Non vi permettete di dire che potrei essere candidato sindaco

Alessioporcu

A cena ipotizzano una sua candidatura a sindaco. Lui si riserva azioni giudiziarie a tutela del proprio onore e decoro. In realtà è offensivo il contrario.

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

Riceviamo, sulla nostra casella di Posta Elettronica Certificata, la seguente missiva.

Egr. Direttore,

La invito a rettificare ai sensi di legge l’articolo www.alessioporcu.it, a firma F. Ducato, apparso online in data 9 giugno 2020, che menziona la mia persona e l’attività dell’Associazione Quartiere Cerere, che rappresento.
Preciso di non aver mai avuto né incontri politici né contatti con il sig. Aurelio Tagliaboschi né con persone aderenti al PD. Allo stesso modo, non ho mai partecipato ad alcuna cena con i predetti. Faccio presente che non sono legato a nessun partito e che, pertanto, non appartengo ad alcuna “area politica”, come invece l’articolo lascia suggestivamente intendere. 

La notizia da Lei pubblicata è, quindi, falsa e le considerazioni ricavate su una mia possibile candidatura a sindaco sono gratuite e prive di qualsiasi fondamento. Si tratta di un pettegolezzo proveniente da persone che vogliono solamente screditare le attività dell’Associazione Quartiere Cerere, finalizzate esclusivamente al buon governo della Città, alla salvaguardia e tutela dei diritti dei cittadini ed alla valorizzazione del centro storico.

L’Associazione Quartiere Cerere resterà impegnata, come libero organismo apolitico, nelle proprie iniziative, compresa quella mirata ad ottenere dal Sindaco di Anagni l’adozione di misure di tutela della sicurezza e della salute di tutti i cittadini, messi in quotidiano pericolo dall’eccessivo traffico veicolare nel centro storico della Città dei Papi, recentemente incentivato con provvedimenti incomprensibili e ingiustificati.

In ogni caso, La invito a rimuovere immediatamente la mia immagine dalla Sua pubblicazione, riservando ogni azione anche a tutela del mio onore e del mio decoro e di quello dell’Associazione Quartiere Cerere.

Distinti saluti.

Luca Santovincenzo

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Risponde Alessio Porcu

Gentile avvocato,

la presente solo per comunicarLe che la sua Pec inviataci in data odierna è irricevibile.

Innanzitutto perché non soddisfa le forme previste dalle norme da Lei indicate.

Secondo poi per l’oggettività dei contenuti. Ella, infatti, dichiara tra le altre cose, di non aver mai avuto né incontri politici né contatti con il sig. Aurelio Tagliaboschi né con persone aderenti al PD“.

Premesso che nella lingua italiana due negazioni affermano, non avere mai avuto indica che ella ha avuto contatti con le persone di cui sopra. Pertanto nulla smentisce.

Qualora avesse inteso dire il contrario, resta difficile credere che prima di avere contatti con altre persone, ella chieda loro preventivamente l’appartenenza politica. E se scopre che sono aderenti al Pd ne rifiuti la vicinanza. Ma ciascuno si comporta come ritiene e noi non fatichiamo a crederle.

Prendiamo atto che non abbia cenato con l’ex assessore al Bilancio Aurelio Tagliaboschi: le garantiamo che si è perso qualcosa di particolarmente stimolante sotto il profilo gastronomico. Nulla si è perso sotto il profilo politico, ma questa è opinione personale che, per onestà intellettuale, devo ammettere non è da tutti condivisa.

Prendiamo atto che Ella non appartiene ad alcuna “area politica”, come invece l’articolo lascia suggestivamente intendere. E che pertanto l’accostamento da noi fatto con il professor Romano Prodi, con il presidente Piero Badaloni ed il presidente Piero Marrazzo non sono attinenti. Ne chiediamo scusa agli interessati per averli accostati a persona così distante da loro che non erano politicamente aderenti a Partiti politici ma comunque avevano un’area politica alla quale il loro pensiero era riconducibile.

Prendiamo altresì atto che siano ‘gratuite e prive di qualsiasi fondamento’ le considerazioni ‘su una mia possibile candidatura a sindaco’. Disilludiamo coloro che dopo il suo hastag ‘riprendiamociAnagni‘ avevano invece sperato.

Ciò che rifiutiamo categoricamente è la sua affermazione secondo la quale quest’idea sia venuta a persone che volessero così screditarla. Tutt’altro: chi ha avanzato il suo nome nel corso del convivio cui abbiamo assistito ha espresso, bontà sua, ampia considerazione per Lei.

Sorvoliamo sulle altre successive considerazoni relative al traffico veicolare nel centro di Anagni: de minimis non curat Praetor.

Su una cosa però non transigiamo. Ella si riserva ogni azione anche a tutela del mio onore e del mio decoro.

Ecco, glielo diciamo chiaramente: il fatto di essere stato ritenuto meritevole di una candidatura a sindaco, in alcun modo costituisce una lesione del decoro e tantomeno dell’immagine; meno ancora se d’una città carica di storia e cultura quale Anagni è.

Semmai, offensivo potrebbe essere il contrario.