Nuova Camera di Commercio, ecco il Consiglio

La Regione ha nominato i 33 membri del nuovo ente del Basso Lazio. La mappa completa dei nomi. Fra loro in autunno dovrà essere eletto il presidente di quella che sarà l’ottava realtà italiana. Un peso enorme

Corrado Trento

Ciociaria Editoriale Oggi

Un decreto di trentacinque pagine per nominare i 33 componenti del Consiglio della nuova Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Frosinone- Latina. In rappresentanza dei vari settori e tenendo conto anche della rete degli apparentamenti. L’atto è stato adottato ieri dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti.

Si tratta di un passo avanti importante, anzi decisivo per quanto riguarda la costituzione dell’ente camerale del Basso Lazio. Perché adesso davvero indietro non si torna. Fra i 33 membri individuati verrà eletto il presidente. Probabilmente in un periodo compreso tra la seconda metà di settembre e la prima di ottobre. Ma ormai il dado è tratto.

L’attribuzione dei seggi è stata parametrata per settori, sulla base delle disposizioni contenute dal decreto numero T00310 del 13 dicembre 2019.

La composizione

Per quanto concerne il settore Agricoltura (3 seggi) sono stati designati Cristina Scappaticci (anche in rappresentanza delle piccole imprese),Marco Marrone e Luigi Niccolini.

Per l’Artigianato (3 seggi) Antonello Testa, Luciano Iannotta, Giovanni Proia.

Poi l’Industria (6 seggi): Giorgio Klinger, Paolo Marini, Carla Picozza, Angela Iaboni (anche in rappresentanza delle piccole imprese), Silvio Rossignoli, Luigi Piero Sambucini.

Sono 7 invece i seggi attribuiti al settore del Commercio: Giovanni Acampora, Gabriella Loborgo, Cosimo Peduto (anche in rappresentanza delle piccole imprese), Anna Maria Arciero, Florindo Buffardi, Antonio Morini, Maria Rita D’Amico.

Per il settore Cooperative 1 seggio: Maurizio Manfrin. Mentre relativamente al Turismo i seggi sono 2: Paolo Galante, Antonio Ianniello.

Trasporti e Spedizioni (2 seggi): Luciano Cianfrocca e Marcello Pigliacelli.

Arriviamo quindi al settore dei Servizi alle Imprese (4 seggi): Vincenzo Di Lucia, Roberta D’Annibale, Giovanni Turriziani, Guido D’Amico.

Credito e Assicurazioni (1 seggio): Fabrizio Tartaglia.

Altri Settori (1 seggio): Salvatore Di Cecca.

Organizzazioni sindacali (1 seggio): Enrico Capuano. Associazioni Consumatori ed utenti (1 seggio): Laura Ardia. Liberi Professionisti (1 seggio): Efrem Romagnoli.

I nominativi sono stati indicati per settori e questo spiega perché ci sono casi come quelli di Giovanni Turriziani e Marcello Pigliacelli, entrambi di Unindustria, che sono stati designati “in quota” ai Trasporti e alle Spedizioni e ai Servizi alle Imprese.

Dopo il via libera della Corte Costituzionale alla riforma delle Camere di Commercio, ora l’ulteriore tassello, con l’indicazione dei 33 consiglieri dell’ente unico di Latina e Frosinone

Cosa succede adesso

MARCELLO PIGLIACELLI FOTO © IMAGOECONOMICA

È chiaro che inizia la lunga volata per la presidenza. Gli apparentamenti segnano dei confini importanti. Ma sono tanti i fattori che dovranno essere tenuti in considerazione. Poi bisognerà vedere anche le intenzioni dei singoli. Per esempio il presidente della Camera di Commercio di Frosinone Marcello Pigliacelli nelle scorse settimane ha annunciato l’intenzione di non partecipare alla corsa alla presidenza.

Ma bisognerà vedere, e il discorso vale per tutti, quali saranno le strategie e le dinamiche dei prossimi mesi.

La sede legale dell’ente camerale unico è stata individuata a Latina, mentre a Frosinone ci sarà quella secondaria. Prevista un’unica azienda speciale. Sarà l’ottava Camera di Commercio in Italia, con un peso specifico enorme sul piano della rappresentanza e dei grandi numeri. Per le province di Latina e Frosinone si tratta di una opportunità straordinaria. Unica e irripetibile.

È necessaria una “governance” capace di andare oltre, di non limitarsi all’ordinaria amministrazione, di archiviare una volta per tutte la stagione del manuale Cencelli.

La Camera di Commercio del Basso Lazio non c’entra nulla né con le nostalgie degli “ex”né con quelle logiche da derby che hanno penalizzato per anni i due territori. Parliamo di una Camera di Commercio che potrà contare su qualcosa come 125.000 imprese, con un patrimonio netto aggregato di 25 milioni di euro. Ci sarà bisogno di proposte e di progetti. Dovranno essere fondamentali concetti come il merito, l’unità, le competenze, la capacità di saper utilizzare una sinergia territoriale che è nei fatti.

Fra i 33 consiglieri della Camera di Commercio del Basso Lazio sarà scelto il presidente. Un passaggio decisivo.

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