Ottaviani – Cristofari, sfida all’ultimo termometro

A Cassino la spaccatura tra Giuseppe Golini Petrarcone e Francesco Mosillo era conclamata.

Si sapeva perfettamente chi era schierato con il primo. Il senatore Francesco Scalia l’aveva appoggiato dall’inizio. Il deputato Nazzareno Pilozzi ed il presidente del Pd Domenico Alfieri hanno consumato la strada tra Frosinone e Cassino per tenere gli incontri notturni con cui mediare e ricucire il quadro politico. Il consigliere regionale Marino Fardelli ha rinunciato alle proprie ambizioni di candidato per convergere su Peppino.

Con il secondo stavano il presidente Asi Francesco De Angelis, l’assessore regionale Mauro Buschini ed il segretario provinciale Simone Costanzo. Pensieri, parole opere e soprattutto omissioni sono lì a testimoniarlo.

Nessuno si è meravigliato quando alla manifestazione dell’allora sottosegretario alla presidenza del consiglio Luca Lotti una parte del partito (quella di De Angelis) non c’era.
Stessa cosa è successa ad Alatri, quando è venuto il ministro Dario Franceschini.

Sempre ad Alatri, qualche giorno fa, è venuto il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. Ad accompagnarlo soltanto Mauro Buschini.

Il presidente dell’ordine dei medici Fabrizio Cristofari, che peraltro ad Alatri è di casa nell’ambiente ospedaliero, non sapeva nulla. Si dà il caso che sia anche il candidato sindaco a Frosinone. Quando ha deciso di prendere una posizione dirompente sulle nomine dei primari provvisori, il Pd è andato nel panico. (leggi qui). E nessun titolo di giornale testimonia la situazione meglio di quello pensato da Corrado Trento su Ciociaria Oggi. ‘Cristofari costringe il Pd a sostenerlo’

Frosinone è il capoluogo, le alleanze non sono ancora definite, a livello nazionale non si capisce nulla. Chi si assume la responsabilità di rompere il quadro? Nessuno. Infatti Cristofari ha vinto la sua battaglia.

La sanità resta però un terreno difficile perché gli effetti politici sono inevitabili.
 Dopo la sentenza del Tar, che l’ha reintegrata pienamente, la professoressa Isabella Mastrobuono, ha chiesto il giudizio di ottemperanza.

Tecnicamente significa che ha chiesto al giudice di dire come deve essere applicata la sentenza. Perché come l’ha applicata la Asl (ri commissariamento di Frosinone, ri nomina di Macchitella a commissario)  a lei non piace.

In pratica significa una cosa sola: vuole rientrare come direttore generale della Asl di Frosinone.

Una eventualità del genere rappresenterebbe una sconfitta politica enorme per il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, per l’assessore regionale Mauro Buschini e per tutto il Pd. Anche per il candidato sindaco di Frosinone Fabrizio Cristofari, che ha un feeling conclamato con il commissario Luigi Macchitella.
 Mentre con la Mastrobuono ha un ottimo rapporto il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani.

In attesa che la giustizia amministrativa decida, la campagna elettorale a Frosinone non può non tenere conto di quello che già è stato ribattezzato “effetto camici bianchi”.

Sarà una sfida all’ultimo… termometro.

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