulla fosse successo, con il capello pettinato, il sorriso, la poppata pronta al primo colpo. Ma il Mulino Bianco è un ideale, non è la realtà: senza un’intera tribù familiare intorno non ha radici.

E una cosa senza radici è finta. Ed è possibile che finisca com’è finita.

Senza Ricevuta di Ritorno.

(Foto di copertina © DepositPhotos.com)Niente Mulino Bianco dopo il parto