Vertice di maggioranza per pochi intimi. Ma Ottaviani prenota la Camera e un giro sul Carroccio

Solo pochi intimi al vertice di maggioranza convocato per ieri sera a Frosinone. Ma ormai è chiaro che se si torna al voto Nicola Ottaviani prenoterà una Camera. E per raggiungerla potrebbe salire sul Carroccio

Lo hanno pensato tutti ieri sera nel corso della riunione di maggioranza, soprattutto dopo l’intervento del neo consigliere di amministrazione del Consorzio Asi di Frosinone Gianfranco Pizzutelli, leader del Polo Civico. Dopo aver ringraziato per la fiducia accordatagli, Pizzutelli ha invitato l’intero centrodestra alla massima unità, anche in prospettiva, perché potrebbe perfino darsi (ha detto Pizzutelli) «che Nicola Ottaviani in futuro possa magari fare scelte diverse».

 

Il sindaco, a differenza del recente passato, da settimane non smentisce. Ma siccome è uno abituato a pesare parole, virgole e accenti, da tempo fa esplicito riferimento alla coalizione di centrodestra. Magari perché la sua candidatura potrebbe avvenire nel maggioritario (se dovesse restare il Rosatellum), magari perché non è ancora chiaro se cederà alla spietata corte politica che la Lega sta effettuando nei suoi confronti.

Al momento Ottaviani è un esponente di Forza Italia, ma i vertici “azzurri” non lo hanno tenuto in considerazione dopo la straordinaria vittoria bis al Comune. Mentre Francesco Zicchieri, vicecapogruppo dei deputati della Lega sì.

Ora, che si voti a luglio, ottobre o anche tra un anno, è evidente che Matteo Salvini punta a raggiungere quota 25%. Cannibalizzando Forza Italia. Nicola Ottaviani del resto è un divoratore di sondaggi.

 

Dicevamo della riunione di maggioranza di ieri sera, convocata da tempo. Troppe assenze tra gli assessori: ne erano presenti 2 su 9. Gli unici a starci erano il vicesindaco Fabio Tagliaferri e il responsabile del bilancio Riccardo Mastrangeli.

Troppe sedie vuote anche tra i consiglieri. Eppure è stato proprio il sindaco Nicola Ottaviani a parlare delle opere che dovranno caratterizzare il futuro prossimo dell’Amministrazione: la sistemazione dei Piloni di via De Gasperi, il completamento della Monti Lepini e l’utilizzo del parcheggio Multipiano di viale Mazzini. Ottaviani vuole accelerare, indipendentemente dal fatto di una sua (probabilissima) candidatura alla Camera. Lo schema potrebbe essere quello di lui nel maggioritario e Francesco Zicchieri capolista nel proporzionale.

 

Adriano Piacentini, coordinatore provinciale di Forza Italia e presidente del consiglio comunale, è tornato sulla vicenda dell’ultima riunione, quella dello scontro durissimo con il vicesindaco Fabio Tagliaferri del Polo Civico (leggi qui Far west nel centrodestra, lite furibonda tra Fabio Tagliaferri e Piacentini. E…). Piacentini ha chiesto rispetto. I due alla fine si sono dati la mano, ma era una di quelle “strette” dovute, sul modello di José Mourinho e Pep Guardiola, dove i due guardano in direzione opposta e per fortuna non si vedono i pensieri delle nuvole parlanti dei fumetti.

Diversi i consiglieri che si stavano sovrapponendo nei loro interventi. Ci ha pensato Danilo Magliocchetti, capogruppo provinciale e cittadino degli “azzurri”, a definire l’ordine progressivo degli interventi senza interruzione.

 

Sul piano amministrativo, però, troppe assenze. Da qualche tempo non si vede Francesco Trina, consigliere indipendente, anche lui dato “vicinissimo” alla Lega, al punto che c’è chi lo individua già come uno sherpa che tasta il terreno anche per Ottaviani.
Non c’era l’assessore Massimiliano Tagliaferri, che dal bilancio, sulla vicenda dell’assistenza domiciliare, ha marcato la sua distanza da Ottaviani e dal resto della giunta. 

 

Ma ormai si pensa alle politiche. Nel maggioritario potrebbero essere candidati Massimo Ruspandini (Fratelli d’Italia) al Senato, Mario Abbruzzese (Forza Italia) alla Camera sud e Nicola Ottaviani (Lega) alla Camera nord. Con Francesco Zicchieri nel proporzionale. In questo modo gli equilibri tra Ottaviani e Abbruzzese sarebbero rispettati. Due Partiti diversi.

Il problema emergerebbe se invece Ottaviani dovesse restare in Forza Italia. Antonio Tajani, presidente del Parlamento europeo, si muoverà per questo. Fra l’altro l’anno prossimo si vota pure per le europee e Tajani non può perdere “pezzi” in Forza Italia su quello che è considerato il suo territorio. Il Carroccio però non ha timori reverenziali. Resterebbe il problema del candidato sindaco del centrodestra a Frosinone.

Le primarie non basterebbero. Forse servirebbe un corso di sopravvivenza ad eliminazione.

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