Ottaviani non cambia idea: a Frosinone si va alle primarie

Il sindaco insiste sul metodo con il quale individuare il candidato sindaco della coalizione nel 2022. Non vuole concedere vantaggi al centrosinistra ed è pronto al braccio di ferro con i vertici del suo Partito.

Nicola Ottaviani non cambierà idea: primarie per la scelta del candidato sindaco del “dopo di lui” a Frosinone. I tavoli regionali e nazionali non gli interessano, lui vuole continuare un’esperienza politica e amministrativa iniziata nel 2012 e che vorrebbe non si concludesse nel 2022. (Leggi qui A proposito di centrodestra…).

Conta di avere tutti dalla stessa parte il presidente del consiglio comunale Adriano Piacentini, il capogruppo della Lega Danilo Magliocchetti, gli assessori Riccardo Mastrangeli, Massimiliano Tagliaferri e Fabio Tagliaferri. Questo è lo “zoccolo duro”. Poi ci possono essere diverse candidature, ma nell’ambito delle primarie.

Soltanto due volte a Frosinone la partita elettorale si è chiusa al primo turno. Nel 2007, quando vinse Michele Marini e nel 2017, quando Nicola Ottaviani ha fatto il bis. Tutte le altre volte è stato necessario il turno di ballottaggio. Molto probabile anche nel 2022.

Il piano B di Ottaviani

Antonio Scaccia, Carlo Gagliardi, Gianfranco Pizzutelli e Nicola Ottaviani

Al secondo turno, è questo il ragionamento di Ottaviani, l’obiettivo è riunire l’elettorato di centrodestra. Dunque, sarà importante arrivare al ballottaggio.

Ci sono invece liste e gruppi civici  sui quali Ottaviani non scommette a scatola chiusa, nel senso che potrebbe posizionarsi altrove. Nel centrosinistra. Dal Polo Civico di Gianfranco Pizzutelli sono arrivati già dei segnali.

Carmine Tucci e Carlo Gagliardi andranno per conto loro. Bisognerà vedere cosa farà la Lista per Frosinone di Antonio Scaccia.

In ogni caso Nicola Ottaviani non vuole concedere al centrosinistra il vantaggio di effettuare le primarie, che in ogni caso rappresentano un supplemento di campagna elettorale. In ballo c’è pure la sua possibile candidatura alla Camera, ma forse Ottaviani ha ribaltato il ragionamento: una vittoria a Frosinone (la terza consecutiva) renderebbe impossibile per la Lega non metterlo in campo.

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