Parola di Demos: a Frosinone Primarie e tavolo con il Pd

Demos si schiera con il tavolo del Pd per le Comunali di Frosinone. Ed offre una chiave di mediazione con i Socialisti. Per arrivare ad un'alleanza ampia e compatta contro il centrodestra

Il tavolo è con i cattolici di Demos ma il messaggio è tutto per i laci del Partito Socialista. Si legge così il messaggio lanciato da Democrazia Solidale: la formazione di Paolo Ciani alleata di Nicola Zingaretti in Regione Lazio e di Roberto Gualtieri al Comune di Roma Capitale. Una formazione che a Cassino ha saputo eleggere ben due Consiglieri comunali ed esprimere un assessore, alleati con il sindaco Dem Enzo Salera.

Demos sarà in campo alle elezioni Comunali di Frosinone, puntando a quell’elettorato cattolico rimasto orfano di un simbolo politico da quando non ci sono più né i Popolari, né il Centro Cristiano Democratico, tutti eredi estinti della Democrazia Cristiana.

Il segnale ai Socialisti

Il messaggio che parte dal tavolo cattolico punta a quella parte di mondo laico che in questa fase a Frosinone non riesce a dialogare con il Partito Democratico. In pratica: Socialisti, Articolo 1, Azione. Per una questione di forma prima che di sostanza. Riassunta con precisione disarmante dai socialisti di Gian Franco Schietroma. Secondo loro, per affrontare in modo unitario le prossime elezioni Comunali di Frosinone bisogna prima ricostruire il centrosinistra politico e solo dopo allargarlo ai civici.

Il Pd del Segretario Luca Fantini e del Presidente Stefania Martini è reduce dai tre mesi di trattative per le Comunali di Sora dove ha tentato proprio quella strada. Scoprendo alla fine che dietro ai simboli c’era molto poco: nemmeno la forza di costruire un lista. Mentre i Civici a Frosinone hanno dimostrato sul campo tutta la potenza del loro messaggio: l’ossatura del governo di centrodestra da deci anni passa proprio per le forze civiche.

È per questo che il Pd vuole un tavolo ‘alla pari’ con Partiti e Civici: la differenza sta in larga parte qui.

Larghi ed inclusivi

Demos prende posizione. E lo dice in maniera chiara. “Il nostro Partito intende fare la propria parte per la costruzione di una squadra forte. Per questo riteniamo che il Tavolo del centrosinistra debba essere uno, largo e inclusivo. Profondamente rispettoso dei Partiti minori ma con il Partito Democratico a fare da perno.

La chiave di sintesi sta nella frase successiva. “Dunque noi siamo per una coalizione guidata dai Partiti di centrosinistra e allargata a tutte le Liste civiche che vogliano condividere un percorso di rilancio della città di Frosinone che sul piano produttivo, culturale, sociale e ambientale possa far risalire tutti gli indici di qualità della vita per i suoi abitanti”.

L’altro grande tema di divisione. Il tavolo dei Socialisti ritiene che debba essere la classe dirigente dei Partiti ad individuare una sintesi sul nome da candidare a sindaco per il centrosinistra. Un percorso che vede d’accordo anche l’ex sindaco Pd Michele Marini.

Demos offre la sua esperienza. “Le prime esperienze elettorali vissute da Demos – Democrazia Solidale, sono state molto chiare da questo punto di vista ed hanno visto propri candidati, Paolo Ciani a Roma e Luigi Maccaro a Cassino, partecipare anche alle Primarie. Crediamo infatti che siano uno strumento fondamentale per avvicinare i cittadini alla campagna elettorale: si tratta di una questione importantissima in un tempo in cui l’astensionismo rischia di avere un peso decisionale indiretto enorme”.

Ma così non c’è il rischio che il Pd possa schiacciare tutti? Demos non ne è convinta. Ritiene che “le Primarie rappresentano anche una opportunità fondamentale per i nuovi Partiti affinché possano presentare anticipatamente alla città le proprie proposte e i propri candidati”.

Infatti Demos non esclude di candidare un proprio esponente in caso siano confermate le Primarie.

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