Pallone incontra Cristofari: «Il Pd ha scelto una strada senza di noi»

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

Faccia a faccia: Alfredo Pallone e Fabrizio Cristofari. Per parlare di elezioni comunali e Frosinone e di quanto sia sottile la strada che possa portare Area Popolare nel fronte del candidato sindaco di centrosinistra. Una strada al limite dell’impraticabilità.

«E’ il Partito Democratico che vuole farti perdere, caro Fabrizio: guardati le spalle. Il Pd ha fatto una scelta di campo: è una scelta che non prevede la presenza di Area Popolare» ha detto l’ex eurodeputato.

Il casus belli è lo scontro avvenuto nei giorni scorsi in Provincia durante la riunione di maggioranza, quando il presidente provinciale del Pd Domenico Alfieri ha avuto uno scambio di insulti con il vice presidente della Provincia Andrea Amata (Area Popolare). (leggi qui). Quello scontro era finito anche al centro di una riunione riservata di Area Popolare avvenuta la settimana scorsa. (Leggi qui)

Nello stesso momento in cui Alfredo Pallone comunicava a Fabrizio Cristofari come sia complesso ipotizzare una loro alleanza, il coordinatore Michele Mele incontrava il sindaco uscente Nicola Ottaviani. Gli ha chiesto un confronto con i quattro consiglieri comunali del gruppo Area Popolare: vuole parlare di Bilancio. L’input è arrivato direttamente da Pallone: «Non voglio trattative sulla base di poltrone o incarichi: voglio sapere se intende risolvere il problema dei piloni in che modo e quando, voglio sapere con le cifre alla mano cosa assicura di poter realizzare per Frosinone se lo aiutiamo nella rielezione».

I due incontri sono il chiaro segnale della direzione imboccata dalla flotta di Area Popolare.

Il tema verrà approfondito domani, nel corso dell’assemblea nazionale del Partito, convocata a Roma. Dalla provincia di Frosinone è prevista una delegazione di quaranta persone, 37 delle quali sono amministratori. Ci sarà anche Massimiliano Mignanelli: il consigliere provinciale che è stato eletto da indipendente nelle liste Pd a causa di uno screzio con il Partito. Il compagno Max e Pallone si sono sentiti al telefono per la prima volta dopo tanto tempo.

Nel gruppo, c’è anche l’ex vice sindaco di Cassino Michele Nardone. Che ha preso il posto di Mignanelli nel cuore del leader da quando ha defezionato. Nardone è il nome inserito nell’agenda degli incontri personali che avrà sabato strong>Maurizio Lupi. E un caso di omonimia? L’avvocato non conferma «Nothing to say». Intanto però ogni settimana sta facendo un incontro politico a Cassino e una volta a settimana fa il punto con Alfredo Pallone. «Imparo l’arte della politica». E allora che ci va a fare all’Assemblea Nazionale del Partito? «Osservo i fatti… li analizzo e dico la mia». Prende le misure per la candidatura. punto.

A guidare la delezione insieme a Pallone ci sarà il vice presidente della Provincia Andrea Amata. Secondo il quale «NCD evolve per tentare di congiungere tutti i movimenti che si ispirano al popolarismo europeo. L’obiettivo è essere riferimento di un’Italia che non si arrende e che, soprattutto, non si consegna come ostaggio alla paura. Verrà ribadita la nostra vocazione riformista, contrapponendoci ai risentimenti sterili di un’antipolitica che genera confusione e astensionismo. Una forza liberale che sappia far convivere libero mercato e solidarietà e che non si piega, per esempio, ai ricatti di un antagonismo noceventesco».

Ad esempio? «Sull’abolizione dei voucher per decreto si rischia di produrre due danni: 1) si è ceduto al ricatto della CGIL, che saprà come replicare il format 2) si trasformeranno molte prestazioni occasionali di lavoro in lavoro nero, peraltro con una sottrazione contributiva e fiscale per le casse dello Stato. Su questi temi il nostro profilo riformista non può subire metamorfosi».

Completano la carovana: il gruppo consiliare di Frosinone, il gruppo consiliare di Sora, l’ex sindaco di Pontecorvo Riccardo Roscia con la consigliera Francesca Germani, l’ex sindaco facente funzioni di Ceprano Marco Colucci

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