Omissis: ecco i segreti sulla bocciatura di Isabella Mastrobuono

Due pagine in coda ad un decreto su carta intestata della Regione Lazio: i segreti della bocciatura di Isabella Mastrobuono sono scritti lì. E’ la Scheda di Valutazione del Direttore Generale dell’Azienda Usl di Frosinone. Quella in base alla quale è scattata la bocciatura fatta dagli esperti dell’Organismo Indipendente per la Valutazione dei manager Asl nel Lazio.

Il primo parametro preso in considerazione sono i Risultati aziendali conseguiti: la Commissione l’ha valutata 4,5 su 10.

In pratica, la Commissione ha rilevato la ‘mancata incisività della direzione generale sul problema del sovraffollamento nei Pronto Soccorso degli ospedali Fabrizio Spaziani di Frosinone e Santissima Trinità di Sora‘.

Sullo stesso capitolo sono inseriti i tempi di attesa. Alla professoressa Mastrobuono era stato affidato il compito di ridurre i tempi medi di attesa per le visite e le analisi. Al momento della sua nomina c’era il caso delle visite/analisi/esami assicurate in tempi lunghissimi: addirittura nell’88% dei casi a ‘priorità D‘ (cioè quelli meno urgenti e nei quali le prestazioni non influenzano la prognosi, il dolore, la disabilità) non si riusciva a rispettare il limite dei 180 giorni. Con l’intervento della manager la situazione è migliorata del 1%.

C’era poi il target del budget, con le spese da contenere: ‘Si registra – scrive la Commissione – una percentuale di completamento dell’obiettivo pari allo 0%‘.

L’altro parametro analizzato è stato il rispetto delle direttive regionali: le hanno dato 7,3 su 10.

Sotto il profilo Economico Finanziario viene registrato un ritardo di 19 giorni nell’adozione del bilancio, la ricognizione dei fondi rischi non risulta essere pervenuta alla Regione.

L’Atto Aziendale ed i Piani Strategici risultano presentati in Regione  entro il termine stabilito.

Ma sui Dati relativi al Personale risulta che l’Asl di Frosinone tende a non rispettare tempistica e format dei monitoraggi regionali. Il documento relativo al numero dei dipendenti necessari (la cosiddetta Pianta organica) è in linea con le indicazioni regionali ma viene trasmessa con leggero ritardo. E poi la Commissione rileva che la direttrice generale ripropone richieste di assunzione non autorizzate dalla Regione.

L’ultimo capitolo erano gli obiettivi indicati nel Decreto 42: in pratica, Case della Salute da aprire, Rems da realizzare, servizi innovativi da proporre all’utenza, miglioramento della qualità delle prestazioni. La manager poteva raggiungere un massimo di 183 punti ed un minimo di 128: si è attestata a 136,29. Il che si traduce in un punteggio di 7,4 su 10.

C’è stata infine l’audizione della manager: ha ottenuto la sufficienza e le hanno dato 6 su 10.

Le conclusioni sono lunghe 6 righe. E dicono che alla professoressa Isabella Mastrobuono viene attribuito un punteggio complessivo di 6,4 su un massimo di 10. La soglia minima per essere confermati nell’incarico era 7. Pertanto, la Commissione non ritiene positivamente superata la verifica.

Fine dell’era Mastrobuono a Frosinone. O forse è solo l’inizio di un nuovo capitolo: quello giudiziario.