Cassino città sicura, «Mandateci Esercito, parà e lagunari»

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

Carmelo Geremia Palombo, vicesindaco di Cassino e delegato alla Sicurezza, ha tirato un sospiro di sollievo. Alla sua Segreteria ha chiesto il numero dell’onorevole Domenico Scilipoti, fresco di nomina in seno alla Nato per occuparsi dei rapporti con l’Ucraina. «Appartiene a Forza Italia, è uno dei nostri: se dovessero esserci problemi potremmo chiedere a lui». Politico di medio corso, il dottor Palombo si sta preparando il Piano B nel caso in cui dovessero respingergli la richiesta di avere l’Esercito Italiano a pattugliare le tranquille strade di Cassino. (leggi qui il precedente)

Camionette con parà in mimetica, mitragliatori pesanti installati sui mezzi rientrati dal deserto irakeno, fucili automatici a tracolla: il vicesindaco con delega alla Sicurezza ha chiesto l’adesione di Cassino al progetto Strade Sicure. E’ quello messo a punto per pattugliare le strade delle grandi metropoli, affiancando carabinieri e poliziotti ormai in numero insufficiente per riuscire a controllare tutto.

Di certo li vorrà per dare un migliore aspetto coreografico alla città. Renderla più interessante per le turiste straniere, attratte dal fascino marziale di quegli uomini prestanti ed in armi. Sistemati con discrezione ai varchi dei punti sensibili. Sarà sicuramente per questo che li ha chiesti. Dal momento che il suo fronte politico è stato tra i più severi nel criticare questo blog quando ha sollevato la questione della criminalità urbana nelle strade di Cassino. (leggi qui il precedente). “Sò ragazzi” avevano risposto. Vandalismo e coltellate proprio nel salotto della città? “Si vabbé però c’abbiamo pure bravi professionisti e studenti che si laureano“.

Quindi: l’Esercito non serve. Non per la sicurezza. Ne viene chiesto l’impiego a Cassino giusto per far fare qualcosa a questi poveri soldati di professione, che hanno studiato tanto e non hanno mai una guerra da andare a fare, così evitiamo che gli venga la noia. E li piazziamo a Cassino.

Intanto, indiscrezioni assicurano che Palombo stia tentando di sottoscrivere una convenzione con la Legione Straniera. C’è il problema delle bancarelle abusive che non si riescono a togliere, da mesi Comune di Cassino e Prefettura si scrivono. Vuoi vedere che se facciamo un accordo con i Legionari, risolviamo la questione?

Da Madrid intanto stanno preparando una lettera destinata “al Sr. Alcalde de la ciudad de Cassino“, inviata da el jefe del batallón Tercio. Gli propongono in affitto i veterani rientrati dalla battaglia delle Fiandre. Magari per fare le contravvenzioni. Mentre da Londra, semmai ve ne fosse bisogno, considerati i consolidarti rapporti di amicizia e preghiera tra Westminster e Montecassino, stanno considerando se mobilitare il reggimento dei fucilieri Gurka del Nepal.

Perchè Cassino è una città sicura ed un po’ di coreografia per le strade fa sempre bene.

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