Non più di due ore senza quei tre quarti d’ora

Il Consiglio comunale di Ceccano è stato aperto da quarantacinque minuti di dibattito politico sull’islamizzazione o meno dell’Europa, prima di poter procedere con l’Amministrazione della città

Marco Barzelli

Veni, vidi, scripsi

Sarebbero bastati un intervento sobrio per parte, la condivisione bipartisan dell’appello e una votazione all’unanimità prima di passare alle questioni riguardanti la città di Ceccano.

Invece ci sono voluti tre quarti d’ora per approvare in Consiglio un documento che richiede al Governo di «sollecitare la comunità internazionale ad adottare provvedimenti urgenti e fermare l’uccisione in massa di giovani iraniane e iraniani». Sarebbe stata una goccia ma pur sempre nell’oceano di forte condanna della repressione del popolo in protesta contro il regime della Repubblica islamica dell’Iran.

È sorto il problema quando è stato accentuato che il documento, presentato dalla consigliera di centrosinistra Emanuela Piroli (Il Coraggio di cambiare) in aggiunta all’ordine del giorno, è quello promosso dalle Democratiche di Frosinone. È stato abbracciato dalla Consulta provinciale delle elette ed è stato già approvato in tanti Consigli comunali con maggioranze di diversa estrazione politica.

Visto la precisazione riguardo all’iniziativa delle donne del Pd, il sindaco di FdI Roberto Caligiore ha voluto puntualizzare a sua volta che «anche Fratelli d’Italia si sta muovendo con i propri emissari e membri del Governo per condannare e fare il più possibile per sensibilizzare la comunità internazionale a un problema serio».

Caligiore: «Attenti all’islamizzazione»

Probabilmente sarebbe bastato. E invece no: «Bisogna fare attenzione alle politiche che si stanno adottando in Europa per sdoganare un sistema islamico che le sinistre internazionali stanno provando a propinarci – così Caligiore -. Non ci dobbiamo dimenticare quello che è successo ai Mondiali in Qatar, dove ai giocatori è stato addirittura vietato di indossare una fascia, al netto di quello che rappresentasse».

Il consigliere di FdI Daniele Massa, delegato alle politiche giovanili e presidente provinciale di Gioventù nazionale, ha poi rincarato la dose: «Ricordo benissimo le accuse, anche dai banchi dell’opposizione, quando noi raccoglievamo le firme contro la moschea o lo Ius soli, quando si è parlato di islamizzazione dell’Europa. Forse qualcuno non era così pazzo. Forse c’è qualcosa che va oltre la giusta integrazione legata al tema dell’immigrazione. Ma c’è anche l’altra faccia della medaglia».

La consigliera di opposizione Mariangela De Santis (Nuova vita), allora, ha invitato a non fare di tutta l’erba un fascio: «Si potrebbe parlare anche di Orban, che ha fatto presente che le donne starebbero studiando troppo. Evitiamo di generalizzare e garantiamo la libertà di espressione anche religiosa, come lo prevede la nostra Costituzione, sempre nei limiti e nel rispetto delle diverse culture».  

Bronzi: «La sinistra? Sfrutta l’immigrazione»

Al centro il consigliere della Lega Pasquale Bronzi

Perfetto: la maggioranza di centrodestra ritiene che sia in atto e teme l’islamizzazione dell’Europa, mentre la minoranza di centrosinistra precisa che non tutti i mali nascono dall’Islam. Ognuno sulle proprie posizioni e via con le questioni comunali? Macché. Il consigliere della Lega Pasquale Bronzi, delegato al turismo, si è detto contento che «una parte della sinistra anche a Ceccano si renda conto che le donne vanno difese. Molti tra i banchi dell’opposizione fanno parte di quella sinistra che tende e pensa a sfruttare l’immigrazione clandestina in Italia con le cooperative rosse».

Apriti cielo. Non è mancato l’intervento dell’oppositore Andrea Querqui (Il Coraggio di cambiare): «Anche questa volta il sindaco e soprattutto il consigliere Bronzi non ha perso l’occasione per strumentalizzare un documento che nulla ha a che fare con la destra e la sinistra. Non ho capito cosa c’entra il Qatar con il documento che avete proposto. Si insinua che quelli di sinistra maltrattino le donne, quando semmai lo avete fatto voi in passato».

Le ultime parole di Querqui non sono rimaste appese per l’aria. A replicare è stato direttamente il sindaco Caligiore: «Sorvolo sulla frase del consigliere Querqui, altre volte per molto meno siete usciti addirittura dall’aula, noi non vi facciamo questo favore. Non è strumentalizzazione, è politica».

Il sindaco di FdI: «Il Qatar c’entra»

Mondiali in Qatar

Fratelli d’Italia, del resto, ritiene che «non c’è un Islam buono o cattivo – ha esternato ancora il sindaco di Ceccano -. Le moschee sono ricettacolo di una religione che non ha assolutamente canoni di sensibilità sull’essere umano. Il Qatar c’entra perché quello che è successo, per chi si spaccia per paladino dei diritti umani, dovrebbe essere aberrante. Il messaggio che ci ha lanciato il Qatar è che non esistono».

A quel punto è scatta l’ulteriore puntualizzazione della consigliera Piroli: «Condanniamo anche noi il Qatar e gli estremismi islamici. Speravo che non si degenerasse su argomenti che richiedono un’analisi più approfondita. È giusto che ci sia un confronto con le giuste differenziazioni».

Il capogruppo consiliare della Lega Bronzi, tra gli altri interventi immancabilmente politicizzati, ha concluso così: «Parte della sinistra è favorevole affinché l’Europa diventi l’Eurabia. Bisogna tutelarsi dall’immigrazione clandestina, non è che poi succedono le tragedie e la sinistra si appoggia alla protesta. Da che mondo è mondo la sinistra è favorevole a questa immigrazione scorretta e Partiti come Fratelli d’Italia e la Lega sono contro. Siete a favore dello sfruttamento dell’immigrazione con le cooperative rosse».

Si arriva alle questioni comunali

La consigliera di opposizione Mariangela De Santis (Nuova Vita)

Dopo il primo tempo sulle questioni internazionali, il Consiglio comunale di Ceccano è tornato a cimentarsi con le vicende che riguardano la Contea. La maggioranza consiliare si è votata da sé la ratifica dell’ultima variazione apportata dalla Giunta Caligiore al bilancio. «Il dato più importante – ha fatto presente il sindaco, che detiene la delega al bilancio – è che avevamo previsto di pagare fatture da 800 mila euro, invece ne abbiamo pagate altre da 300 mila euro». Bene, soprattutto per un Comune che dovrà ripianare un deficit di ormai sette milioni di euro entro il 2035.

L’oppositrice De Santis, però, ha lamentato un mancato accesso al fondo di solidarietà comunale: «Bisognerebbe iniziarsi a preoccupare di avere un asilo comunale, visto che si è persa l’occasione con l’apposito bando del Pnrr. Se ne avessimo uno, avremmo potuto utilizzare quei fondi che ci vengono dati per incrementare fino al 33% la copertura del livello minimo di servizio». A Ceccano non c’è un asilo nido pubblico bensì due privati convenzionati con il Comune.  

La consigliera Simona Sodani (Patto civico), delegata alla pubblica istruzione, ha annunciato di contro l’ottenimento di un contributo di 122 mila euro dal Ministero dell’Interno di concerto con i dicasteri dell’Economia e dell’Istruzione. «Siamo riusciti a dimostrare che dal 2018, l’anno zero preso come punto di riferimento, abbiamo incrementato di sedici unità i posti in asilo nido».

Fondi per gli utenti dei nidi privati

Simona Sodana, consigliera delegata alla pubblica istruzione

In parte verranno distribuiti come voucher alle famiglie per coprire la parte di retta che resta scoperta dopo la quota rimborsata dall’Inps in base al reddito. «Una parte, però, la terremo – ha preannunciato la delegata Sodani con l’intenzione di potenziare le strutture pubbliche esistenti per poterli incrementare di anno in anno». L’assessore Riccardo Del Brocco, dal canto suo, ha fatto presente che «questo bando non prevedeva di inserire tra i fondi del Pnrr la possibilità di gestire i costi del personale e delle utenze, il problema per cui non si è realizzato un asilo nido comunale dalla notte dei tempi».

Del Brocco, però, ha anche detto che «il Pnrr è stato scritto in larga parte da gente che non ha mai fatto nemmeno il consigliere comunale. Queste misure vanno a premiare interventi anche in Comuni in cui la natalità è praticamente a zero. C’è un calo demografico incredibili e magari tendono a fare cattedrali nel deserto». Come a dire: l’asilo nido serve se aumenta la natalità. «Noi facciamo le cose che servono alla città e che sono calzanti con il territorio». C’è ovviamente chi pensa l’esatto contrario, ovvero che un servizio di asilo nido incentivi la natalità. A Ceccano, in ogni caso, si resta ancora sotto al 33% di copertura.

L’assessore di Patto civico Marco Mizzoni, nel mentre, ne ha approfittato per congratularsi con l’alleata consigliera Sodani: «È entrata da poco più di un mese in Consiglio, si è trovata ad affrontare questo tipo di situazione e ora andremo a dare supporto alle famiglie che portano i bambini all’asilo nido. Un lavoro certosino il suo e già di presenza costante». (Leggi qui Simona Sodani: «In Consiglio da donna, non da quota rosa»).

Fondi Pnrr: luci e ombre

Giancarlo Santucci, delegato alla digitalizzazione

Con la variazione di turno al Documento unico di programmazione (Dup), una sorta di manovra di governo in piccolo, sono stati accolti fondi Pnrr: 600 mila euro per la digitalizzazione, ottenuti su indirizzo del consigliere delegato Giancarlo Santucci (Grande Ceccano), e i fondi statali extra per la rigenerazione urbana.

Si tratta di un dieci percento in più, visti i rincari delle materie prime, per il completamento del restauro del Castello dei Conti, la messa in sicurezza del centro storico e la riqualificazione dell’ex scuola Berardi. Il tutto ormai finanziato con quasi quattro milioni di euro derivanti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.   

Caligiore, però, l’ha definita «una variazione al Dup per l’acquisizione di un Pnrr non rispondente alle esigenze del territorio, tant’è che a molti bandi Pnrr il Comune e tanti altri non hanno potuto neanche accedere. Per gli impianti sportivi abbiamo tentato in tutti i modi di rientrare in una cerchia di quaranta comuni con un’affiliazione a una federazione sportiva nazionale».

Il Comune di Ceccano? «Siamo riusciti ad avere un’affiliazione a livello regionale della Federazione nazionale del volley, che ha creduto nel nostro progetto, ma poi il nazionale ha scelto quello di Cagliari, un Capoluogo non solo di provincia ma di regione».

La rigenerazione urbana di Ceccano

Una veduta della città di Ceccano

Caligiore, però, ha potuto vantare la “sua” rigenerazione: «Si è ormai ai progetti esecutivi. Siamo avanti come Comune rispetto a tanti altri in difficoltà. Siamo alle determine a contrarre per l’appalto dei lavori. E siamo assolutamente nei tempi europei malgrado non calzino con quelli italiani». Si è dovuto anche apportare correzioni ai codici dei fondi del Pnrr: erano stati dati per europei, ma in realtà si è poi compreso che avessero natura ministeriale.

Vada per la rigenerazione urbana e la digitalizzazione del Comune, «ma non s’è saputo più niente del campo da calcio in erba sintetica a Passo del Cardinale – ha controbattuto Andrea Querquicome non è stato più sottoscritto il mutuo per la ricostruzione dell’ex palazzetto dello sport. È stato abbandonato il progetto dopo che era stato già portato in campagna elettorale dal 2015. Nell’ultima anche la cittadella dello sport pubblicizzata con tanto di rendering». È stata promessa dal sindaco Caligiore e non è stata ancora realizzata.

Diego Bruni, capogruppo della Lista Caligiore Sindaco e delegato allo sport, non se l’è tenuta:  «Vedo un atteggiamento sprezzante di Querqui nei confronti delle strutture sportive quando sa bene che il palazzetto dello sport fu costruito con i fondi di Italia 90 in maniera approssimativa ed è crollato».

Il consigliere Bruni ha sbottato: «Vi opponete a una maggioranza entrata nel 2015 e io nello specifico sto lavorando da due anni. Quello che è stato fatto con i fondi del Pnrr è uno schifo assoluto. Il nostro progetto aveva avuto il parere positivo del Coni e ci vogliono cinque mesi per ottenerlo. Il Pnrr ha bocciato un progetto eccezionale di un palasport di mille posti che ha percorso tutto l’iter che serve per essere finanziato ma rientrava nel cluster 2 con la Città metropolitana di Roma. Evidentemente il Pnrr è stato concordato con le federazioni sportive». (Leggi qui Socialisti e Caligiore 2 si sfidano nel polo ancora poco sportivo).

Marco Corsi e la Città intercomunale

Il consigliere di opposizione Marco Corsi, sostenitore della Città intercomunale

Marco Corsi, già candidato sindaco sostenuto anche da Pd e Psi, ha preannunciato l’unico voto favorevole dai banchi dell’opposizione. Lo ha fatto rispolverando, come nel resto del territorio, un cavallo di battaglia elettorale: «A dimostrazione del fatto che ci tengo al mio territorio, mi troverete sempre al vostro fianco per votare favorevole. Ma Ceccano resta al palo e probabilmente bisognerebbe cominciare a prendere in considerazione il mio punto programmatico a favore della Città intercomunale».

È il progetto promosso da Unindustria Frosinone, realizzato assieme all’Università di Tor Vergata, ignorato quand’era “Grande capoluogo” e ora ripreso in considerazione dalla politica come “Area vasta”: costruire un’area intercomunale attorno al capoluogo ciociaro.  «Un conto è presentare progetti come Comune di 23 mila abitanti – ha detto Corsi -. Un conto è farlo attraverso un’unione dei Comuni con cui si supererebbero i 150 mila abitanti. Probabilmente saremmo presi più in considerazione».

Non è mancata la frecciatina politica di Corsi: «Il sindaco del capoluogo Mastrangeli, assieme alla sua maggioranza e quindi anche Fratelli d’Italia, ha rispolverato questo progetto e chiede aiuto e sostegno alla politica ceccanese». Gli ha replicato l’assessore Del Brocco, che ha creato la lista Grande Ceccano proprio in contrapposizione al Grande Capoluogo.

Del Brocco: «Corsi crede ancora alla Befana»

L’assessore Riccardo Del Brocco

«Capisco che si avvicinano le feste di Natale, ma c’è chi ancora crede alla Befana – ha sferzato -. È chiaro che il Comune capoluogo la porta avanti, è l’unico che ne beneficerebbe. Se non avete ancora capito questo, resto allibito. Si fa contento qualche consigliere comunale di opposizione a portarla avanti in commissione, ma è tutto fumo e niente arrosto». Si riferisce all’affidamento della presidenza della Commissione speciale Area vasta di Frosinone al consigliere di minoranza Vincenzo Iacovissi, esponente del Psi.

Del Brocco ha poi concluso: «Per Marco Corsi, che crede ancora alla Befana, cenere e carbone. Noi abbiamo da sempre espresso perplessità sulle classiche argomentazioni di moda che finiscono per restare chiuse nei cassetti. Se le cose sono pensate male e scritte peggio, si avranno risultati devastanti come sarà anche con l’Egato e tutta questa moda di accorpare senza pensare alla reale ricaduta sui territori». (Leggi qui Egato, Del Brocco: “Contro le poltrone dell’Egato si doveva agire prima”).

Del Brocco, assessore all’ambiente e dirigente provinciale di FdI, ha esemplificato parlando delle difficoltà nel reperimento dei fondi Pnrr per l’efficientamento energetico: «Stiamo facendo grandissimi sforzi con quello che passa il convento, bisognava presentare una serie di certificazioni che il 99% dei Comuni in Italia non ha. Ma chi l’ha scritto, l’ha scritto per l’un percento? Dovrebbe essere il contrario, ma ci sono città che vanno avanti e altre, specie nel centrosud, che arretrano. Euella sugli asili nido è stata la misura meno partecipata d’Italia».

La consigliera De Santis, però, non ci sta: «Non è che ogni volta li prendiamo perché abbiamo avuto la capacità di presentare una progettazione, mentre quando non li prendiamo il bando è scritto male o perché si vorrebbero favorire determinate realtà nello scriverlo. Per il Pnrr, possibilità di crescita economica, magari anche immaginare la progettazione, concretizzare la propria idea di città e provare a partecipare». In questo caso si denota una mancanza di programmazione, un’amministrazione alla giornata.

Piroli: «Senza un asilo nido pubblico»

La consigliera di opposizione Emanuela Piroli

Anche Emanuela Piroli, arrivata terza dietro Caligiore e Corsi, si era candidata a sindaco di Ceccano: «La maggior parte delle città italiane ha gli asili nido e c’è stata una partecipazione bassa ai fondi che avremmo potuto ottenere noi. In campagna elettorale, come per gli impianti sportivi, sono stati promossi interventi che parevano già cosa fatta quando il Pnrr non era ancora nella testa dei decisori».

Da qui l’affondo della consigliera di centrosinistra al riconfermato primo cittadino di FdI: «L’idea pareva chiara su come intervenire e reperire i fondi, dopo che eravate anche amministrazione uscente e avevate avuto cinque anni per studiare una programmazione. Si era vista così tanta sicurezza in campagna elettorale, ma oggi non c’è niente. Non è che il Pnrr vada bene quando arrivano i fondi e male quando non si centra l’obiettivo, con tutti i limiti che può avere».

Non è dello stesso avviso, passando ai fondi della Regione Lazio, il capogruppo di FdI e delegato al commercio Alessandro Savoni: «Ci sono stati finanziamenti di Lazio Crea per le attività natalizie e qualche Comune è stato forse avvantaggiato per una colorazione diversa da quella della Regione. Si sono inventati anche la grande novità: per vedere se sei stato finanziato, ormai ci sono dei codici e un elenco di novantuno Comuni in cui devi vedere codice per codice a quali Comuni corrispondono». Del resto non è la prima volta che sostiene che i finanziamenti regionali vengano assegnati in base al colore politico. (Leggi qui Buschini ‘Grinch’ del Natale ceccanese: lo dice FdI).

«Tanti Comuni dovranno restituire i soldi»

Il sindaco di Ceccano Roberto Caligiore

Il sindaco Caligiore, riguardo al Pnrr, ha detto che parola d’ordine deve essere una: sostenibilità. «Per il Pnrr non è che non sappiamo fare il progetto o non abbiamo l’idea. È proprio il bando Pnrr che non ci dà la possibilità di partecipare. E, se c’è la possibilità, un buon amministratore deve comprendere la sostenibilità dell’intervento e noi possiamo pregiarci di avere un eccellente staff tecnico-amministrativo». E si dice certo: «Ne vedremo purtroppo di Comuni che dovranno restituire i soldi perché le norme cambiano costantemente».  

Serve una premessa riguardo all’approvazione finale del regolamento per la concessione del patrocinio e l’utilizzo dello stemma del Comune. Domenica scorsa, dopo una variazione della programmazione, c’è stata un’altra concentrazione di eventi natalizi.

Si sono svolti in contemporanea due eventi di punta: il Castello di Babbo Natale, promosso dai consiglieri della Lega Pasquale Bronzi (turismo) e Alessio Patriarca (cultura) nel maniero medievale, e “Il Borgo diventa presepe”, organizzato dalla Pro loco con una rete di associazioni. A Ceccano, incredibilmente, c’è ormai una sorta di disfida tra Comune e Pro loco: l’uno guidato dal centrodestra e l’altra tacciata di politicizzazione a sinistra.

Il regolamento per i patrocini

Daniele Massa, presidente della Commissione cultura-eventi

Si era partiti con l’atteso regolamento: «Un bel lavoro condiviso da parte della Terza Commissione (Cultura, eventi, partecipazione popolare, ndr) – ha sottolineato il suo presidente Daniele Massa -. Si mette un punto a qualcosa che non era disciplinato. Andiamo a regolamentare qualcosa di importante per il Comune e tutte le associazioni del territorio che riempiono il calendario cittadino di tante iniziative». D’ora in avanti, come fatto presente da Patriarca, «avranno finalmente un modello da compilare».

L’oppositrice De Santis, membro della Commissione, ha però tenuto a precisare che «va a regolamentare anche una parte amministrativa che sino ad ora non aveva una specifica regolamentazione». Nel senso: ora si stabilisce anche cosa può fare o meno l’Amministrazione comunale.

A metterci il carico, a ruota, è stato il consigliere Querqui: «Si riscontrano criticità pratiche negli eventi natalizi e assenza di un calendario importante per i cittadini e le associazioni ma soprattutto per il delegato al turismo. Se il Comune, invece di promuoverli gli eventi, li ostacola, non li fanno più». Si sottintende che il delegato abbia volutamente organizzato un evento in contemporanea per mettere i bastoni tra le ruote della Pro loco e del suo percorso enogastronomico nella parte bassa della città.

«Il regolamento è anche un impegno che il Comune si prende con gli organizzatori che si adoperano per promuoverlo – così, ancora, Querqui -. L’altro invito è quello ad aggiornare la lista delle associazioni operanti sul territorio perché quella che c’è risale a tanto tempo fa. C’è scarsa coordinazione tra la politica e gli uffici».

Bronzi nel mirino dell’opposizione

Andrea Querqui, consigliere di minoranza

Bronzi ha allora invitato Querqui a presentare un’interpellanza. «L’abbiamo presentata ma si discutono dopo sette o otto mesi – ha risposto Querqui -. Mi complimento invece con il presidente di commissione Massa per aver fornito in questo caso la bozza del regolamento da discutere e approvare».

Chiaro che l’obiettivo fosse il leghista Bronzi: «Il Comune avrebbe ostacolato gli eventi, ma ti rendi conto di quello che dici? – ha sbottato il consigliere delegato al turismo -. Se c’è stato un cambio di data è per una questione di sicurezza e l’alternativa sarebbe stata dire che l’evento non si sarebbe potuto fare».

Il vicesindaco di FdI Federica Aceto, assessora anche ai rapporti con le associazioni, ha argomentato ulteriormente: «Per la prima volta abbiamo avuto quest’anno tutto questo attivismo, cosa meravigliosa per la nostra comunità, per poter mettere in campo tutta una serie di iniziative. È chiaro che non sia stato semplice tenere insieme, fare da collante per tutta una serie di realtà molto diverse tra di loro a livello di pensiero, di quello che può essere bene per il paese».

Patrocinano anche gli “eventi di sinistra”

Roberto Caligiore, sindaco di Ceccano ed esponente di Fratelli d’Italia

Secondo Aceto ci sono barriere politiche ma non insormontabili: «La maggioranza ha fatto di tutto per andare incontro alle associazioni. Ci sono state date piene di eventi e hanno comportato disagi, ma è stata data la possibilità di farle queste iniziative. Per l’aggiornamento dell’elenco, ci vediamo nelle commissioni preposte e ne parliamo».

Se definirle “realtà diverse a livello di pensiero” non fosse ancora chiaro, ci ha pensato infine il sindaco Caligiore a dirlo chiaramente: «Capisco che si possa parlare un po’ di tutto, ma non accetto che venga detto che questa amministrazione ostacoli le associazioni. Il registro lo ha riempito la prima amministrazione Caligiore e non è che debba essere aggiornato di anno in anno. Da noi le associazioni hanno trovato sempre massima rispondenza dal punto di vista dell’organizzazione ma anche politico».

Sì, anche dal punto di vista politico: «Abbiamo patrocinato eventi riconducibili politicamente al centrodestra ma anche all’estrema sinistra. Siamo contenti che si siano create difficoltà, perché significa che sono stati organizzati tantissimi eventi. Così tanti che io non sono riuscito a presenziare a tutti e me ne scuso, ma non ho ancora il potere di dividermi. Per fortuna che ci sono tanti eventi». Peccato soltanto che abbiano un colore politico.