I sospetti di Palladino dopo la lettera dei quattro: un assist per Alfieri

Il segretario del Pd di Frosinone non rilascia dichiarazioni. Ma la lettera firmata ieri da Spilabotte, Cristofari, Venturi, Sardellitti non l'ha gradita. Ai fedelissimi ha rivelato: è un assist per Domenico Alfieri

Dichiarazioni non ne vuole rilasciare. Ma è chiaro che non ha gradito. Nemmeno un po’. Al segretario del circolo Dem di Frosinone Andrea Palladino non è andata giù per niente la lettera firmata dalll’ex senatrice Maria Spilabotte. E da tre consiglieri comunali di Frosinone su quattro: il presidente dell’ordine dei medici Fabrizio Cristofari, il dottor Norberto Venturi (che da tempo sta lavorando all’operazione), l’avvocato Alessandra Sardellitti. Non dal capogruppo Angelo Pizzutelli.  (leggi qui Scoppia la bomba nel Pd: Spilabotte, Cristofari, Venturi e Sardellitti guardano Zingaretti)

 

Un’operazione ostile. Così l’ha definita con i fedelissimi. Nessuno lo vuole confermare: ma pare che a qualcuno abbia detto d’averci visto sullo sfondo la sagoma di Domenico Alfieri: reggente provinciale del Pd e aspirante segretario a pieno titolo. Una mossa con cui forzare la mano verso un congresso che in questo momento nessuno ha voglia di convocare. E nel quale non tutti sono convinti di eleggerlo. Soprattutto l’ala maggioritaria del Pd, quella che fa riferimento a Francesco De Angelis ed al capogruppo regionale Mauro Buschini.

 

Ecco come va interpretata quella lettera quando chiede discontinuità con il passato, un nuovo segretario, Zingaretti come punto di riferimento: una presa di distanza dall’egemonia dell’area di Francesco De Angelis.

 

Andrea Palladino non ci sta. Al capogruppo Angelo Pizzutelli ha detto che un’ipotesi di essere sfiduciato dagli altri 3 consiglieri comunali che hanno firmato la lettera «è un’ipotesi che sta fuori dal mondo: non ci sono i presupposti né politici nè numerici».

 

Non ci sta poi nemmeno per i presupposti politici di quel documento. Che considera una coltellata alle spalle. Ai fedelissimi Andrea Palladino questa mattina ha detto «Non mi avevano detto niente, non hanno avuto nemmeno la cortesia di avvertire il segretario prima di divulgare la lettera, non avevano detto nulla al Circolo».

 

Perché la considera una coltellata? Perché nella relazione con l’analisi del voto tenuta nei giorni scorsi il segretario aveva detto buona parte dei concetti politici che ora i quattro hanno messo nella loro lettera. Andrea Palladino in mattinata ha detto durante una telefonata «La lettera di Cristofari, Spilabotte, Venturi e Sardellitti non dice niente. Niente di più di quello che abbiamo già detto nella relazione. Abbiamo riconosciuto la sconfitta su Frosinone, abbiamo riconosciuto la vittoria di Lega e Cinque Stelle, abbiamo dato atto a Zingaretti dello straordinario risultato che lui è stato capace di ottenere, abbiamo detto che il punto di ripartenza del Pd è e deve essere Nicola Zingaretti. E loro? Non hanno ascoltato? Erano distratti mentre dicevo quelle cose?»

 

Non gli va giù. «Abbiamo tenuto un’assemblea vera, partecipata, pina di gente. Iniziata alle 16.30 e finita dopo oltre quattro ore piene di dibattito e di confronto. Al quale tutti hanno espresso la loro opinione e dato il proprio contributo».

 

Ai fedelissimi Andrea Palladino ha fatto notare che la relazione è stata approvata all’unanimità. Anche dai quattro che ora hanno firmato la lettera.

 

Ecco perché è convinto che sia solo un’operazione che punta a creare tensione. Per creare un assist in favore di Domenico Alfieri.

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