Panetta si gioca le carte a Bruxelles per entrare in Bce

Foto © Imagoeconomica / Valerio Portelli

Fabio Panetta, il potentissimo direttore di Bankitalia nato in provincia di Frosinone, prende posizione sul Mes. Audito a Bruxelles, si gioca la partita per entrare nel board Bce

Non vedo grandi cambiamenti nella riforma del Mes. Va visto come una sorta di assicurazione, come quella delle auto, che compriamo ma poi speriamo di non usarla“. Fabio Panetta il potentissimo direttore di Bankitalia nato in provincia di Frosinone ha spiegato questa mattina la sua posizione nel corso di un’audizione al Parlamento europeo a Bruxelles.

Mentre Luigi Di Maio, Matteo Salvini e Nicola Zingaretti continuano a dividersi sul Mes e sulla sua applicazione, mentre il governo rischia di finire nel baratro, una chiave di lettura ‘tecnica’ la fornisce il direttore apprezzato da tutti e tre i fronti. E distante da tutti in maniera uguale. (Leggi qui Chi è e chi crede di essere Fabio Panetta).

La sede della Banca Centrale Europea

Fabio Panetta ha paragonato la misura ad un’assicurazione come quella per le auto, né più né meno. Sostenendo che “è il momento giusto per introdurla perché nessun Paese è in crisi, o sotto procedura per deficit, gli Stati possono accedere ai mercati a buone condizioni e nessuno sembra aver bisogno del Mes“.

È un momento chiave per Panetta. È sotto osservazione per entrare nel board della Banca Centrale Europea. E proprio per questo è stato audito an Bruxelles. Il Mes e la sua riforma – ha sostenuto Panetta – sono pensati “per rafforzare la zona euro“.

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