Non si piega e nemmeno trema: è una capolista di ferro

La partita di Palermo non ha consegnato la settima vittoria di fila ma 1 punto pesante che mantiene invariato il vantaggio sulle inseguitrici. Il Frosinone ha confermato personalità e voglia di vincere fino all’ultimo minuto secondo la regola-Grosso. Inoltre ha lottato senza paura davanti ai 30 mila del “Barbera” dimostrando di essere prima non a caso

Alessandro Salines

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Se fosse stata una partita di tennis, il Frosinone avrebbe annullato il break e tenuto saldamente il servizio. Insomma passano le gare (a Palermo tra l’altro una delle più complicate) e la squadra di Grosso resta sempre l’assoluta protagonista della Serie B. Il vantaggio della capolista sulle inseguitrici non è cambiato ma soprattutto è stata confermata la filosofia. E non inganni il pareggio: il Frosinone ha giocato con la qualità, il coraggio, la personalità e la fame di sempre.

Nessun appagamento malgrado il +15 sulle terze. La settima vittoria di fila non è arrivata solo per una questione di dettagli o episodi. La capolista non ha tremato neppure davanti ai 30 mila del “Barbera” e ad un clima bollente.  (Leggi qui Frosinone senza paura: a Palermo è 1-1. E qui Il Giudizio Universale: Palermo-Frosinone 1-1).

Il traguardo s’avvicina

Un grande rientro per il centrocampista Boloca

Il Frosinone ha superato la giornata numero 25 senza colpo ferire, tenendo invariato il vantaggio sulle rivali alla promozione diretta. Il Genoa, secondo, resta a -12 dopo il 2-2 di Modena. Mentre anche le terze (Bari e Sudtirol) non hanno vinto contro Cosena e Cagliari e sono sempre a -15. Scende a -16 invece la Reggina, ko a Cittadella.

Quando mancano 13 giornate alla fine il Frosinone marcia spedito verso la Serie A. Oltre ovviamente ai risultati, conforta la qualità del gioco e la tenuta fisica. Anche le assenze non sembrano scalfire la solidità generale della squadra ciociara. A Palermo mancavano tra gli altri capitan Lucioni e Lulic ma i sostituti (Szyminski e Boloca) non li hanno fatti rimpiangere.

Il difensore Szyminski non ha fatto rimpiangere Lucioni

Dunque sembra improbabile immaginare un calo tale da mettere a repentaglio l’obiettivo finale. Tuttavia in casa Frosinone già si guarda avanti. L’umiltà d’altronde è stata fin dall’inizio stagione una delle armi della capolista. “Recuperiamo le energie per la prossima (il Parma nell’anticipo di venerdì ndr) che sarà altrettanto difficile”, ha chiosato Grosso.  

Cannibale e disinvolto

Fabio Grosso visita il museo del Palermo

Inutile negarlo: a Palermo c’erano tutte le premesse per un passo falso del Frosinone. Che poteva essere fisiologico dopo 6 successi di fila e sarebbe stato indolore considerando il grande vantaggio sulle avversarie. Ed invece la capolista non ha mollato di un centimetro, puntando dritta alla vittoria che per le occasioni create avrebbe meritato.

Una squadra cannibale che non s’accontenta e vuole vincere sempre e comunque. Un po’ come il Napoli in Serie A. E non è un caso che entrambe siano in fuga con un margine ampio sulle rivali. Il vero merito del tecnico Fabio Grosso è stato quello di aver trasmesso una mentalità vincente. E’ entrato nella testa dei giocatori come ha detto in una recente intervista Insigne.

Inoltre a Palermo ha colpito la disinvoltura e la solidità mentale con le quali il Frosinone ha affrontato una partita ricca d’insidie. In uno stadio strapieno e con tante tensioni i giallazzurri non hanno mai perso la testa, giocando col piglio degno di una capolista. “Sono contento per la prestazione in un campo difficile contro un avversario forte e davanti ad un pubblico importante”, ha commentato Grosso nel post-partita.

Una capolista indomita

Garritano contrasta Soleri

C’è un dato che conferma il grande carattere della capolista, mostrato anche al “Barbera”. E’ infatti la squadra che ha conquistato più punti dopo essere andata in svantaggio. Dodici in 10 partite (media di 1,20): 3 vittorie, altrettanti pareggi e 4 sconfitte. Insomma il Frosinone ha saputo recuperare il risultato per ben 6 volte (oltre il 50 per cento), l’ultima sabato nella bolgia di Palermo. Un segnale chiaro di una squadra che non s’arrende facilmente e sa reagire alle difficoltà. Al “Barbera” è successo questo e non era scontato considerando le condizioni.

“Noi abbiamo avuto sempre la testa giusta, siamo andati in svantaggio nel primo tempo e nel secondo l’abbiamo ripresa e forse avremmo meritato anche qualcosa in più”, ha sottolineato l’allenatore giallazzurro.