Ottaviani e Cristofari soli alla meta

Nicola Ottaviani vuole vincere al primo turno: con 9 liste e 281 candidati al consiglio comunale può farcela, soprattutto per non correre rischi dopo.
Fabrizio Cristofari, invece, mira a resistere al primo turno per poi effettuare la “remuntada” al ballottaggio: lui ha 5 liste e 157 candidati a consigliere.

I precedenti, però, dicono che a Frosinone chi chiude in testa il primo turno vince al ballottaggio. E’ successo con Paolo Fanelli, due volte con Domenico Marzi e con lo stesso Nicola Ottaviani.

Però appare abbastanza sbrigativo e semplicistico non tenere conto degli altri candidati a sindaco, nessuno dei quali appare disponibile ad accordi al secondo turno.
Non Christian Bellincampi, del Movimento Cinque Stelle: lui cercherà il massimo risultato utile soltanto per iniziare il percorso dei pentastellati anche a Frosinone.

Stefano Pizzutelli (Frosinone in Comune) ha sì un passato politico nel centrosinistra, dal quale però si è affrancato completamente. La sua sarà una campagna elettorale da “pirata”. All’arrembaggio per conquistare quanto più “bottino elettorale” possibile.

Soltanto chi non ha parlato nemmeno una volta con Giuseppina Bonaviri può soltanto lontanamente pensare che possa arrivare ad un’intesa tra il primo e il secondo turno.
Fernando Incitti, candidato sindaco di Casapound, rimarrà distante da ogni scenario di politica vecchio stile. Andrà avanti per la sua strada e basta.

Nicola Ottaviani e Fabrizio Cristofari potranno contare soltanto su loro stessi e i rispettivi schieramenti. Nell’eventualità del ballottaggio potranno rivolgersi agli elettori degli altri schieramenti, ma soprattutto dovranno cercare di mantenere alta la motivazione nei rispettivi campi.

Non ci saranno apparentamenti o accordi di qualunque tipo. Anzi, potrebbe perfino esserci l’effetto boomerang: gli altri candidati contattati potrebbero decidere di rendere noto il tentativo di approccio urbi et orbi. Non escludendo foto sui social network.

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