Parisella ‘Severino’ ma giusto: “Il vicesindaco è incompatibile”

La minoranza solleva il caso dell'incompatibilità del vice sindaco di Fondi. Che è ai vertici di Acqualatina e non potrebbe fare il consigliere. Parisella & co giocano la carta del caso De Filippis: pronti i ricorsi al Tar ed al Tribunale Civile

Non è un dirigente. E su questo non c’è dubbio. Però… svolge l’incarico di responsabile della Gestione degli Utenti e dei Crediti di Acqualatina. E allora? «È come se fosse un dirigente». E dunque, se così fosse, non può svolgere gli incarichi né di consigliere comunale, né di assessore e tantomeno vice sindaco al Comune di Fondi. Però Vincenzo Carnevale dalla carica di Consigliere e capogruppo di Forza Italiasi era subito dimesso, l’aveva fatto per diventare assessore e vice del sindaco Beniamino Maschietto. Per questo ora finisce nel mirino dell’opposizione capitanata dall’ex primo cittadino Luigi Parisella.

La ‘vendetta’ del team Parisella

Viene sollecitata la revoca del suo incarico assessorile. Siccome si è già dimesso da Consigliere Comunale, questo significherebbe l’uscita di Carnevale dal municipio.

Luigi Parisella

Su quale norma si basa la richiesta? Svolgendo un incarico apicale in seno all’ente Acqualatina (di cui il comune di Fondi è socio ma anche controllore), violerebbe la legge. Cioè il decreto legislativo numero 39/2013, la più famosa legge “Severino” . Norma che fa divieto ai dirigenti regionali e delle società pubbliche di ricoprire l’incarico di consigliere comunale e di assessore nella stessa Regione.

I consiglieri comunali di opposizione Luigi Parisella, Tiziana Lippa, Franco Carnevale e Luigi Vocella avevano chiesto un intervento. Quello della segretaria comunale e responsabile dell’anti corruzione Anna Maciariello. Vale a dire la stessa massima dirigente che nel Consiglio di insediamento del 24 ottobre aveva sollevato l’incompatibilità dell’ex candidato a sindaco del Partito Democratico e dirigente regionale Raniero De Filippis.

Perchè? Perché al Comune quel giorno non era arrivato – cosa avvenuta 48 ore più tardi – il via libera dell’amministrazione Zingaretti. Per cosa? Per la concessione dell’aspettativa senza stipendio. Cosa che avrebbe consentito a Raniero De Filippis svolgere tranquillamente il suo ruolo di Consigliere comunale.

Invece, contro De Filippis la maggioranza Forza Italia e liste civiche ha votato la decadenza dell’incarico. Nessun problema invece è stato sollevato per il neo vice sindaco Vincenzo Carnevale.

La Segretaria comunale era stata invitata già prima del Consiglio a dirimere questa controversia. Ed a consegnare questa patata bollente (sotto ogni profilo, politico e amministrativo) all’Autorità anti corruzione. Poi alla Corte dei Conti e al responsabile della prevenzione della corruzione di Acqualatina.

L’avvocato Maciariello – a dire delle tre forze di minoranze – ha preso tempo. Lo ha fatto perché la segnalazione riguardante il vice sindaco Carnevale «richiede un approfondimento istruttorio di non immediata risoluzione. Poi sono trascorsi pochi giorni dalle richieste. E i compiti istituzionali che occupano la sottoscritta sono molteplici».

L’obiettivo vero è Fazzone

Claudio Fazzone. Foto © Livio Anticoli / Imagoeconomica

L’avvocato di Teano aveva detto di più.

«Cercate – rivolgendosi alla pattuglia consiliare di Luigi Parisella – una pacifica risoluzione della questione. Anche perché le funzioni della scrivente non sono certamente quelle puramente esecutive di passacarte o di spedizioniere postale».

La presunta incompatibilità di Carnevale riveste un ruolo politico. Perché le minoranze, soprattutto quelle vicine al candidato sindaco sconfitto di misura al ballottaggio, hanno deciso una cosa. Cioè di trasformare la prima consiliatura Maschietto in un Vietnam politico.

Il vero bersaglio non è il neo sindaco di Fondi. Nel mirino c’è il regista dell’intera operazione elettorale appena conclusa: il senatore Claudio Fazzone.

Il parere all’Anac

Quando la segretaria ha capito che non c’era la minima intenzione di trovare un accordo politico ha chiamato l’ufficio Messi del Comune di Fondi. Lo ha fatto per inviare, via posta, una richiesta di parere all’Anac (l’Authority nazionale anti corruzione), alla Corte dei Conti e al responsabile dell’anti corruzione di Acqualatina.

A tutti ha spiegato che Carnevale è il primo degli eletti con una valanga di voti (oltre 1400), e se davvero risultasse incompatibile dovrebbe prendere la sua decisione: o abbandonare il suo ruolo all’interno di Acqualatina o dimettersi da vice sindaco di Fondi.

Nonostante l’invio delle raccomandate, la segretaria è finita sott’assedio. Le opposizioni contestano che, a distanza di dieci giorni, non ha firmato le delibere approvate nel corso dell’insediamento del consiglio comunale. «Strano, perché un analogo consiglio comunale c’è stato il giorno prima (il 23 ottobre) a Terracina – tuona l’ex sindaco Parisella –. Le delibere approvate sono note e pubblicate da giorni. A Fondi questo non è avvenuto».

Parisella: “Con Raniero invece…”

Raniero De Filippis

«La segretaria purtroppo si è profusa in una dotta dissertazione sullo stato di incompatibilità del consigliere Raniero De Filippis. Convincendo la maggioranza a deliberare di non convalidare l’elezione ottenuta con ben 1500 voti dei  fondani. Contemporaneamente ha dato man forte giuridica al presidente dell’assemblea, lo stesso Carnevale. Che nel ruolo di consigliere anziano aveva vietato ogni discussione sulla richiesta di chiarimenti sulla sua incompatibilità. L’ha fatto senza peraltro suggerirgli di astenersi dal trattare l’argomento. Questo essendo parte in causa anche nel rispetto di democrazia e diritto».

Ma il palazzo municipale di Fondi in questi giorni è un campo minato. La maggioranza è diventata una bomba ad orologeria. Bomba che l’artificiere sindaco Beniamino Maschietto non riesce a disinnescare. Il primo cittadino ha varato la Giunta. Tuttavia non riesce a conferire le deleghe ai singoli assessori. Perché sa che un mossa sbagliata potrebbe essere compromettente. Per cosa? Per lo svolgimento di una consiliatura che appare sempre la salita al Tourmalet in una tappa pirenaica del Tour de France. (Leggi qui Giulio ritira il ‘premio’ ma perde la tessera: FdI lo isola).

Ammutinati e transfughi

Il sindaco Beniamino Maschietto con Giulio Mastrobattista

Un vento freddo sta agitando i cespugli della maggioranza di centro destra. Nella lista Io sì, quella fondata dall’ex sindaco ed ora deputato europeo di Forza Italia Salvatore De Meo, è in atto una sorta di ammutinamento.

Il primo degli eletti Sergio Di Manno sperava in un posto per lui in Giunta. Invece, pare su indicazione del parlamentare europeo di Fondi, il decreto assessorile il sindaco Maschietto l’ha firmato per Fabrizio Macaro. E non è finita. Problemi ci sono anche nella lista creata a sua immagine e somiglianza dal neo sindaco, Litorale Fondano. Anche Franco Carnevale non ha ottenuto una rappresentanza in giunta e allora ha aderito al gruppo Misto.

Ora si attende la convocazione del prossimo Consiglio Comunale. L’opposizione vuole chiedere l’annullamento della delibera che ha messo fuori dall’Aula Raniero De Filippis. Non succederà? Sono già pronte una bozza di ricorso al Tar e di richiesta del risarcimento danni davanti il Tribunale di Latina

Altro che pacificazione…

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