Ottaviani, fuori i secondi, per decidere l’erede

Nicola Ottaviani pretenderà che il prossimo candidato sindaco del centrodestra venga scelto attraverso le primarie, ma la lunga marcia è iniziata.

In comune (con la c minuscola) hanno soltanto il cognome: Tagliaferri. Ma Fabio e Massimiliano non si sopportano, neppure si salutano. Nicola Ottaviani ha studiato a fondo Giulio Andreotti per tenerli dalla stessa parte, ispirandosi alla capacità del Divo Giulio di far convivere, per esempio, Sbardella e Ciarrapico.  Fabio Tagliaferri  ha già iniziato la campagna elettorale per l’investitura: vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici. Niente male. Massimiliano Tagliaferri risponde con Servizi Sociali e Ambiente. Sono le quattro deleghe più importanti.

Entrambi però sono divisivi, non aggregano. La lista per succedere a Nicola Ottaviani è comunque già lunga. Secondo i custodi dell’ortodossia democristiana (della quale Ottaviani è un fervente sacerdote), in realtà l’attuale sindaco non ha e non vorrà avere alcun delfino.

Riccardo Mastrangeli, assessore al Bilancio, è forse quello che più di altri potrebbe gestire l’Amministrazione Comunale, ma il fatto che sia stato nominato per due volte in giunta senza essere stato eletto ha provocato travasi di bile a volontà.

Adriano Piacentini c’è e spera che la carica istituzionale di Presidente del Consiglio Comunale possa diventare un valore aggiunto.

Attenzione però a quelli che non sono coinvolti nell’organigramma, perché avranno il vantaggio di essere più “freschi” e maggiormente percepibili come novità. Danilo Magliocchetti, per esempio. Specialmente se alla Regione Lazio dovesse concorrere ancora una volta Mario Abbruzzese.

Gianpiero Fabrizi è da non perdere d’occhio. Ha preso malissimo l’esclusione dalla giunta, ma siccome questa consiliatura potrebbe essere breve (un anno, forse due, gli scongiuri per Ottaviani sono d’obbligo e lo consoli il fatto che più si prevede il trapasso imminente e più il paziente invece campa), niente può essere escluso.

Dopo le politiche e le regionali l’assetto della giunta cambierà in ogni caso. Indipendentemente dalle scelte di Ottaviani.

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