Ottaviani: «La clausola per fregare Acea c’era e nessuno l’ha usata: vi spiego qual è»

«I sindaci potevano fare i lavori al posto di Acea e poi addebitargli le spese, più i danni per i ritardi negli interventi: ma per quindici anni nessun presidente della Provincia, da Scalia a Iannarilli ed ora a Pompeo ha mai attivato questa facoltà che è prevista dalla convenzione che disciplina i rapporti tra gestore e Comuni. O non lo hanno letto, o non lo hanno capito»: lo ha detto il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani intervenendo alla festa provinciale di Forza Italia a San Giorgio a Liri.

Intervenendo nel dibattito sulla posizione assunta dal Partito in merito all’adeguamento della tariffa, Ottaviani ha usato come esempio il contratto stipulato dal Comune di Frosinone con la società incaricata di sostituire tutti i novemila pali della luce presenti in città: il contratto prevede l’affidamento del servizio per 16 anni con un risparmio garantito del 35%. «Prendendo esempio da quello che ci è successo con Acea, per evitare il rischio di ritrovarmi con le lampadine fulminate ed il gestore che tarda a sostituirle, ho inserito una clausola nel contratto. Se c’è un lampadina che resta fulminata per più di 48 ore il Comune di Frosinone ha il potere di surroga». Che significa? «Vuole dire che il Comune è autorizzato ad intervenire per sostituire la lampadina e poi addebita alla ditta la cifra piena tra elettricista, affitto del cestello, assicurazioni varie, anche mille euro. E’ chiaro che a questi prezzi il gestore ha tutto l’interesse ad evitare che mettiamo mano sui pali della luce».

L’assurdo è che nella convenzione con cui si disciplinano i rapporti con Acea è prevista la stessa cosa. Ottaviani ha rivelato che sta scritto: «Il presidente dell’Autorità d’Ambito può assumere i poteri di surroga nei confronti delle inadempienze di Acea in caso di inadempienze». Insomma: Acea tarda a riparare una rottura? Il Comune può chiamare la ditta che vuole, fare riparare e poi addebitare i costi ad Acea. E chi è il presidente dell’Autorità d’Ambito che deve autorizzare? E’ il presidente dell’assemblea dei sindaci, in pratica il presidente della Provincia di Frosinone in carica in quel momento.

Perché non lo hanno mai fatto? Domandano a Nicola Ottaviani. «Non lo so» è la risposta. Alla quale se ne aggiunge una ancora più disarmante: «Non risultano fatte, per anni, segnalazioni di rotture sulle condotte, come se tutto avesse funzionato alla perfezione».

In mattinata il sindaco di Frosinone aveva già fatto una dichiarazione che aveva suscitato non poche reazioni. Ha invitato i sindaci dei Comuni vicini a ridursi l’indennità legata alla loro carica.

Lo ha fatto nel corso della consegna delle borse di studio finanziate attraverso ‘Solidiamo’, il progetto varato poco dopo l’insediamento della sua amministrazione. In pratica: riduzione del 50% dell’indennità per sindaco, assessori, consiglieri della maggioranza. E risparmi destinati a finanziare borse di studio per i ragazzi e iniziative per gli anziani.

Durante la cerimonia di consegna degli assegni, Nicola Ottaviani ha spiegato che «ci sono bravissimi ragazzi nelle scuole di Frosinone ma che provengono dai comuni vicini; meriterebbero quegli assegni ma non è possibile perché il regolamento li consente solo per i residenti». E allora ecco la proposta di Ottaviani ai sindaci dei centri vicini: «applicare a loro volta Solidiamo, riducendosi le indennità e finanziando a loro volta quei ragazzi».

Dietro le quinte, Nicola Ottaviani ha parlato anche di Olimpiadi e della proposta da avanzare insieme ai sindaci degli altri capoluoghi del Lazio: surrogare Roma nella gestione dei giochi olimpici. «Le cose non stanno proprio come state leggendo sui giornali nazionali: ci potrebbero essere novità entro una decina di giorni o anche prima, lasciatemi un po’ di tempo».

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