Covid-19, si può tornare a fare feste da lunedì: ma si balla solo da luglio

Ballo

Pubblicata la nuova Ordinanza della Regione Lazio che aggiorna le linee guidaper la riapertura. Da lunedì si puà tornare a fare feste, congressi, cerimenie. Ma rispettando le distanze e le misure anticontagio. Si possono usare anche le discoteche. ma per ballare si deve aspettare luglio.

Un altro passo verso la normalità, un’altra serie di limiti in meno. Il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ha firmato l’ordinanza con cui revoca da lunedì 15 giugno i divieti per fiere, congressi, cerimonie.

Sarà possibile organizzare gli eventi anche in discoteche e locali, ma non si potrà ballare. Il ballo sara’ consentito soltanto all’aperto dal primo luglio.

Sempre dal primo luglio si potrà andare nelle sale bingo, sale giochi e sale scommesse, le cui aperture sono posticipate rispetto al Dpcm del Governo.

I provvedimenti sono contenuti nell’ordinanza chiamata ‘Ulteriori misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-2019‘. È un testo di 72 pagine che contiene anche l’aggiornamento delle Linee guida inerenti la riapertura delle attività economiche, produttive e sociali.

Cosa si può fare

Nicola Zingaretti

Ferme restando le attività già autorizzate, l’ordinanza consente da lunedì “le fiere, i congressi, le cerimonie, nonchè le attività che hanno luogo in discoteche e locali assimilati, con eccezione delle attivita’ di ballo“. Mentre “a decorrere dal primo luglio 2020 – si legge nell’ordinanza – sono consentite anche le attivita’ di ballo all’aperto, nonché le attività di sale giochi, sale scommesse e sale bingo”.

Non è tutto come prima. Il Covid-19 è ancora in giro ed è più blando secondo molti virologi. Per questo la regione ha disposto che le attività si svolgano assicurando il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per il personale, sia per i partecipanti che non siano abitualmente conviventi.

Per ora c’è anche un limite al numero dei partecipanti: al massimo mille persone all’aperto e 200 nei luoghi chiusi, per ogni singola sala. Il che esclude solo i grandi eventi ed i concerti, dando il via libera alle altre feste.

L’ordinanza ribadisce che le attività dovranno adottare tutte le generali misure di sicurezza relative all’igiene personale e degli ambienti, quelle sul distanziamento fisico, nonchè le misure particolari già definite per ogni singola tipologia di attività.