Ospedale e timori, la politica sotto accusa

Aumentano i timori per l'ospedale di Alatri. Sulla corda centrodestra e centrosinistra, senza distinzione. I comitati vogliono garanzie sul futuro dei servizi al San Benedetto

Massimiliano Pistilli

Informare con umiltà e professionalità

Prima le voci sulle possibili riduzioni dei servizi presso l’ospedale San Benedetto di Alatri. Poi l’allarme lanciato dal capogruppo del Pd Fabio Di Fabio nei giorni: ha chiesto al sindaco Maurizio Cianfrocca di mobilitare tutti i suoi colleghi del Distretto sanitario Nord. Infine la protesta con tanto di striscioni affissi all’esterno della struttura sanitaria.

Il segnale è che i possibili tagli non siano solo indiscrezioni ma forse qualcosa di più. E arriva l’annuncio del sindaco Cianfrocca.

Politica nel mirino

Gli striscioni

Ad affiggere gli striscioni sono stati i componenti dello storico comitato San Benedetto: da anni in prima fila nella difesa della struttura. E che non hanno fatto sconti.

Si sono rivolti ai consiglieri regionali del Pd Mauro Buschini e Sara Battisti visto che governano la regione da anni. E poi anche al sindaco Maurizio Cianfrocca ed ai suoi colleghi dei Comuni nell’area nord: quelli che fanno riferimento all’ospedale San benedetto di Alatri per le loro esigenze di salute.

Il loro è un appello a muoversi, a fare qualcosa: impegnarsi per il nosocomio. A prescindere dai Partiti, dai ruoli e dalle competenze. Per questo hanno messo sullo stesso piano i consiglieri regionali (che governano la Sanità nel Lazio) ed i sindaci (che sulla sanità non hanno competenze dirette se non sulle strutture ed i servizi che stanno all’esterno). Per il Comitato deve attivarsi chiunque sia nelle condizioni di fare qualunque cosa per tutelare i reparti ed i servizi.  

L’affondo di Pasquale Caponera

Pasquale Caponera

Ad impugnare la clava è Pasquale Caponera, storico esponente ed ex consigliere della civica Programma Alatri, alle ultime elezioni in campo al fianco dell’avvocato Enrico Pavia, superato al ballottaggio da Maurizio Cianfrocca.

Va giù duro. “Mi domando: il sindaco, che è certamente a conoscenza del piano, cosa vuole fare? Vuole rimanere nel suo silenzio a cui ormai la città è abituata? Credo che questa volta dovremmo protestare all’unisono in modo forte per far sì che questo piano venga cancellato”.

Non replica Maurizio Cianfrocca. Agisce. Spiega la sua strategia. “Ho convocato gli altri sindaci del distretto socio-assistenziale A per mercoledì 19 ottobre alle ore 15 nella Casa Comunale”. Lo fa con uno scopo preciso. “L’obiettivo è quello di concordare una linea comune nel confronto con l’Asl di Frosinone in vista dell’approvazione dell’atto aziendale da parte di quest’ultima, in riferimento soprattutto alla situazione dell’Ospedale San Benedetto di Alatri”. (Leggi qui: Le paure del Pd per l’Atto Aziendale Asl).

È la conferma che occorre una mobilitazione. Per ora istituzionale verso l’Asl, ma senza risposte positive ci si prepara a farla diventare popolare. Come accaduto in passato. E per la sanità alatrense si prospetta un autunno bollente.