Non è una Lega per Nicola Ottaviani

Il sindaco di Frosinone non ha margini di manovra all’interno del Carroccio e i parlamentari del territorio lo tengono lontano dai circuiti del partito. Ma la controffensiva è già scattata: ampliare il fronte dei “ribelli” per poi sedersi al tavolo delle trattative quando si tornerà a votare (presto) per Camera e Senato

Il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani non c’azzecca poi molto con la Lega, per un usare un espressione (non c’azzecca) cara ad Antonio Di Pietro. Lo si vede dalle questioni nazionali ma anche locali.

Ottaviani da sempre celebra il 25 aprile come una Festa nel senso più ampio della parola. Matteo Salvini ha una sorta di allergia per questa ricorrenza. Nicola Ottaviani è favorevole alla costruzione di una Moschea a Frosinone, mentre il coordinatore cittadino del Carroccio Domenico Fagiolo non soltanto ha detto no, ma ha pure aggiunto che sarà sua cura annotare i nomi di chi voterà sì in consiglio comunale. Posizione sostenuta dall’onorevole Francesco Zicchieri, coordinatore regionale della Lega.

Si potrebbe continuare su diversi altri argomenti, ma il concetto è chiaro. Fra l’altro i parlamentari della Lega di questo territorio tengono lontano Ottaviani dai circuiti interni del Partito: non soltanto Francesco Zicchieri, ma anche Claudio DurigonFrancesca Gerardi e Gianfranco Rufa. (leggi qui Le sentenze di Zicchieri)

Non lo ammetterà mai, ma Ottaviani difficilmente oggi aderirebbe alla Lega. Non è quello che pensava, non ha margini di manovra. Di agibilità politica direbbe qualche addetto della materia. Perfino i suoi fedelissimi hanno poco a che vedere con l’impostazione del Carroccio: esattamente come Ottaviani, Riccardo Mastrangeli e Adriano Piacentini provengono dalle file della Democrazia Cristiana.

Il sindaco di Frosinone però sa di poter far pesare il proprio ruolo, con più di tre anni di mandato davanti. Non soltanto nel caso di elezioni comunali anticipate, ma soprattutto se si dovesse tornare alle urne per Camera e Senato.

Perché a quel punto i voti del capoluogo avrebbero un valore almeno triplo: Francesco Zicchieri è stato eletto nel collegio maggioritario della Camera nord per esempio. F

orse è anche per questo che alle riunioni dell’area di Ottaviani stanno partecipando esponenti che con la Lega qualche problema lo hanno avuto. Come Andrea Amata per esempio. (leggi qui I Cavalieri Neri di Ottaviani e la strategia per guidare la Lega). Il confronto potrebbe essere esteso anche a Fabio Forte e Carmelo Palombo. Il fronte può allargarsi e rappresentare una micidiale trincea per il fuoco di sbarramento.