Ottaviani e Pompeo: la scuola è il loro fronte

Come sindaci scelgono un approccio pragmatico sul tema della riapertura per pochi giorni. Troppo complicata l’organizzazione. Ma sul piano politico emerge una linea lontanissima da quella del loro Partiti

Gli approcci sono due. Da fronti politici opposti. Entrambi sulla scuola e controcorrente. Uno è firmato da Antonio Pompeo nella sua veste da sindaco di Ferentino. «Come sempre tocca ai sindaci assumersi responsabilità davanti alle decisioni che piovono dall’alto. Ho riflettuto, ho ascoltato, mi sono confrontato. Tanta la preoccupazione e l’insicurezza da parte della popolazione che, unite al momento ancora estremamente delicato, mi spingono a una scelta di responsabilità anche giuridica a fronte della cosa più importante per chi governa: la tutela della salute pubblica». In pratica: stop alle lezioni, nonostante il provvedimento del Governo. Sa che è una forzatura della norma: ecco perché parla di “una scelta di responsabilità anche giuridica”.

Nicola Ottaviani. Foto: Stefano Strani

L’altro è firmato da Nicola Ottaviani, nella sua veste da sindaco di Frosinone. Non sceglie la via dell’ordinanza ma del consiglio alle famiglie: proprio per quel limite nella Legge al quale faceva cenno il suo collega Pompeo.

Ha scritto Nicola Ottaviani: “(…) durante le imminenti festività pasquali è facile prevedere un incremento di contatti tra quegli stessi alunni e i loro nonni o genitori, con effetti potenzialmente dannosi a carico dell’indice Rt, che saranno visibili solo nei giorni successivi. Per questi motivi, ritengo inopportuna la riapertura per soli due giorni delle scuole del territorio: credo che le priorità per i cittadini e le famiglie di Frosinone siano altre, come, ad esempio, la possibilità di un deciso incremento dei numeri della campagna vaccinale. Da sindaco e soprattutto, da persona munita di normale buon senso, sento il dovere, questa volta, di “sconsigliare” alle famiglie di far riprendere la didattica in presenza ai propri figli per poche ore”. (Leggi anche Se il numero dei morti diventa un’abitudine).

Il fronte della scuola

Nicola Ottaviani ed Antonio Pompeo non sono soltanto due sindaci. Il primo è anche il coordinatore della Lega in provincia di Frosinone. Il secondo è anche Presidente della Provincia e leader della componente Dem Base Riformista. Entrambi hanno scelto la linea della massima cautela sul ritorno a scuola, in antitesi con la posizione del loro Partito a livello nazionale. Considerando, nel caso di Ottaviani lo scontro in atto sulle (mancate) riaperture ad aprile tra il premier Mario Draghi e il Capitano Matteo Salvini; nel caso di Pompeo la linea di totale appoggio del Pd alle scelte di Mario Draghi.

Antonio Pompeo (Foto: Stefano Strani)

Dunque, alla fine ha prevalso il classico “restate a casa”. Evidenti le difficoltà organizzative per la riapertura delle scuole per pochi giorni. Ma è il taglio politico della vicenda che deve far riflettere.

Va bene che Nicola Ottaviani intende spostare l’asse della Lega verso il Centro, ma su questo tema specifico della pandemia è andato perfino oltre le posizioni di Carlo Calenda, Matteo Renzi e Antonio Tajani. O forse semplicemente è rimasto su quelle di Giancarlo Giorgetti, numero del Carroccio e sintonizzato più sulle frequenze di Mario Draghi che di Matteo Salvini.

E va bene che Antonio Pompeo intende difendere la linea diversamente renziana di Base Riformista all’interno del Pd ma su questo tema rischia di aprire una lacerazione interna.

Con chi sta Ottaviani nella Lega? Fino a che punto Base Riformista prenderà le distanze da Enrico Letta? Lo capiremo non appena… riapriranno le scuole