Il giorno di Nicola alla Lega: a Montecitorio si presenta il suo Movimento Italia

Il giorno è arrivato: Nicola Ottaviani presenta a Montecitorio il suo passaggio alla Lega con il Movimento Italia. Con lui Mastrangeli e Tagliaferri. Non Piacentini. Ad aprile la convention nazionale.

Il palcoscenico è quello di Montecitorio. L’attore principale per qualche ora è il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani. Ma un cameo, giurano, lo reciterà Matteo Salvini che dovrebbe apparire per qualche minuto. Il titolo dello spettacolo, in cartellone per domani pomeriggio alle 16, è: Ottaviani passa alla Lega con il suo Movimento Italia.

Nella trama c’è tutta la sintesi del momento politico che sta vivendo il centrodestra. C’è la leadership della Lega, c’è il declino di Forza Italia, c’è il pragmatismo del Carroccio, c’è il bizantinismo berlusconiano asserragliato dentro la torre difesa dal cerchio magico.

Movimento Italia è nulla di più che il progetto L’Altra Italia, quello che Nicola Ottaviani voleva realizzare dentro Forza Italia: un’area di pensiero moderato, composta da sindaci ed amministratori. La scorsa estate il progetto arrivò a Silvio Berlusconi. Che sembrò apprezzare l’idea, la vide come un modo per aprire il Partito a chi ne stava ai margini, allargarlo ai movimenti. Poi, al momento dell’annuncio, ordinò lo stop.

Il resto lo hanno detto i numeri. Ed i silenzi. Quelli che in questi mesi il sindaco di Frosinone ha ricevuto quando ha chiesto se Forza Italia voleva prepararsi ad affrontare le sfide di un mondo che nulla ha da spartire con quello degli Anni Novanta.

Risultato. Ottaviani se ne va.

Chi lo segue

A Montecitorio, con Nicola Ottaviani ci saranno l’ex deputato di Forza Italia ed oggi assessore al Bilancio Riccardo Mastrangeli e l’assessore Massimiliano Tagliaferri.

Nicola Ottaviani presenterà il sito internet dell’area, il luogo prescelto per il dibattito, il confronto, le adesioni.

Ed annuncerà che il 13 aprile ci sarà la prima Convention nazionale di Movimento Italia. Si terrà a Fiuggi. Quasi ad appropriarsi degli spazi e dei simboli di quella Forza Italia che non lo ha voluto ascoltare. E dove si era consumata la rottura definitiva, con il suo intervento alla convention di Antonio Tajani lo scorso autunno.

E Piacentini?

Adriano Piacentini non ci sarà. Non ora. L’ex coordinatore provinciale messo alla porta con il pretesto del Congresso (finora, quello di Frosinone è rimasto l’unico in tutte le province d’Italia) non si muove dal fronte azzurro.

Una lezione di stile. Piacentini è legato a filo triplo con Ottaviani: dall’amicizia, dai rapporti di lavoro, dalle convinzioni politiche. Ma ha deciso di restare in quel Partito che nemmeno lui ha voluto ascoltare. Fino a quando?

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