Nulla da dire, riuniamo il Consiglio

Sensi unici e colori dei murales: l'Ordine del Giorno del prossimo Consiglio rasenta l'imbarazzo. Eppure ci sono alcuni punti dei polpacci politici del sindaco che sono scoperti. E nessuno li azzanna

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

Dai comitati di quartiere ai colori del murales realizzato ad inizio anno per riqualificare la facciata posteriore del Municipio. In mezzo l’attività di volontariato a tutela degli animali, il senso unico di via Sant’Angelo ed un’altra serie di interrogazioni: se ne prevedono dieci, in totale, nel prossimo Consiglio comunale di Cassino. La conferenza dei capigruppo che si è riunita ieri mattina ha fissato l’assise per il prossimo 13 aprile, alle ore 19. Più che un Consiglio comunale, sarà l’occasione per scambiarsi gli auguri di Pasqua. L’ordine del giorno è infatti uno di quelli che rasentano l’imbarazzo.

Nel mezzo tra le dieci interrogazioni e gli otto debiti fuori bilancio che porterà l’esecutivo – il sindaco Salera detiene anche la delega al Bilancio – c’è solo una mozione. Anche in questo caso si vola abbastanza basso: la richiesta di escludere via De Bosis, dove si trova la sede della Asl, dai parcheggi a pagamento. Lodevole l’interessamento del consigliere Franco Evangelista in tal senso, ma se questo è il punto maggiormente interessante del prossimo Consiglio comunale, significa che c’è qualcosa che non sta funzionando a dovere.

Commissioni a rilento

Due anni di crisi pandemica hanno certamente rallentato gli iter delle Commissioni ma non è la prima volta che il Consiglio vedrà protagoniste le opposizioni. E il fatto che dalla minoranza arrivino una serie di interrogazioni su tematiche che in alcuni casi appaiono strumentali, in altri casi basterebbe chiedere al dirigente del settore senza scomodare un’intera assise, la dice lunga anche sul loro stato di salute.

Ma è evidente che una maggiore incisività sui provvedimenti è richiesta alla maggioranza, ai presidenti delle Commissioni, alla Giunta. Al netto della Rigenerazione Urbana e di qualche regolamento come quello dei dehors, non si ricordano sedute consiliari segnate dall’approvazione di importanti provvedimenti in questi primi due anni e mezzo di amministrazione. Molti sono stati i finanziamenti intercettati e sono partite le assunzioni che hanno svecchiato l’organico, la Municipale ha riportato ordine in città, ma pochi ancora i progetti che hanno visto l’ok del Consiglio comunale e hanno segnato svolte importanti.

Nessuno domanda al sindaco

Benedetto Leone

Enzo Salera tuttavia ha un vantaggio di non poco conto: un’opposizione che ringhia ma non morde. Le minoranze continuano a tenere alta l’attenzione sulle vicende giudiziarie portate in assise la settimana scorsa. (Leggi qui Effetti speciali, boomerang e colpi bassi in Consiglio).

Lo ha fatto ancora nella giornata di ieri il consigliere Benedetto Leone. Ha evidenziato: “A meno che non vogliano farci credere che ci sia un complotto dietro per danneggiare il PD qui si continua a prendere in giro una intera città. Politicamente che questa situazione imbarazzi tutto il centrosinistra provinciale è ormai un dato di fatto, visto che nessun segretario di partito ha rilasciato alcuna dichiarazione a sostegno di Salera”.

Eppure i polpacci scoperti sui quali azzannare ci sarebbero. Due mesi fa, ad esempio, a proposito del Multisala il sindaco diceva che “il bene così com’è non è appetibile. Stiamo cercando una strada diversa. Non la vendita del rudere della piscina comunale ma di una concessione di quell’area. Abbiamo avuto una proposta a fine anno, abbiamo fatto un confronto anche legale e nel mese di febbraio abbiamo la definizione su quella possibilità di farlo”. E sulla funivia: “Abbiamo avuto una nota qualche settimana fa. Potrebbe esserci un altro interlocutore che dovrebbe proporci una soluzione diversa rispetto al progetto originario che prevedeva la chiusura della strada”.

Nessuno ha chiesto più conto di questi due progetti. Nessuno sa che fine abbia fatto la commissione straordinaria “grandi opere”. Eppure come primo obiettivo aveva quello di potenziare la Tav per ridurre i tempi di percorrenza con Roma. Non risulta mai essere stata convocata in quasi due anni. In compenso, nel prossimo Consiglio, hanno guadagnato posti all’ordine del giorno i comitati di quartiere e i murales. Meglio di niente!