Non è un paese per… sindache

Nessun problema se si vuole diventare senatore, deputato, consigliere o assessore regionale. Ma per diventare prima cittadina gli ostacoli appaiono insormontabili. Basta ripassare la storia recente. Adesso Sarah Grieco può esorcizzare la maledizione

Sarah Grieco concorre alle primarie del Partito Democratico a Cassino. Se le vincerà avrà la possibilità di giocarsi le sue carte per la fascia tricolore. Una carica complicata per le donne in Ciociaria. Al contrario di altri ruoli, che invece sono più alla portata dell’altra metà del cielo.

Pensiamo che Anna Teresa Formisano, Signora dell’Udc, ha imperversato per anni: consigliere e assessore regionale, poi parlamentare. Consigliere regionale è stata anche Rita Padovano, del Ppi. Mentre Alessandra Mandarelli è stata prima assessore della giunta Marrazzo in quota Sdi, poi consigliere regionale con Renata Polverini. Soltanto per fare degli esempi.

Anche oggi gli esempi non mancano: Francesca Gerardi è deputato della Lega, mentre Ilaria Fontana ed Enrica Segneri del Movimento Cinque Stelle. Alla Regione Lazio, invece, c’è Sara Battisti, del Partito Democratico. In passato c’è stata Annalisa D’Aguanno, del Pdl. Ma pure Wanda Ciaraldi (Udeur) e Anna Maria Tedeschi (Italia dei Valori). Per non parlare della senatrice Maria Spilabotte (Pd) nella scorsa legislatura.

Ma per la carica di sindaco è tutto terribilmente difficile. Basti pensare che a Frosinone l’unica donna ad indossare la fascia tricolore è stata Miranda Paniccia Certo. A Ceccano qualche anno fa vinse Manuela Maliziola, ma non riuscì a completare la consiliatura. Eppure ci sarebbero dei nomi competitivi per le grandi città alle comunali.

A parte Sarah Grieco, a Cassino potrebbero tranquillamente concorrere anche Rossella Chiusaroli Angela Abbatecola. Solo per fare degli esempio. E a Frosinone sai che scintille nel caso di un ballottaggio tra Alessandra Sardellitti e Alessandra Mandarelli. A Sora c’è Maria Paola D’Orazio, ad Isola Liri Antonella Di Pucchio.

Solo per limitarci ad alcuni esempi. E per sfatare il “tabù di pantaloni” per la carica di sindaco.