Paola per gli amici e tanti la vogliono sindaco

La scacchiera politica di Itri in vista delle amministrative ha la sua 'regina': è Paola Soscia, gradita a sinistra, corteggiata da tutti e temuta dall'uscente Fargiorgio che tiene fra i denti una flebile tregua con gli azzurri di Stamegna e Fazzone.

«Si, è vero. Sono stata contattata ma ho preso tempo perché devo capire tante cose, in politica e nella mia vita privata». Paola Soscia è un’elegante insegnante di educazione musicale oltre che un’apprezzata pianista. È stata assessore e vicesindaco, esclusa dalla giunta con il rimpasto di tre anni fa. Ha un’amica che è quasi una sorella: Serena Ciccarelli, assessore di Forza Italia ai Lavori pubblici per il sindaco Antonio Fargiorgio. È stata lei a tastare il polso, sondare la disponibilità alla candidatura a sindaco nelle elezioni che porteranno Itri alle urne la prossima primavera (o autunno, dipende dal Covid).

Chiede l’amica, vogliono altri

Paola Soscia

Senza giri di parole ha domandato. «Senti Paola, che ne dici? – ha detto l’assessore Ciccarelli – Potresti darci la tua disponibilità a candidarti a sindaco alle prossime elezioni amministrative?».

A recapitare quella proposta è stata un’amica «di vecchia data, al di là delle appartenenze politiche e culturali». Che è considerata sul territorio aurunco una plenipotenziara del Consigliere regionale di Forza Italia di Formia Pino Simeone. Cioè uno degli uomini selezionati e lanciati dal coordinatore regionale di Forza Italia Claudio Fazzone.

Paola Soscia è lusingata della proposta azzurra ma ad accettarla non ci pensa per niente. Almeno per ora. Non vuole finire incastrata nella morsa dei rapporti tutt’altro che idilliaci che al momento dividono il gruppo di Forza Italia ed il sindaco di Itri Antonio Fargiorgio.

Fargiorgio-azzurri: tregua armata

Se gli assessori Serena Ciccarelli e Andrea Di Biase (che nel febbraio 2018 ha rimpiazzato come vice sindaco proprio la professoressa Soscia) non hanno raggiunto l’Aventino della politica aurunca, poco ci manca.

Il sindaco Fargiorgio, ha confermato di volersi candidare per un altro mandato «per portare a compimento quanto di buono fatto in questi quattro anni e mezzo». È il primo ad essere consapevole che non potrà contare sull’alleato azzurro.

Antonio Fargiorgio. Foto: Enrico Duratorre

Il rapporto politico-amministrativo tra Fargiorgio e Forza Italia è in mano alle diplomazie. È stato argomento di diversi colloqui. Li stanno portando avanti il sindaco e Michele Stamegna, il dominus di Forza Italia (e del senatore Fazzone) all’ombra del castello medioevale. Quei contatti hanno condotto ad una tregua armata tra il sindaco e Forza Italia. Fargiorgio non può revocare i due assessori (che sono anche consiglieri). Non puo’ farlo anche perché sono numericamente fondamentali per la conclusione pacifica della consiliatura.

Forza Italia ha accettato di portare a termine il mandato. Però ha attivato l’amica-assessore Ciccarelli per sondare il terreno con Paola Soscia. Cioè con colei che è stata vicesindaco e quindi conosce bene sia la macchina amministrativa e sia quella politica. Ha competenza diretta sui problemi della città e le strade imboccate per affrontarli. Ha autonomia di idee e di pensiero come dimostra la sua rumorosa estromissione fatta con il rimpasto del 2018.

Paola parla con tutti

Catalogata a sinistra, non è un caso che Paola Soscia continui ad avere amicizie politiche bipartisan. Lei che aveva nettamente preso le distanze da Fargiorgio. Quando? Dopo la mancata decisione della sua maggioranza di non pubblicizzare attraverso un bando “aperto” la gestione del castello medioevale e del museo del brigantaggio.

Quest’estate è stata a lungo ricercata dal consigliere regionale pontino del Pd Salvatore La Penna. Una timida “avance” per una candidatura a sindaco ha poi raggiunto il primario radiologo (lavora all’ospedale di Tivoli) Pasquale Ialongo.

Salvatore De Meo

Ma Soscia è stata cercata anche dal deputato europeo di Forza Italia ed ex sindaco di Fondi Salvatore De Meo. «Io parlo con tutti» ha detto la professoressa Soscia.

La richiesta azzurra a Soscia è arrivata a margine di un altro Consiglio difficilissimo per il sindaco Fargiorgio. Perché? Ormai da tempo è fuori dai radar l’ex assessore ai Lavori Pubblici Salvatore Ciccone. Il che ha reso a rischio la seduta: colpa del l’annunciata assenza (per ragioni personali) della consigliera Enza Simeone. L’assessore Ciccarelli lo sapeva e a chi ha chiesto di venire, nonostante tutto, in aula? Semplice: all’amica Paola Soscia.

Strategie ed assenze in assise

I consiglieri di opposizione Osvaldo Agresti, Luca Iudicone, Salvatore Mazziotti e Giuseppe Cece hanno atteso la mezz’ora canonica prima di chiedere la verifica dei presenti e tentare di dichiarare deserta la seduta. Invece, all’ultimo istante si è materializzata l’ex vicesindaco. Con la sua presenza è stato raggiunto il numero minimo di Consiglieri per poter aprire i lavori, nonostante le assenze dei consiglieri di maggioranza Simeone e Ciccone.

Quando la prof è andata via dall’aula le minoranze hanno mostrato provocatoriamente i muscoli al sindaco.

Una riconciliazione politica? Un piacere ad un’amica.

Il candidato ambito

Giovanni Agresti

Non c’è solo Forza Italia a guardare la professoressa. Richieste di incontro le sono arrivate da altri due soggetti. Sono papabili protagonisti dell’appuntamento elettorale di primavera, entrambi espressione di un centrodestra sempre più frantumato e diviso.

Il primo è l’ex sindaco ed ex assessore al Bilancio presso l’amministrazione provinciale di Latina Giovanni Agresti. Democristiano ab origine, Agresti – imprenditore in Ciociaria nel settore dell’assistenza sanitaria agli anziani – ha attraverso da solo ed in silenzio il mar Rosso della politica. Transitando da Alleanza Nazionale al Pd. Una migrazione alla quale si sostiene abbia contribuito l’amicizia con Enrico Forte, consigliere regionale pontino dei Dem.

Giovanni Agresti la vorrebbe nella squadra che sta allestendo intorno alla sua candidatura a sindaco.

La candidatura di Agresti è molto temuta dal sindaco in carica. Potrebbe essere l’elemento capace di aggregare l’intera opposizione. Arrivando ad inglobare anche Osvaldo Agresti. Cioè colui che nel 2016 è stato il primo consigliere comunale eletto in provincia di Latina da una lista del Movimento cinque Stelle.

Cosa fara De Santis?

Giuseppe De Santis

Manca l’ufficialità, ma potrebbe essere della partita un altro ex primo cittadino: Giuseppe De Santis.

Socialista della prim’ora e forzista pentitosi dopo la mozione di sfiducia subita cinque anni fa, De Santis, ha uno scopo. Vuole regolare i suoi conti animato da tanta sete di riscatto.

Questo in attesa che anche la consigliera comunale di Fdi Elena Palazzo – come annunciato – dia corpo o meno alla sua sfida al sindaco Fargiorgio. (Leggi qui Il modello Terracina arriva… a Palazzo: ci riprova ad Itri).

Tutto ora potrebbe dipendere dalle scelte elettorali della professoressa Soscia..