Ottaviani, De Angelis e la caccia grossa ai “ribelli”

La fase più importante comincerà soltanto dopo che le coalizioni avranno scelto i rispettivi candidati a sindaco. Solo allora si capirà chi resterà e chi invece sbatterà la porta. E i “ribelli” saranno i pezzi pregiati delle liste civiche trasversali

Frosinone è un capoluogo di provincia e fino a qualche anno fa le candidature a sindaco venivano vagliate dal tavolo regionale delle coalizioni di centrodestra e di centrosinistra. Ma l’eccezione c’è sempre stata. Nel senso che in presenza di un accordo forte dei Partiti nel territorio, non serve portare il tema all’attenzione dei leader regionali.

Quando Francesco De Angelis lanciò Memmo Marzi e poi diede il via libera per Michele Marini, non ci furono problemi. Stesso discorso quando è iniziata l’era di Nicola Ottaviani.

La condizione diversa

Francesco De Angelis

Adesso però siamo in una fase diversa. In regia ci sono gli uomini forti delle rispettive coalizioni. Francesco De Angelis per quanto riguarda il centrosinistra, Nicola Ottaviani per il centrodestra.

Il leader del Pd ha messo in piedi un’alleanza da Campo Largo e su questo ha il totale sostegno del segretario regionale del partito Bruno Astorre. Si tratta di capire se nella coalizione potrà far parte anche il Psi di Gian Franco Schietroma, ma questo si vedrà nei prossimi mesi.

Altro tema sul quale si sta concentrando è la lista del Partito Democratico. Il risultato elettorale di Enzo Salera a Cassino ha insegnato che una lista forte rapprresenta un valore aggiunto decisivo. Uno: perché all’interno della coalizione ci si pesa con i voti della propria lista; due: perché la pattuglia Dem deve rappresentare una sorta di guardia personale del sindaco, con la quale impedire che possa diventare ostaggio degli altri gruppi di maggioranza.

Le scintille di Ottaviani con i Fratelli

Claudio Durigon

Nicola Ottaviani, che nel frattempo è diventato coordinatore provinciale della Lega, alle primarie non intende rinunciare. Sicuramente confida di poter convincere il coordinatore provinciale del Carroccio Claudio Durigon. Inoltre ha un ottimo rapporto con il senatore e coordinatore regionale di Forza Italia Claudio Fazzone.

Rimane il deputato e segretario regionale di Fratelli d’Italia Paolo Trancassini, con il quale invece le scintille ci sono state immediatamente. Sulla vicenda dell’ex assessore e attuale portavoce cittadino di Fratelli d’Italia Fabio Tagliaferri

Ottaviani non si sta minimamente ponendo il problema di una ricucitura dei rapporti, che invece potrebbe essere sollecitata proprio a livello regionale. Fratelli d’Italia ha già fatto presente la situazione a Claudio Durigon. Ma Ottaviani non è uno che si fa convincere facilmente.

La caccia ai ribelli

In ogni caso adesso entrambi gli schieramenti dovranno preparare la partita dei candidati a sindaco. Attraverso le primarie. Nel centrodestra come nel centrosinistra. Il banco di prova sarà questo e si capirà soltanto dopo la scelta del candidato. Vale a dire che solo dopo sarà chiaro chi continuerà a far parte della coalizione e chi invece sbatterà la porta.

Da quel momento in poi inizierà un’altra partita che vedrà sempre più protagoniste le liste civiche. Perché i “ribelli” andranno posizionati all’interno delle liste civiche trasversali. E’ ancora lunga, ma bisogna muoversi per tempo.