Pizza, birra e diktat: Pallone impone la rotta per la giunta Ottaviani

La partita rischia di svilupparsi su tre fronti. E di mettere sotto tensione Alternativa Popolare. Un’ipotesi che il coordinatore regionale Alfredo Pallone non vuole nemmeno sentire accennare. Soprattutto dopo avere indovinato tutte le mosse fatte negli ultimi mesi: alleanza alle Provinciali con il centrosinistra, accordo che porta il suo Andrea Amata alla vice presidenza, alleanza alle Comunali di Frosinone con il centrodestra di Nicola Ottaviani, accordo che porta ad un assessorato. Resta da vedere chi sarà il designato.

E’ proprio su questo tema che rischiano di innescarsi le tensioni. Per stemperare, Alfredo Pallone ha riunito a cena i suoi colonnelli. Innanzitutto Francesco Trina, Pasquale Cirillo e Andrea Turriziani.

Antipasto, pizza, birra alla spina. E un’analisi che lascia poco spazio ai dubbi. Il diritto di scelta spetta all’ex vicesindaco Francesco Trina. E’ lui ad essere arrivato primo nella lista, l’unico ad avere centrato l’elezione. Quindi deciderà lui se chiedere l’assessorato che Nicola Ottaviani riconoscerà ad Alternativa Popolare.

Nel caso in cui Trina dovesse rinunciare, si scorrerà la lista. E la decisione passerebbe al primo dei non eletti, l’ex consigliere comunale Pasquale Cirillo.

Una successione in linea numerica che ha creato qualche perplessità nell’ex consigliere comunale Andrea Turriziani. Secondo il quale, in caso di rinuncia di Trina, l’assessore andrebbe individuato nella sua componente politica. Della quale Turriziani fa parte.

Pallone, tra un bicchiere di birra ed un trancio di Margherita, ha messo le cose in chiaro: la posizione del Partito è già presa, non è oggetto di discussione.

Ora c’è da pensare alle prossime scadenze: le Politiche e le Regionali. Sulle quali, il coordinatore regionale e consigliere d’amministrazione dell’Enac non si è sbottonato più di tanto. Confermato che scenderanno in campo Michele Nardone e Andrea Turriziani. E, se lo vorrà, anche Massimiliano Mignanelli. Che però non ha definito ancora la sua posizione nel Partito (leggi qui)

A tutti però è stato impartita un’istruzione: niente dichiarazioni. Perché il Partito sta studiando gli scenari: nel Pd è in corso l’evoluzione avviata da Romano Prodi che potrebbe isolare Matteo Renzi (leggi qui). Il quale ha pugnalato alle spalle Angelino Alfano al momento di fissare l’asticella per entrare in Parlamento con la nuova legge elettorale.

Sull’altro fronte, Silvio Berlusconi gioca a fare il prezioso: chiude la porta ma lascia aperto uno spiraglio. Proprio durante la cena, a Pallone hanno fatto leggere un lancio d’agenzia. Riferiva le parole del Cav.: «Alternativa popolare? Non abbiamo preclusioni per chi manifesta i nostri stessi valori, ma ritengo molto difficile che, chi ha sostenuto 3 governi di sinistra, possa essere accettato e accolto da noi».

Tattiche. La rotta, alle politiche come alle trattative per la giunta con Ottaviani, la deciderà Alfredo Pallone.

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