Pallone: «Niente lezioni dal Partito Democratico»

CORRADO TRENTO per CIOCIARIA EDITORIALE OGGI
«In vita mia non ho mai fatto trattative politiche con la pistola puntata alla tempia e di certo non ho intenzione di iniziare adesso». È durissima la presa di posizione di Alfredo Pallone, coordinatore regionale di Area Popolare.

Il fatto che il Pd e il presidente Antonio Pompeo vogliano legare gli assetti della Provincia alle prossime elezioni comunali di Frosinone lo ha mandato su tutte le furie. Ma cosa è successo? Pompeo ha chiesto ad Andrea Amata, vicepresidente della Provincia uscente e consigliere di Area Popolare, se c’è la disponibilità a continuare nel ruolo di vicepresidente per altri due anni. Spiega Andrea Amata: «Ho risposto che mi rimetto alle decisioni del partito, guidato da Alfredo Pallone. Ma è normale e giusto che sia così».

Rileva Alfredo Pallone: «Questo metodo è inaccettabile. Il Pd ha fatto come ha voluto, mandando all’aria ogni accordo all’Asi, al Cosilam, dappertutto. Per non parlare di quello che hanno combinato alle comunali di Cassino e di Sora. Basta. Alla Provincia avevamo siglato un accordo a sostegno di Pompeo parametrato su quattro anni. Facciano come vogliono. Se legano le provinciali alle comunali di Frosinone vuol dire che hanno l’unico obiettivo di affossare la candidatura a sindaco di Fabrizio Cristofari».

Il leader dei Democrat Francesco De Angelis nota: «Alle provinciali ha vinto un progetto politico, di centrosinistra, che intendiamo applicare anche alle comunali di Frosinone. Questa è politica, non altro. Alla Provincia pensiamo ad una coalizione con Area Popolare, Psi, Sel e Sinistra Italiana, in grado di fare da traino anche nella campagna elettorale del capoluogo. Fabrizio Cristofari rappresenta la sintesi di tutto questo. La ricucitura con Marini? Michele Marini è già della partita, si illude chi pensa il contrario. Norberto Venturi? È il segretario cittadino del Pd, un ruolo prestigioso: l’uomo giusto per guidare la lista dei Democrat a Frosinone. Domenico Marzi? Ci sarà pure lui. Quando l’arbitro fischierà l’inizio della partita, all’appello risponderanno tutti. Per quanto riguarda la Provincia, non ci sono più le condizioni per continuare l’alleanza con FI. Ora tocca al centrosinistra».

Simone Costanzo, segretario provinciale del Pd, rileva: «Per Abbruzzese il sorpasso è solo rimandato? Occorre un certo stile politico sia nella vittoria che nella sconfitta: il consigliere regionale di Forza Italia ha dimostrato di non averlo nell’uno e nell’altro caso».

Sara Battisti, vicesegretario provinciale dei Democrat, ribadisce che la linea è quella di un’alleanza con A Difesa del Territorio e con Area Popolare. Argomenta: «In passato abbiamo commesso errori che non possiamo ripetere. Sarebbe politicamente incomprensibile e non in linea con il dibattito che nel Pd si è svolto, per più di un anno sulle alleanze in Provincia. Nel 2014 la contrapposizione interna al Pd e la conseguente alleanza in Provincia con Forza Italia ha, a mio avviso, indebolito le politiche e le azioni amministrative a tutela e rappresentanza dell’intera Provincia. Auspico che nelle prossime ore si ragioni su un assetto di governo dell’Amministrazione Provinciale che valorizzi l’azione del Pd, del Psi, di Sinistra Italiana, Possibile, Comunisti e Area Popolare e che nell’individuazione delle deleghe si tenga conto delle rappresentanze territoriali e delle peculiarità e problematiche che insistono sui territori, a partire dalla viabilità, l’edilizia scolastica e l’ambiente».

Mario Abbruzzese, consigliere regionale e leader di Forza Italia, è categorico: «Siamo noi che non vogliamo stare con questo Pd. Due anni fa l’accordo lo avevamo fatto con Pompeo, che è diventato presidente grazie ai nostri voti e in disaccordo con il suo partito. Poi ha cambiato le carte in tavolo riunificando il gruppo dei Democrat. È stato Pompeo a mandare all’aria quel patto. Facciano quello che vogliono, noi abbiamo rispettato la parola, loro no. E ribadisco: il sorpasso è solo rimandato».

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Foto: copyright Michele Di Lonardo, per gentile concessione dell’autore