Nuova discarica: Pompeo dice no alla Regione

La Provincia risponde a brutto muso alla Regione Lazio. La discarica subito? "Ci serve più tempo. Colpa vostra se avete esaurito in fretta Roccasecca con le immondizie di Roma”. Il fianco scoperto. L'incarico al Politecnico di Torino dato solo pochi giorni fa. Il rischio commissariamento

Se sia stato un trionfo amministrativo o un suicidio politico è questione di punti di vista, tifoseria politica, sensibilità ambientale. Il Consiglio provinciale di Frosinone oggi ha approvato le linee guida per la redazione del piano provinciale dei rifiuti. È il documento sulla base del quale ridisegnare la gestione delle immondizie in Ciociaria.

Tra le altre cose, definisce i principi in base ai quali quali individuare le aree dove è possibile realizzare la nuova discarica provinciale. Quella destinata a prendere il posto dell’impianto in località Cerreto a Roccasecca che ha esaurito tutti gli spazi a fine marzo.

Spiacenti non possiamo

Luigi Vacana, Antonio Pompeo, Daniele Maura

Nella delibera approvata oggi viene specificato che il piano potrà essere elaborato solo a conclusione degli studi che la Provincia di Frosinone ha affidato al Politecnico di Torino. L’ente guidato dal presidente Antonio Pompeo ha chiesto ai tecnici di riesaminare le aree individuate negli anni scorsi e verificare se siano ancora idonee, caratterizzare le altre che potrebbero essere aggiunte.

La Regione va di fretta. Pretendeva una risposta entro il 31 maggio. La risposta c’è stata: ma non è quella che a Roma si aspettavano. È “dovete aspettare”. Perché? La Provincia lo ha spiegato in Aula: il IV invaso della discarica di Roccasecca doveva durare fino al 2026. Ma da oltre un anno è intervenuta la Regione ed ha ordinato alle Province di aiutare Roma capitale a superare la sua emergenza rifiuti. “Con il trasferimento massivo dei rifiuti di Roma è stato interrotto il ciclo virtuoso della Provincia di Frosinone e dei suoi comuni” che tradotto significa: senza le immondizzie romane noi andavamo avanti altri 5 anni e prima che si esaurisse il IV invaso avevamo individuato e realizzato la nuova discarica.

Ci avete messo in questa condizione

Non è una posizione di difesa quella assunta oggi dalla Provincia di Frosinone. Ma di attacco. Perché il Consiglio ha oggi ha diffidato la Regione Lazio. Le ha intimato di non “porre in essere azioni che non siano orientate alla salvaguardia del principio secondo cui aree fuori provincia siano pronte ad accogliere, nei loro siti di smaltimento, i rifiuti del territorio ciociaro, senza aggravio di costi per i cittadini, in misura analoga a quanto ha fatto la Provincia di Frosinone”. Che significa?

Semplicissimo. Obbligandoci a prendere i rifiuti romani ci avete esaurito con conque anni d’anticipo la discarica, ora vi fate carico di tutte le spese per portare i nostri rifiuti a Viterbo e Civitavecchia. E non provate a dire che dobbiamo pagarci noi quei trasferimenti: perché ci avete messo voi in queste condizioni. (Leggi qui “Impossibile individuare subito la nuova discarica”).

Io non ci sto

Di più ancora. Antonio Pompeo respinge con forza l’ipotesi che la Regione possa non voler aspettare. E possa nominare un Commissario con il compito di individuare subito la nuova discarica, scavalcando la Provincia.

Non ci sto – ha stigmatizzato il presidente Pompeo – a far passare il nostro come un territorio che non ha ottemperato a quanto doveva. Il ciclo dei rifiuti frusinati presentava una condizione ottimale in termini di impiantistica, conferimento in discarica e termovalorizzazione e con un incremento costante delle percentuali di raccolta differenziata. Ecco perché oggi non ci si può chiedere, con queste tempistiche, di individuare aree idonee: abbiamo affidato il lavoro a un Ente qualificato anche a livello internazionale, quale il Politecnico di Torino, che lo completerà entro un anno e lo invierà alla Regione Lazio,  cui, è bene ribadirlo, spetta l’individuazione del sito”.

Tradotto significa: cara Regione noi della Provincia di Frosinone ci siamo organizzati da almeno 25 anni. Ci siamo costruiti l’impianto pubblico Saf a Colfelice per lavorare le immondizie, ci siamo dotati di un termovalorizzatore a San Vittore del Lazio per bruciarle. Ci siamo fatti la discarica provinciale a Roccasecca. E ora non puoi venire a dirci che noi siamo inadempienti perché non rispettiamo il tuo ultimatum del 31 maggio per individuare le nuove aree per sostituire Roccasecca.

Il ventre molle

Un discorso che non fa una piega. Ma presenta un punto debole. Potrebbe portare la Regione a dire che la Provincia di Frosinone si è costruita un bel pretesto con il quale girare la boa delle elezioni di ottobre ed evitare la decisione su dove collocare la nuova discarica.

Dove sta il punto debole? Oggi la Provincia di Frosinone ha votato una delibera che risponde all’intimazione della Regione in questo modo: “non siamo in grado di indicare le aree dove collocare la nuova discarica poiché dobbiamo aggiornare il Piano Territoriale Provinciale”. Bene, cosa non va? Che i Consiglieri oggi hanno ammesso “abbiamo iniziato a mettere mano a questa storia il 12 Maggio 2021 firmando il contratto con il Politecnico di Torino, in adempimento alla deliberazione del 2020”.

Questione di sensibilità politica, tifoseria e tanto altro: la regione potrebbe dire che la Provincia si è mossa con un anno di ritardo.

Gioacchino mette il re a nudo

Nel corso della discussione è stato presentato un emendamento del sindaco di Piedimonte San Germano Gioacchino Ferdinandi. Discutendo su quella proposta è venuto fuori che le aree idonee (cosidette “aree bianche”) sono indicate nel vigente Piano Provinciale, approvato fin dal 2007. Lo ha confermato il Dirigente del Settore Ambiente l’ingegner Enzo Secondini.

Gioacchino Ferdinandi e Gianluca Quadrini

Inoltre nel 2016 la Provincia si era impegnata davanti alla Commissione Ambiente della Regione Lazio ad aggiornare il Piano Provinciale. Anche in questo caso la Regione potrebbe contestare che l’aggiornamento è stato avviato solo di recente, con ben 5 anni di ritardo.

Il presidente del Consiglio provinciale Daniele Maura nel suo intervento ha confessato la vera strategia della Provincia. Ha affermato che se l’Ente individua le aree idonee alla nuova discarica, la Regione aprirà il nuovo sito e ci sommergerà di rifiuti provenienti da Roma.

Tutti elementi che lasciano aperto un fianco. Se la Regione vorrà attaccare in quel punto potrà disporre il commissariamento della Provincia e decidere dove collocare la nuova discarica senza nessun vincolo od ostacolo. E senza alcuna possibilità di mediazione o intervento della Provincia.

Superare la visione

L’unica via d’uscita resta quella di un gesto coraggioso compiuto da Regione Lazio, Provincia di Frosinone, Ministero della Transizione Ecologica. Perché il dibattito avviato oggi continua a considerare i rifiuti né più né meno ci come venivano considerati 50 anni fa. (Leggi qui Le balle di Regione e Provincia per distrarci con i rifiuti).

Uno degli invasi della discarica di Roccasecca

Occorre stabilire se i rifuti sono nuova materia prima e come tali vanno considerati. Con l’obbligo di interrarne al massimo il 5% di ciò che invece è stato interrato fino ad oggi. Perché le nuove tecnologie e l’economia circolare permettono di recuperare fino al 95% dei rifiuti.

Solo questo potrà superare la giusta difesa costruita dalla Provincia di Frosinone. Superare anche la giusta richiesta della Regione. Evitare lo scaricabarile tra Provincia e Regione. Ma sarà una operazione politica molto difficile e anzi impossibile.

Invece di affrontare la questione e di rilanciare sull’economia circolare, Regione e Provincia rischiano di arroccarsi su soluzioni oramai superate dal tempo.