Perché un Pablito potevamo avercelo solo e soltanto noi

Semplicemente perché noi italiani siamo un popolo che vince solo quando parte sconfitto. E che tira fuori dalle avversità il meglio che nel quotidiano non sa di avere. Come Paolo Rossi, che prima di tutti gli avversari sconfisse le nostre paure.

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

L’Italia è un paese di cicale e di cialtroni. Di spaghettari però ben vestiti. Suonatori di mandolino e cantanti: anche se stonati, l’importante è fare colpo.

Noi siamo quelli di Poveri ma Belli, siamo quelli delle sfide impossibili

Quelli che senza una bussola si mettono in testa di arrivare al Polo Nord e con il generale Nobile fummo ad un passo. Anche se poi restammo nel ghiaccio.

Siamo quelli che non le scarpe di cartone fecero la spedizione in Russia. E che finirono per farsi abbracciare dalle mamme russe durante la ritirata.

Quelli con il carro armato di latta che affianca Rommel ed affronta a viso aperto Montgomery, con la divisione Ariete che riesce a bloccare gli inglesi praticamente a mani nude. Meritando l’onore delle armi.

Siamo quelli che si mettono a cavallo di un siluro chiamato maiale, forzano il porto di Alessandria e infliggono alla Royal Fleet più danni di quanti ne fece l’intera regia marina in tutta la II Guerra Mondiale.

Noi siamo i Nuvolari su una macchina scassata che guida nella notte a fari spenti per sorprendere all’ultima curva gli avversari, che continua il gran premio senza il volante e mettendo al suo posto una chiave inglese.

Siamo quelli che si presentano in Spagna con una squadra di cicale e la fama dei cialtroni: confermata da tre pareggi contro squadre modeste nella prima fase del Mondiale.

E si ostinano a schierare un ragazzino magrolino e ormai fuori allenamento dagli anni di squalifica per scommesse. 

Quelli che si preparano al rientro tra i fischi. Ma poi puntualmente risorgono: quel ragazzino ti piazza tre goal e annichilisce la più bella selecao di sempre.

Noi siamo così, quelli del goal all’ultimo minuto, del canestro sulla sirena, che buttano alle ortiche la partita all’ultimo minuto e poi entrano nella storia con un’Italia Germania 4-3.

Solo noi potevamo avere un Paolo Rossi.

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