Nuovi sindaci, aumenta il vento anti Acea intanto pagano i cittadini

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Le elezioni di Cassino e Sora modificano parecchio l’assetto dell’assemblea dei sindaci, che in autunno dovrà tornare a pronunciarsi su un punto: andare avanti con la procedura di risoluzione della convenzione (in danno) con Acea. Il no alla fusione ha altri tempi, legati anche alla discussione dei ricorsi al Tar.

Ma, se possibile, il vento è diventato ancora più “contro Acea”. Il consigliere regionale Mario Abbruzzese (Forza Italia) attacca il gestore del servizio idrico continuamente e non c’è dubbio che l’Amministrazione Comunale di Cassino abbia le stesse posizioni. Identico discorso a Sora, dove sia i Socialisti che Forza Italia da tempo chiedono una posizione più dura nei confronti di Acea.

Il presidente esecutivo della società che gestisce il servizio idrico, ingegner Paolo Saccani, l’aria l’ha già fiutata, non fosse altro perché alle sue aperture al presidente Antonio Pompeo non sono arrivate risposte concrete. L’incontro non c’è stato. In questa situazione tutto resta sul piatto: i ricorsi di Acea e le sentenze favorevoli alla società sul conguaglio di 75 milioni di euro. Potrebbero arrivare altri verdetti non favorevoli ai sindaci. Nessuno sembra porsi il problema e questo è indubbiamente grave sotto il profilo politico.

La lunga stagione del contenzioso giudiziario è stata pagata e continua ad essere pagata dai cittadini, i quali si vedono scaricate in bolletta tutte le sconfitte giudiziarie dell’assemblea dei sindaci.

Nel febbraio scorso gli amministratori decisero più che altro di mostrare i muscoli, ma il gestore non si è impressionato. Probabilmente la stessa intransigenza sulla vicenda di Cassino si spiega con il fatto che Paolo Saccani continua a non fidarsi.

Naturalmente i sindaci possono assumere tutte le decisioni che vogliono, ma non va dimenticato che, in caso di esiti negativi davanti ai tribunali amministrativi, pagano i cittadini.