Oltre lo sbarco nell’Olimpo, c’è un record da battere

Il centrocampista Boloca a Sky ha dichiarato che non c'è una vera tabella di marcia, ma il Frosinone può e deve superare i 74 punti-beffa della stagione 2016-'17. A Bari superato il crash-test, Grosso vince ai punti su Mignani. Ribalta meritata per la Primavera. Come per la prima squadra con Grosso, esaltati con mister Gorgone metodo e cultura del lavoro

Giovanni Lanzi

Se lo chiamano 'Il Maestro' non è un caso

“Niente tabella di marcia, lavoriamo per giocare una partita alla volta. Cerchiamo di affrontare ogni gara al massimo mettendo in campo testa, cuore e anima”, ha dichiarato senza troppi fronzoli il centrocampista Daniel Boloca a Sky nel post-partita al San Nicola di Bari. Diciamo che va creduto il bravissimo centrocampista giallazzurro sempre più maturo nella doppia veste di intermedio come in quella di regista. Anche perché è Grosso che detta le regole in maniera chiara e l’allenatore ha più volte dichiarato che non si deve guardare mai oltre la partita che arriva sul primo binario.

Metodo e cultura del lavoro chiari sin dal primo giorno di ‘scuola’ che lo stesso Fabio Grosso volle far partire dal 1 luglio 2022 secondo un ragionamento molto logico: quei concetti, quei metodi, andavano spiegati e per farli metabolizzare sarebbe stato necessario tutto il tempo necessario. 

Dopo il crash test, un record da superare

Una fase della gara Bari-Frosinone di sabato scorso

Sabato intanto superato anche il crash test in casa dei ‘galletti’ che per una settimana avevano annunciato sfracelli, rimbalzati dal corposo tam-tam mediatico proveniente dalla Puglia. Alla resa dei conti è il Frosinone che può recriminare tranquillamente 2 punti mancanti dentro il borsone, sulla strada del ritorno. E’ stata una partita a scacchi tra i due allenatori, nella quale Grosso ha dimostrato di saper mettere la propria squadra nelle condizioni di poterla vincere. Quelle condizioni che con un pizzico di qualità e cinismo maggiore si sarebbero potute anche verificare.

Fabio Grosso

Dicevamo della tabella di marcia, bandita nello spogliatoio giallazzurro. Il Frosinone però può tranquillamente provare a superare il record di punti ottenuti nelle 11 precedenti partecipazioni al campionato di serie B, ovvero i 74 punti-beffa della stagione 2016-’17. Anche per il gusto di cancellare un record che sa ancora di amaro a distanza di anni. Tredici punti, dai 62 attuali, sono ampiamente alla porta. A cominciare dai 3 di sabato contro il Cosenza, che però non va preso per la classifica che esprime ma per la voglia che ogni squadra in lotta per un obiettivo riesce a tradurre sul campo quando il battito aumenta in maniera inversamente proporzionale con la diminuzione delle partite da giocare. Ma anche il battito dei giallazzurri aumenta con il passare delle giornate.

Evviva la meglio gioventù

Giorgio Gorgone, tecnico della Primavera

“Toda joia, toda beleza” è la canzone che ormai spopola nello spogliatoio della Primavera giallazzurra allenata da Giorgio Gorgone. Anche qui metodo e cultura del lavoro ben fissati nella mente, il tecnico romano è entrato nel cuore e nella testa dei suoi ragazzi. E da due stagioni i ‘giallazzurrini’ regalano soddisfazioni a piene mani. Una squadra da studiare in maniera approfondita quella del Frosinone Primavera. Gioca senza pressioni, non specula contro niente e nessuno, in campo si cerca sempre gli spazi, non ha paura di sbagliare ancora solo perché magari è già successo, non sa cosa significhi aver paura.

Benedetta Primavera allora, se è vero che il settore giovanile è il naturale bacino di collegamento con la prima squadra. Tanti di questi ragazzi arrivano dalle minori giallazzurre. C’è tanto lavoro oscuro alle spalle e tantissimo ancora da fare, oltre i risultati che rappresentano la parte visibile dell’iceberg.

Il Genoa resta in scia

Alberto Gilardino

Nel posticipo della 29.a giornata il Genoa batte 1-0 la Ternana grazie ad un gol di Badelj, pronto all’appuntamento con il pallone in occasione dell’unico svarione della difesa degli umbri. Annullate anche due reti ai liguri ma la squadra di Lucarelli ha tenuto sotto scacco quella di Gilardino fino all’ultimo secondo del recupero. Genoa ora a +3 sul Bari e -9 dal Frosinone.

A proposito di zona playoff/promozione, decimo risultato utile di fila per il Sudtirol (48) che pareggia in casa di un Parma (41) che in casa non riesce a dare continuità e che soprattutto senza Vazquez non trova la via del gol. La squadra di Bisoli tutta difesa e contropiede, quella di Pecchia è l’incompiuta milionaria.

Pisa al palo, Perugia-Reggina rinviata

Idrissa Tourè, centrocampista del Pisa

Non fa passi avanti il Pisa (42), battuto a Modena (38) da un gol di Strizzolo. Emiliani nella parte sinistra della classifica, a -3 dall’ultimo vagone playoff. I toscani bloccati a 42 punti, con la Reggina (42) che potenzialmente potrebbe allungare di 3 lunghezze nel recupero da giocare con il Perugia (30) il prossimo 5 aprile, gara non disputata a causa delle scosse di terremoto che hanno colpito la scorsa settimana la provincia di Perugia.

La squadra di Castori, pur non giocando, al termine della 29.a giornata è rimasta fuori dalla lotta playout. Dove ci sono infilate invece Venezia, Benevento, Cosenza, Spal e Brescia in ordine decrescente.

Acuto del Cosenza in casa

Massimo Oddo, trainer della Spal

Venezia (30) e Brescia (28) si dividono la posta, 1-1 firmato da Pohjanpalo e Van de Looi, nel finale l’ex canarino Novakovich fallisce in maniera incredibile il gol-partita. Il Cosenza (29) conferma di non aver trovato una dimensione in casa battendo 1-0 una Spal probabilmente anche sfortunata in certi frangenti (traversa di Maistro, paratone di Micai e salvataggio sulla linea sul tiro di Pepito Rossi) ma che raschia il fondo a braccetto con le Rondinelle. Decide un gran gol di Brescianini, protagonista il portiere degli emiliani Alfonso che evita il tracollo.

Nella sfida tra gli ex allenatori delle promozioni in A del Frosinone, ovvero Stellone e Longo, il Benevento (29) non va oltre lo 0-0 interno con il Como (36) che gioca in superiorità numerica la ripresa ma trova sulla strada un Paleari tornato in giornata di grazia. I lariani sono al sesto risultato utile di fila, a 6 punti dalla salvezza, Longo predica calma e non cambia obiettivo.

Palermo e Cagliari in corsa per i playoff

Matteo Brunori (Foto: Palermo calcio)

Quell’obiettivo che vorrebbe provare a cambiare ad esempio il Palermo (39) che a Cittadella (35) va sotto di due gol, poi rimonta e sorpassa i granata ma si fa si riprendere da Maistrello (doppietta per lui). E a tempo scaduto solo il Var evita un rigore per i padroni di casa. Brunori lascia il rigore a Di Mariano che fa anche doppietta, l’attaccante realizza un gol da favola ma si fa male. E si infortuna anche Marconi. Problemi seri di assemblaggio per Corini che dovrà vedere la prossima dalla tribuna perché espulso dopo un battibecco con il quasi omologo Gorini. Siciliani ai margini dei playoff, il punto debole rimane la difesa.

Chi invece spera di risalire la scala della griglia playoff è il Cagliari che batte 4-1 in casa un Ascoli che dura 45’. Il gol di Forte illude, poi grandinano reti rossoblu ed errori dei bianconeri: doppietta di Lapadula, anche su un rigore ribadito a rete, quindi una magia di Mancosu e un gol di Zappa. Per la squadra di Breda l’obiettivo massimo è chiudere la pratica-salvezza.