Ottaviani-Vicano, la sfida delle sfide

Non potranno incrociare le lame direttamente, ma le comunali di Frosinone rappresenteranno il terreno di battaglia per uno scontro politico tra due leader che non si sopportano e che sono alternativi su tutto.

Non è tanto importante se si voterà a giugno (come stabilito) oppure in autunno (se ancora una volta verrà deciso il rinvio per la curva del Covid). Le elezioni comunali di Frosinone saranno comunque l’evento politico principale del 2022. I protagonisti principali sono evidenti da adesso: da una parte Nicola Ottaviani, dall’altra Mauro Vicano.

Nicola, il candidato dietro le quinte

Nicola Ottaviani

Nicola Ottaviani non potrà ricandidarsi per la terza volta a primo cittadino, ma per lui le comunali di Frosinone sono più importanti delle presidenziali degli Stati Uniti. Farà il regista e il ruolo di coordinatore provinciale della Lega non lo condizionerà più di tanto. Perché la strategia che ha in mente va oltre i confini del Partito.

Ottaviani farà di tutto affinché il centrodestra scelga il candidato sindaco attraverso le primarie. Sa che le segreterie dei Partiti proveranno a portare la decisione al tavolo regionale, ma lui non teme la rotta di collisione. Così come in questi mesi ha risposto “picche” alle richieste di Fratelli d’Italia, a quelle avanzate dal coordinatore regionale Paolo Trancassini, dal presidente provinciale Massimo Ruspandini e dal portavoce cittadino Fabio Tagliaferri.

Inoltre Ottaviani continuerà a investire politicamente sulle liste civiche. Ma la sua sfida più impegnativa sarà quella di tenere tutti dalla stessa parte: Adriano Piacentini, Riccardo Mastrangeli, Danilo Magliocchetti, Antonio Scaccia, Massimiliano Tagliaferri. Chiunque sarà il candidato sindaco. Infine, Ottaviani sa che la sua candidatura alla Camera passa per la vittoria alle comunali di Frosinone. Non si risparmierà.

Vicano, il candidato della speranza (per il Pd)

Mauro Vicano

Mauro Vicano avrà sulle spalle una responsabilità enorme. Ma è abituato. Il centrosinistra viene da due sconfitte consecutive cocenti nel capoluogo. Una terza sarebbe ingestibile politicamente, perfino per un “mostro sacro” come Francesco De Angelis.

Il centrosinistra parte da una quota non entusiasmante di consensi ottenuti nel 2017. Il gap era enorme. Per provare a recuperarlo è necessario agire su due fonti. Compattare l’intera coalizione e allargare alle liste civiche provenienti anche dal centrodestra. Il cosiddetto modello Marzi proposto da De Angelis, quello che si basa sul voto trasversale.

Da mesi Mauro Vicano sta costruendo una coalizione del genere. Non sfiderà direttamente Nicola Ottaviani, ma la partita vera è tra loro due. Uno in campo (Vicano), l’altro nelle vesti di allenatore-regista.

Nessuno ha simpatia per l’altro e sono stati costantemente su fronti contrapposti. Per entrambi conta solo vincere. Ma stavolta far perdere l’altro avrà un sapore particolare.