Ottaviani, Pompeo, Iannarilli: quelli che sentono aria di elezioni anticipate

L’attivismo sfrenato delle ultime ore nasconde grandi manovre. Il presidente della Provincia potrebbe concorrere per Camera o Senato, il sindaco di Frosinone alla Regione. Con Piacentini in corsa alle politiche. Mentre Iannarilli continua a sognare la Pisana, magari con il traino del Carroccio

Il volo degli uccelli e le viscere degli animali rappresentano due delle più antiche arti di divinazione dell’umanità. Il mondo etrusco e quello romano si affidavano a sacerdoti “interpreti” del volo degli uccelli per profetizzare quello che sarebbe accaduto. Poi, parecchi secoli dopo, l’uomo bianco scoprì che anche i pellerossa americani avevano rituali del genere. E che in più riuscivano a trasmettere messaggi importanti e “criptati” attraverso segnali di fumo. O anche attraverso i tamburi, non necessariamente di guerra.

Oggi, più prosaicamente, nella politica locale alcuni segnali ci sono. Ma sinceramente non c’è bisogno di sacerdotesse di Apollo per interpretarli.

Antonio Pompeo, presidente della Provincia e sindaco di Ferentino, ieri sera da Bassetto ha chiamato a raccolta moltissimi amministratori del Pd ma non soltanto. (leggi qui Pompeo lancia la sfida a De Angelis: nuova componente nel Pd). C’erano anche tanti esponenti della cosiddetta società civile. Ora, uno che ha appena vinto due elezioni importanti, non organizza un evento del genere se non immagina che presto potrebbero esserci altri appuntamenti di non poco conto. Diversi dalle Europee, già in programma per il 26 maggio 2019.

Il fatto è che, dopo questa manovra economica, in tanti nei Palazzi romani ipotizzano lo scenario di elezioni politiche anticipate. Non soltanto per le continue fibrillazioni tra Movimento Cinque Stelle e Lega, ma soprattutto perché se è stato difficile far quadrare i conti dovendo trovare 12 milioni di euro, immaginiamo cosa succederà il prossimo anno, quando di milioni dovranno essere trovati 23. Il muro pentaleghista potrebbe non reggere.

Da qui l’opzione di elezioni politiche anticipate. Antonio Pompeo potrebbe essere un elemento di punta assoluto del territorio. Non necessariamente nel Pd però. Ci sono, soprattutto nel centrosinistra, tanti movimenti di formazioni che potrebbero dire la loro. A cominciare da quella di Matteo Renzi. L’ex premier non intende restare a guardare.

Sul versante opposto c’è Nicola Ottaviani, sindaco di Frosinone. Resta in Forza Italia, ma con mal di pancia fortissimi. Da mesi lavora ad un Movimento di sindaci e amministratori di stampo moderato e centrista. Però eventuali elezioni anticipate spingerebbero Antonio Tajani ad accelerare. E in Ciociaria Forza Italia punterà ad avere una postazione blindata.

Per Nicola Ottaviani ma magari anche per Adriano Piacentini, presidente del consiglio comunale di Frosinone. Con Ottaviani che potrebbe puntare alle regionali. Già perché se Nicola Zingaretti diventerà segretario nazionale del Pd, potrebbe concorrere alle europee. Il che significa elezioni anticipate nel Lazio a febbraio 2020.

Ieri Antonello Iannarilli, tra i fondatori di Forza Italia, ha lasciato il Partito. (leggi qui Iannarilli lascia Forza Italia: «Non sono persona gradita») I “segnali di fumo” annunciano che potrebbe approdare sui lidi della Lega. Difficile che possa avere spazi per le politiche. Più semplice invece in ottica di eventuali elezioni anticipate alla Regione.

Perché anche lui ha recepito che l’orizzonte è in movimento.