Ora De Angelis striglia il Pd (di C. Trento)

Il monito: «Ricordiamoci che i nostri avversari sono fuori dal Partito, la Lega e i Cinque Stelle». Oggi all’Auditorium l’incontro di Pensare Democratico con il direttore del Corriere della Sera Luciano Fontana

Corrado Trento

Ciociaria Editoriale Oggi

«Ricordiamoci che i nostri avversari politici sono fuori dal partito e che proprio per questo dobbiamo concentrarci sul dibattito sui contenuti». È quanto afferma Francesco De Angelis, leader di Pensare Democratico, la corrente maggioritaria del Pd in provincia di Frosinone. Oggi alle ore 18, presso l’Auditorium diocesano in viale Madrid, ci sarà il primo degli incontri di Pensare Democratico dopo le Europee. L’ospite è il direttore del Corriere della Sera Luciano Fontana, che presenterà il libro Un Paese senza Leader. A moderare il dibattito sarà la giornalista Laura Collinoli.

Francesco De Angelis spiega: «Credo sia assolutamente opportuno che Pensare Democratico avvii una fase di confronto e dibattito attraverso una serie di appuntamenti su temi politici, economici, sociali e culturali. Il primo di questi incontri sarà, appunto, la presentazione del libro “Paese senza leader”: si tratta di un saggio, scritto in maniera magistrale dal direttore Fontana che è anche nostro conterraneo, che racconta le difficoltà e la crisi della politica italiana. Un’occasione importante per spunti di riflessione sul futuro del nostro Paese e del nostro territorio».

Qualche giorno fa, nel corso della riunione della direzione provinciale, convocata per l’analisi del voto, c’è stato un acceso scambio di battute tra il consigliere regionale Sara Battisti e il presidente della Provincia Antonio Pompeo. (leggi qui Grosso scazzo alla Direzione Pd: l’ira di Pompeo contro Battisti). Tema del contendere, ancora una volta, il “post” di Daniele Maura (Fratelli d’Italia) sul Lazio Pride. (leggi qui: Maura contro il Lazio Pride innesca la guerra interna nel Pd: fuoco amico su Pompeo). Maura esercita le funzioni di presidente del consiglio provinciale. La Battisti è stata tra quanti, nel Partito, ha ipotizzato un gesto forte, fino alla revoca delle deleghe. Pompeo ha risposto che parliamo di un ente di secondo livello, dove peraltro il centrosinistra non ha la maggioranza. Citando l’esempio del patto d’aula alla Regione Lazio e sottolineando che in ogni caso la Provincia ha concesso il patrocinio al Lazio Pride. Come del resto il Comune di Ferentino, del quale è sindaco.

Il monito iniziale di De Angelis tende proprio a guardare avanti. Rileva: «In questa provincia alle amministrative abbiamo dimostrato di avere un radicamento sul territorio straordinario. E alla fine è da questo che si misura il peso di una classe dirigente. Per il resto, penso che sarà difficile che Lega e Cinque Stelle facciano cadere il governo (quando ricapita). Noi però dobbiamo essere bravi a farci trovare pronti e a costruire l’alternativa. Il peso del territorio alle politiche? Punteremo a candidature eleggibili, su questo non possono esserci dubbi».

Provincia, che scintille tra Pompeo e Quadrini

Durissimo scambio di battute tra il presidente della Provincia Antonio Pompeo (Pd) e Gianluca Quadrini, consigliere provinciale e vicecoordinatore regionale di Forza Italia. È avvenuto mercoledì al termine della riunione della commissione sulle Partecipate. Tema del contendere l’Agenzia di Formazione. Ma al di là di questo il confronto è stato a muso duro.

A dimostrazione che nonostante parliamo di un ente di secondo livello, nonostante Gianluca Quadrini abbia le deleghe sulle Partecipate, alla fine le differenze politiche ci sono. Specialmente in un momento come questo, dove sia Antonio Pompeo che Gianluca Quadrini si stanno giocando delle partite politiche importanti nei rispettivi partiti. In ogni caso le scintille nei corridoi del Palazzo della Provincia non sono passate inosservate. (c.t.)

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