Non ci toglierai il vizio di sognare, signora preside

Senza ricevuta di ritorno. La raccomandata del direttore su un fatto del giorno. Se risulteranno vere, le accuse alla preside di Palermo saranno una grande delusione. Ma in questa favola non era le la fatina

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

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C’è un’aggravante specifica nei reati. È quella che scatta quando a commettere il reato è qualcuno del quale ti fidavi. Ad esempio i casi di abuso commessi da un familiare, da un insegnante, da un istruttore.

È più grave perché è qualcuno nel quale credevi. È come se lo Stato punisse non solo il fatto – reato ma anche quella fiducia tradita, quella limpidità violata, quel modello accartocciato.

Un’aggravante che andrebbe contestata, semmai fosse possibile, alla preside di Palermo che è stata arrestata oggi su mandato della Procura Europea. Per avere approfittato dei fondi destinati a quella scuola modello in un quartiere difficile. Invece, tutti quei corsi, pare fossero fesserie. Gli atti dicono che ruvabano televisori destinati ai bambini, tablet per le lezioni, finanche il cibo.

C’è un momento nella vita in cui scopri che Babbo Natale non esiste: è una fase fondamentale nello sviluppo del bambino. Devi accettare che il mondo non sia fatto di favole, principi, principesse, e tutti vissero felici e contenti.

Ma c’è anche un’altra fase, altrettanto importante. È quella che avviene in fase ormai adulta. Quando decidi che Babbo natale esiste e decidi di crederci, consapevole però che ci sono nella favola anche orchi e draghi.

È un modo di essere, di vivere di stare con gli altri. E nessuna preside di Palermo ci toglierà questo diritto. Perché se risulteranno vere le accuse, le birre comprate con i soldi per i bambini, i televisori ed i tablet portati a casa anzichè usarli per loro, lei sarà solo una che sotto l’abito da fata indossava il vestito di Malefica.

Ma non per questo, noi, tutti gli altri, i bambini di Palermo per primi: non dobbiamo smettere di credere che ci sia un mondo di favole. I buoni, questa volta, portavano il vestito dei carabinieri. E la preside – se è vero – indossava bene un maschera.

Noi continuiamo a giocare.

Senza Ricevuta di Ritorno

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